Si è svolta lunedì la consueta cena di fine stagione organizzata dagli “Amici della Pista” di Pordenone per ricordare questa annata che è stata tra le più impegnative ma ripaganti di sempre.
Una stagione iniziata tra molte difficoltà, ma con tante aspettative che hanno stimolato tutto lo staff a portare a casa un risultato più che appagante: lo storico master regionale riservato alle categorie giovanili; il fiore all’occhiello della 18^ edizione della 3 Sere Internazionale città di Pordenone; ma soprattutto gli europei derny e stayer riservati alle categorie elite.
Ed è stato quest’ultimo, forse, lo sforzo più grande ma, come ribadito da Bruno Battistella, consigliere della Federazione Ciclistica Italiana, “vedere che nell’albo d’oro degli europei donne della specialità derny, la prima città ad assegnare il titolo è stata Pordenone, sarà una cosa che rimarrà nella storia e questo fa onore e merito a questo gruppo e a questa città”. L’Italia, infatti, e Pordenone nello specifico, è riuscita ad ottenere il successo dove tutte le altre nazioni avevano fallito: il primo campionato europeo derny della storia riservato alla categoria donne elite si è disputato proprio nel capoluogo friulano al velodromo “O. Bottecchia”.
Tanti gli ospiti della serata, come Cordiano Dagnoni che proprio al velodromo “O. Bottecchia” si è laureato campione europeo derny insieme a Marta Cavalli, e tante sono state le persone da ricordare e ringraziare, dalle istituzioni come Regione, Provincia e Comuni, al Turismo e agli sponsor privati che sostengono il movimento ogni anno e senza i quali non sarebbe possibile realizzare queste manifestazioni; fino ai preparatori dei ragazzi e allo staff che hanno lavorato rendendo concreto tutto quello che si è potuto vivere e vedere durate la 3 Sere di Pordenone.
Doveroso, poi, il minuto di silenzio per ricordare Giovanni Iannelli, corridore dilettante deceduto ieri mattina a causa delle lesioni riportate dopo un’incidente in gara lo scorso fine settimana, un ragazzo che il nostro Rino De Candido conosceva bene perché convocato più volte in nazionale juniores.
Un altro aspetto che si è voluto sottolineare riguarda la parte interattiva e digitale della manifestazione. I numeri di quest’anno fanno capire l’importanza della manifestazione in tutto il mondo: dalla diretta streaming ai social network si sono registrati più di 5 milioni di contatti con l’evento, che vanno dal nostro Paese fino al Giappone. Un risultato inaspettato che ripaga degli sforzi fatti e che evidenza prepotentemente l’importanza della manifestazione.
Questo aspetto legato alla rete internet ha permesso poi di ottenere un bellissimo risultato sul sociale. Grazie all’asta benefica della maglia di campione europeo di Matteo Trentin (vice-campione del mondo su strada 2019) sono stati raccolti dei fondi destinati all’area giovani del CRO di Aviano. Un gesto simbolico per dimostrare la vicinanza e portare luce a quelle realtà del territorio che aiutano tutti quei ragazzi e quelle persone che sono meno fortunate. Un impegno nel sociale che perdura da ormai 3 anni e che sicuramente verrà rinnovato ogni qualvolta ci sia la possibilità di farlo.
Insomma, una serata piacevole all’insegna dei bei ricordi della stagione 2019 con un occhio sempre verso il futuro, perché il 2020 è alle porte ed è già tempo di pensare alla prossima edizione della 3 Sere, cercando sì di confermarsi ma soprattutto di stupire sempre di più.
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