E’ la primavera che svegliandosi apre le porte alla 71esima edizione del Trofeo Piva, la “classica” internazionale in programma per la prossima domenica 7 aprile 2019 che nel tempo si è confermata appuntamento di riferimento per il ciclismo dilettantistico. Svelata venerdì 8 marzo 2019, come da tradizione nella cornice della casa vinicola Merotto di Col San Martino, la corsa simbolo delle colline del prosecco superiore ha presentato una novità assoluta.
“Non sarà il solito Piva - dichiara il presidente dell’associazione ciclistica Col San Martino, Angelo Guizzo - ma una delle edizioni più difficili di sempre”.
Spicca infatti il percorso rinnovato per l’edizione 2019, che dopo la parentesi dello scorso anno sul Montello nel centenario della Grande Guerra, tornerà a pedalare integralmente sulle strade di casa tra i Comuni di Farra di Soligo, Vidor, Valdobbiadene e Miane per un totale di 174, 83 chilometri.
Ma sarà il finale la vera novità del Piva numero 71 con la doppia ascesa dell’inedita “riva” di San Vigilio, uno strappo micidiale lungo circa un chilometro con punte di pendenza fino al 20 percento. Classici i primi due giri con il gran premio della montagna di Combai dal versante di Miane, seguiti da altre sei tornate con il Combai dal versante del bosco di Guia, prima dell’ultimo giro e del gran finale.
Sul menù una prima scalata del San Vigilio, l’ultimo passaggio sul Combai da Guia e la nuova ascesa sul San Vigilio a poco più di un chilometro dal traguardo con il rettilineo d’arrivo contrario rispetto alle passate edizioni. Fu così anche nel 1996, quando a braccia alzate transitò vincente il ciclista Marzio Bruseghin.
Tra le novità anche il primo vero e proprio trofeo per il Piva, un’opera scolpita dall’artista Valentino Moro che raffigura una ruota con la chiesa di San Vigili incisa tra i raggi e che nella dinamicità si coniuga alla natura attraverso dei tralci di vite: premierà il vincitore della corsa di Col San Martino.
Saranno 35 i team al via. Arriveranno da Austria, Bielorussia, Francia, Gran Bretagna, Kazakistan, Olanda, Principato di Monaco, Russia, Sud Africa e Svizzera. E per la prima volta nella storia anche dalla Colombia con il team Strongman. Senza dimenticare l’Italia con il Triveneto in primis.
Presenti alla "vernice” della nuova edizione tanti amici e ospiti affezionati al Trofeo Piva, a cominciare dagli onori di casa del sindaco del Comune di Farra di Soligo, Giuseppe Nardi, seguiti dal saluto del consigliere nazionale della Federazione ciclistica italiana, Bruno Battistella e del presidente della commissione giovanile nazionale Fabrizio Cazzola.
E non sono mancati nemmeno il commissario tecnico della nazionale italiana under 23, Marino Amadori, che ha spiegato come il nuovo finale del Piva fungerà da test per la coppa delle nazioni al Giro delle Fiandre, oltre al giornalista Beppe Conti - che ha auspicato il San Vigilio come costante delle prossime edizioni - e al noto ex ciclista e commentatore televisivo Silvio Martinello.
Spazio anche ai grandi nomi del passato come Guido De Rosso, Tommaso De Prà e Dino Zandegù, presenze fisse a sostegno della classica che coniuga sport, tradizioni e territorio.
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