Caro Direttore,
è ormai assodato che tra cuore e ragione vi siano serie difficoltà di convivenza. Al contempo, ciò che sotto profili sentimentali appare ideale, od almeno auspicabile, viene non di rado stroncato razionalmente. Insomma, per dirla con parole non mie, è un guazzabuglio nel quale è arduo districarsi , e ben difficile esprimere un'opinione condivisibile .
Mi pare proprio che il "caso" di Daniele Peschi, che da par tuo hai portato all'attenzione - e giustamente, perbacco! - degli appassionati e degli addetti ai lavori dell'ambiente Ciclistico, non sfugga a questa sorta di aurea regola. Si può, anzi si deve, essere sentimentalmente a fianco di questo giovane "... crossista talentuoso che ha una voglia pazzesca di pedalare e gareggiare..." nell'imminente Campionato Italiano della specialità: Daniele è la riprova lampante di come anche lo sport valga a... rendere migliore la vita, per tutti e soprattutto per coloro ai quali la vita stessa non ha riservato un percorso agevole e privo di ostacoli e difficoltà. Metaforicamente, riuscire a prevalere in una disciplina come il Ciclocross rende l'idea più di tante parole.
Ma la competizione agonistica, quella che banalmente chiamiamo gara, è un coacervo di presupposti-requisiti-situazioni e, non ultimo, regole che prevalgono, e devono continuare a prevalere, su di un approccio che sia meramente istintivo ed "umano". Voglio solo dire, con estrema franchezza e senza che possano insorgere fraintendimenti, e soprattutto senza che Daniele o chi per lui se ne possa in qualche modo avere a male, che vi sono situazioni - vieppiù se specificamente regolamentate - nelle quali non possono legittimamente trovare spazio interpretazioni o, peggio, accomodamenti: insomma, per affrontare l'ambito agonistico che pervade qualsiasi competizione, e a maggior ragione quella in cui vi sia in palio il Titolo Nazionale, non è sufficente di aver dimostrato di sapere... gettare il cuore oltre l'ostacolo!
A Daniele va il merito, grande ed encomiabile, di aver scelto un'ardua disciplina ciclistica per affrontare la disabilità che lo ha colpito, ed insieme la vita che ha davanti a sé: non foss'altro che solo per questo, ha già saputo conquistare ben di più di una Maglia Tricolore.
Cordialmente
Fiorenzo Alessi