CASO PESCHI. TRA CUORE E RAGIONE

LETTERA APERTA | 04/01/2020 | 13:05
di Fiorenzo Alessi

Caro Direttore,


è ormai assodato che tra cuore e ragione vi siano serie difficoltà di convivenza. Al contempo, ciò che sotto profili sentimentali appare ideale, od almeno auspicabile, viene non di rado  stroncato razionalmente.  Insomma, per dirla con parole non mie, è un guazzabuglio nel quale è arduo districarsi , e ben difficile esprimere un'opinione condivisibile .


Mi pare proprio che il "caso" di Daniele Peschi, che da par tuo hai portato all'attenzione - e giustamente, perbacco! - degli appassionati e degli addetti ai lavori dell'ambiente Ciclistico, non sfugga a questa sorta di aurea regola. Si può, anzi si deve, essere sentimentalmente a fianco di questo giovane "... crossista talentuoso che ha una voglia pazzesca di pedalare e gareggiare..." nell'imminente Campionato Italiano della specialità: Daniele è la riprova lampante di come anche  lo sport valga a... rendere migliore la vita, per tutti e soprattutto per coloro ai quali la vita stessa non ha riservato un percorso agevole e privo di ostacoli e difficoltà. Metaforicamente, riuscire a prevalere in una disciplina come il Ciclocross rende l'idea più di tante parole. 

Ma la competizione agonistica, quella che banalmente chiamiamo gara, è un coacervo di presupposti-requisiti-situazioni e, non ultimo, regole che prevalgono, e devono continuare a prevalere, su di un approccio che sia meramente istintivo ed "umano". Voglio solo dire, con estrema franchezza e  senza che possano insorgere fraintendimenti, e soprattutto senza che Daniele o chi per lui se ne possa in qualche modo avere a male, che vi sono situazioni - vieppiù se specificamente regolamentate - nelle quali non possono legittimamente trovare spazio interpretazioni o, peggio, accomodamenti: insomma, per affrontare l'ambito agonistico che pervade qualsiasi competizione, e a maggior ragione quella in cui vi sia in palio il Titolo Nazionale, non è sufficente di aver dimostrato di sapere... gettare il cuore oltre l'ostacolo!

A Daniele va il merito, grande ed encomiabile, di aver scelto un'ardua disciplina ciclistica per affrontare la disabilità che lo ha colpito, ed insieme la vita che ha davanti a sé: non foss'altro che solo per questo, ha già saputo conquistare ben di più di una Maglia Tricolore. 

Cordialmente

Fiorenzo Alessi



Copyright © TBW
COMMENTI
Vieppiu' se specificamente regolamentate
5 gennaio 2020 17:53 pagnonce
Chi può spiegare a questo ragazzo il perché non può correre ai campionati italiani.Tutti i partecipanti alla gara stessa si rifiutano di partire perché tra loro manca quello che non lo vogliono far partecipare.

La nota di Alessi
5 gennaio 2020 19:02 angelofrancini
Sul piano personale ed umano la massima comprensione per Daniele Peschi.

Sul piano sportivo questi aspetti non possono trovare spazio, come ben scrive l'avv. Alessi: la "laicità" delle regole impone il rispetto.
Anche se nella nostra Federazione, in questi ultimi anni, le regole sono considerati un optional fastidioso dal vertice alla base: chi le rispetta, meglio il fai da te al quale domenicalmente si assiste!

Il problema di Daniele si deve porre, a mio avviso, in modo diametralmente opposto: il ragazzo sa cosa, sotto l'aspetto mediatico, stà accadendo in suo nome?
Non credo, anzi é un aspetto che interessa più altri soggetti che il ragazzo stesso.

Allora a coloro, che ne fanno le veci in campo sportivo, bisognerebbe spiegare:
1. che un ragazzo di 16 anni non può fare una gara agonistica (qualsiasi specialità) gareggiando in una categoria la G6 riservata ai ragazzi di 12 anni;
2. che anche i G1, che hanno 7 anni, gareggiano nelle specialità a loro riservate senza avere alcun accompagnatore che corre con loro in gara;
3. che chi ha permesso a Daniele di gareggiare ha commesso una violazione non solo dei regolamenti sportivi, ma anche della Legge statale che regola il rilascio dell'idoneità medica per il ciclismo "agonistico";
4. che la Signora che accompagna in gara Daniele, correndo al suo fianco, è in possesso solo della tessera FCI quale presidente di una società diversa da quella per la quale é tesserato Daniele;
5. l'unica gara di ciclismo nella quale un "diversamente abile" può farsi guidare da un normodato é la velocità tandem.

Il quarto punto non di poco rilievo, forse fa capire che il problema "vero" non è del ragazzo che magari manco se lo pone...

Detto questo auspico che chi di dovere, il CIP competente in materia normativa per gli sport paralimpici, trovi una soluzione che permetta l'istituzione (ove sia compatibile) del ciclocross per la categoria di Daniele: questo in piena sicurezza prima di tutto per se stesso.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La VF Group Bardiani-CSF Faizanè ha annunciato il roster per il 2025, che comprenderà ben 23 atleti, di cui 20 italiani. La squadra si distingue come il team professionistico più giovane al mondo, con un’età media di 21,...


La UAE Team Emirates ha completato la sua formazione per il 2025 ingaggiando per una stagione il danese Julius Johansen, il cui arrivo porta a 29 il numero di corridori del team emiratino per la prossima stagione. Il 25enne Johansen ...


Come vuole la prassi,  le selle Prologo garantiscono prestazioni elevate,  una caratteristica che possiamo ritrovare in ogni prodotto dell’azienda, sia che si tratti di modelli unisex, adatti sia per gli uomini che per le donne. Oggi Prologo ritiene essenziale soddisfare...


A soli 66 anni, vinto da una malattia muscolare degenerativa, si è spento ieri pomeriggio l’ex professionista olandese Jos Lammertink. Già da giovane si era messo in luce conquistando il titolo nazionale olandese tra i dilettanti ed è stato tra...


Sette trionfi, sette Oscar! Elisa Longo Borghini eguaglia il record di Fabiana Luperini e torna su quel trono di miglior ciclista italiana che aveva ceduto momentaneamente lo scorso anno, al termine di una stagione difficile, conclusa anzitempo a causa di...


La nebbia mattutina avvolge l’ombra del Vigorelli nella tipica atmosfera d’autunno ormai inoltrato. Tutto è silenzio intorno, ma laggiù in lontananza, al bordo della pista umida e sdrucciolevole, si scorgono quattro figure che, leggere, diremmo quasi eteree, fanno capannello intorno...


Ottantatrè anni, fiorentino, campione italiano dilettanti nel 1962 e una settimana dopo già professionista fino al 1978, Roberto Poggiali fa parte della commissione che aggiudica i premi del Giglio d’oro. Questa è la seconda puntata dei suoi ricordi e racconti,...


E’ stata una grande sorpresa per Ivano Fanini l’arrivo di una troupe della televisione tedesca ARD, ovvero la Rai teutonica, per intervistarlo sul tema del doping nel ciclismo professionistico.  Sullo slancio anche dell’interesse sollevato nel mondo del ciclismo per...


Non sono buone le notizie in merito al numero delle gare per élite e under 23 in Toscana per la stagione 2025. Si tratta è vero di una bozza del calendario, e quindi sono possibili variazioni ed inserimenti di...


Una serata speciale per un saluto speciale, quello dell’Uc Trevigiani Energiapura Marchiol al campione italiano under 23 Edoardo Zamperini, passato alla squadra francese Arkea-b&b Hotels Development.All’arrivederci c’erano il presidente Ettore Renato Barzi, il vicepresidente Roberto Zanatta, lo sponsor della ditta...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024