Patrick Lefevere, CEO della Deceuninck-Quick Step, non è solito lesinare critiche ai vertici dell’UCI e sferra un altro attacco pesante alla vigilia della prima cronosquadre a staffetta mondiale. In una intervista concessa a Het Nieuwsblad il manager belga attacca: «Se dipendesse da me, boicotterei questo evento. La cronometro a squadre è una disciplina meravigliosa e non lo dico solo perché siamo diventati quattro volte campioni del mondo. È stato un evento prestigioso, nel quale i migliori team hanno tutti schierato i loro migliori specialisti. Era un evento importante anche per i costruttori di biciclette e ora l'UCI ce lo toglie. La cronometro staffetta che la sostituisce? Ma di cosa stiamo parlando? Dal punto di vista agonistico sarà una noia, l’Olanda vincerà con un vantaggio di cinque minuti. E non ci saranno certo i migliori ciclisti al via, quasi tutte le federazioni stanno facendo fatica ad allestire una squadra decente. L'UCI pensa che l'evento crescerà, io non la penso così».
E poi il manager della Deceuninck-Quick Step lancia una provocazione ai team che, come il suo, fanno parte di Velon: «Non dovremmo autorizzare i nostri corridori a disputare questo evento, anzi in futuro dovremmo organizzare nella stessa giornata il mondiale della cronometro a squadre. Viviani correrà? Certo, vuole farlo perché potrà correre con la sua ragazza Elena Cecchini e lo capisco. Ma non lascerà in anticipo il Giro della Slovacchia: l’ultima tappa è in programma sabato, la staffetta mista domenica, deve solo assicurarsi di arrivare in tempo».
In tutto questo, Lefevere sottolinea come la sua posizione non vuol essere in antitesi alla crescita del ciclismo femminile: «Io sono per il ciclismo femminile. È vero che la Deceuninck-Quick Step non ha una squadra femminile, ma abiamo sponsorizzato la Experza-Footlogix, la squadra femminile di Christel Herremans. Chi dice che non faccio nulla per il ciclismo femminile sbaglia».