Ha 19 anni, è professionista da sei mesi, e ha già tre vittorie in palmares. Oggi è arrivato il primo sigillo del predestinato Remco Evenepoel in suolo italico e viene da pensare quanti altri trionfi potranno seguire quello a cui abbiamo assistito oggi. Ieri, verso il Lago di Misurina, non aveva impressionato, oggi, al contrario, ha lasciato tutti a bocca aperta. Uno scatto secco sulla salita di San Floriano del Collio, a 25 chilometri dall'arrivo, al quale nessuno ha saputo reagire. A quel punto è cominciata una lunga cavalcata che lo ha portato a guadagnare addirittura 2'30" sul gruppo, che pure non andava piano.
Sorridente e molto disponibile, il talentino belga ha analizzato la tappa di Cormons: «Oggi lavoravamo per Gilbert, in realtà. Sulla penultima salita c'è stato un attacco e mi hanno ordinato di seguirlo, poi ho insistito e quando ho visto che si era creato un gap non mi sono più fermato - spiega a tuttobiciweb - Ho scollinato vicino a Masnada e poi l'ho raggiunto in discesa, lui non collaborava, così ho fatto di tutto per staccarlo e alla fine ce l'ho fatta. È stata davvero una bella giornata, ho recuperato anche un po' di posizioni in classifica generale (ora è quarto a 46" dalla vetta, occhio a domani, ndr)».
Proprio Philippe Gilbert lo ha preso sotto la sua egida e il piccolo Remco sembra stia imparando in fretta dall'ex campione del mondo: «Avere un fuoriclasse come Gilbert da cui apprendere è grandioso. Oggi dovevamo lavorare per lui, ma quando sono rimasto da solo mi ha urlato alla radio di spingere al massimo. Da questo si capisce che gran campione sia, penso che in gruppo, al momento, sia il più grande. Parlo molto con lui, soprattutto su come allenarmi, perché so che prima o poi dovrò lasciare il Belgio per allenarmi sulle corse a tappe».
Negli scorsi giorni avevamo pubblicato un'intervista del suo compagno Florian Sénéchal, in cui il francese parlava di qualche pecca nelle sue abilità di stare in bicicletta. Evenepoel ci tiene a precisare come ci sia stato un fraintendimento: «Sénéchal non intendeva dire che non so guidare bene la bicicletta, c'è stato un malinteso, ma solo che non avevo la giusta tecnica sullo sterrato, visto che era la mia prima volta in quel tipo di strade. Oggi infatti ho dimostrato di andare forte in discesa, mettendo tutti in difficoltà. Non penso ci siano dubbi sulle mie abilità in bicicletta. In ogni caso, devo ovviamente migliorare su tutti gli aspetti, sono solo 6 mesi che sono professionista e ho tanto da imparare».
Prossime corse la Clasica San Sebastian e la prova a cronometro degli Europei di Alkmaar.
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