Trentino del comune di Mori, nella Vallagarina, come il professionista Cesare Benedetti della Bora Hansgrohe e come l'ex prof Alessandro Bertolini, Tommaso Rigatti ha vissuto quest'anno la sua migliore stagione da quando è salito in bicicletta.
La vittoria più importante? La Coppa d'Inverno a Biassono. La vittoria più bella? Il Gran Premio San Luigi a Sona davanti a Faresin e Verza. A questa doppietta, si aggiunge un'altra doppietta di successi nei traguardi toscani di Vinci e Gambassi Terme. Ha avuto accanto uno squadrone come la General Store Essegibi F.lli Curia di Billy Ceresoli, che lascerà il prossimo anno per vestire i colori di un altro squadrone, la Continental Colpack-Ballan di Bevilacqua e Valoti.
Passista scalatore, Rigatti si è diplomato Perito Meccanico all'Istituto Tecnico Tecnologico "Guglielmo Marconi" di Rovereto, è fidanzato con Chiara, barista a Verona, ed è un ciclista a tempo pieno. L'ispirazione di correre in bicicletta gli è venuta leggendo un volantino che la ciclistica locale aveva appeso sulla bacheca della scuola. Aveva 7 anni. A Mori abita con mamma Orietta casalinga, papà Antonio, ex capo reparto di una azienda di trasporti ora pensionato, e la sorella minore Carlotta che gioca a pallavolo nella squadra del Mori e frequenta l'Università indirizzo medicina. Dei tanti corridori che possono dare ancora il meglio, Tommaso Rigatti è sicuramente quello che ha più chances degli altri.
Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«L'arrivo in Italia dei corridori stranieri è un dato significativo che ci penalizza».
A quale età hai cominciato a correre?
«Ho iniziato da G1 con la Sc Mori. La prima bici era una Primula blu».
Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Miguel Indurain, per la sua classe e la sua potenza nelle corse a tappe».
Segui altri sport con la stessa passione del ciclismo?
"Un pò la Pallavolo perché la pratica mia sorella, e il basket».
I tuoi peggiori difetti?
«Sono troppo timido».
Altruista o egoista?
«Altruista».
Cosa leggi preferibilmente?
«Ogni tanto le riviste che parlano di sport».
Cosa apprezzi di più in una donna?
«Il carattere».
Sei social?
«Molto, mi piace spaziare su tutti i canali».
Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Vorrei più squadre a livello professionistico».
Piatto preferito?
«Il Sushi».
Hobby?
«Camminare in montagna».
La gara che vorresti vincere?
«Giro delle Fiandre».
Televisione, cinema o teatro?
„Non sempre, ma quando capita scelgo la televisione».
I ragazzi di oggi con quelli di ieri: le differenze?
«Oggi sono distratti dalla troppa tecnologia, passano meno tempo insieme e sono ossessionati dai cellulari».
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.