È un Nairo Quintana decisamente più tranquillo e sereno che in passato, quelo che incontra i giornalisti al Chateau de Salettes, hotel di Cahuzac-sur-Vère, dove la Movistar sta trascorrendo il primo giorno di riposo del Tour de France.
«Sono al punto in cui volevo essere e rispetto al passato ho perso meno tempo nella parte iniziale del Tour, che è quella meno adatta a me. Certo, il Team Ineos di Thomas e Bernal ha dimostrato di essere sempre fortissimo, sono loro il faro della corsa, ma noi abbiamo le carte per metterli in difficoltà. Sono motivato e pronto anche per la crono, non sono uno specialista ma spero di riuscire a contenere il distacco. E poi ci saranno le montagne, che ci offriranno il terreno per recuperare il ritardo. Peccato per quanto è accaduto ieri a Mikel (finito fuori strada per una grave disattenzione di Warren Barguil, ndr), ma con lui e Valverde credo che sui Pirenei si possa già fare qualcosa di buono».
E poi aggiunge: «Con Michele Bartoli (il suo nuovo preparatore, ndr) abbiamo cambiato alcune cose e abbiamo lavorato bene per preparare questo Tour, sono contento e molto molto motivato. Il futuro? Ho delle offerte, ma non ho firmato e in questo momento sono concentrato sulla corsa».
Ad ascoltarlo anche la moglie e i due figli: «Per me la famiglia è importante anche perché passo tanto tempo lontano da casa. Averli accanto a me oggi mi mette allegria e mi aiuta a sciogliere la tensione».
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