Nella meravigliosa cornice del Louvre Abu Dhabi, museo d’arte e civiltà inaugurato nel novembre del 2017, si è tenuta la conferenza stampa d’apertura della prima edizione dell’UAE Tour. Protagonisti gli uomini di classifica come il campione del mondo, Alejandro Valverde (Movistar), Tom Dumoulin (Sunweb) e Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) e i velocisti Elia Viviani (QuickStep), Mark Cavendish (Dimension Data) e Fernando Gaviria (UAE).
A 24 ore dalla cronometro a squadre di Al Hudayriat Island che inaugurerà questa nuova corsa tra i sette Emirati Arabi Uniti, i campioni più attesi hanno raccontato stato di forma e aspettative. Ricordiamo che le tappe saranno sette, con due arrivi in salita, una cronosquadre e occasioni per velocisti e attaccanti.
Presso la struttura di 24000 metri quadrati che sorge sull'Isola Sa'diyyat e che ospita, tra gli altri, due opere di Leonardo e due di Picasso, si è iniziato con Alejandro Valverde (Movistar), vincitore dell’ultima edizione dell’Abu Dhabi Tour 2018: «È una corsa davvero molto importante e di solito gode di condizioni meteo eccellenti, adesso che sono state unite le due competizioni è diventata ancora più interessante e i rivali presenti sono molto forti. Il percorso è esigente con due tappe con arrivo in salita. Quella di Jebel Jais è molto lunga, oltre 20 km, e potrebbe essere complicata dal vento, che potrebbe fare la differenza visto che la sede stradale è piuttosto larga. Inoltre, anche se non troppo dura sarà fatta a tutta. Però non si deve sottovalutare la cronosquadre di domani, perché potrebbe rivelarsi decisiva».
Elia Viviani (QuickStep) ha trionfato nell’ultima edizione del Dubai Tour 2018 e punta a mettere in cascina vittorie e punti pesanti per la classifica UCI: «L’anno scorso ho vinto in quella che sarà forse una delle poche corse a tappe della mia carriera e infatti ero davvero contento. Ora che si sono unite le due competizioni è diventata una corsa ancora più importante e lo puoi percepire sin dalla vigilia. Oggi abbiamo provato il percorso della cronosquadre, una prova che sarà molto stimolante».
Vincenzo Nibali (Bahrain Merida): «Arrivo da un training camp a Tenerife con il team e sono qui per cercare la migliore condizione oltre che buone risposte in vista delle prossime gare. Qui troverò tanti corridori di primo piano e noi cercheremo di fare il meglio. Sono contento di presente in una corsa che ogni anno diventa sempre più importante».
Tom Dumoulin (Sunweb Team): «Inizio qui la mia stagione, non so bene in quale condizione mi trovo, ma credo che sia non male. Combatterò per la classifica generale per dare il mio meglio. Ho trascorso un inverno come tutti gli altri, con un novembre preso lentamente, perché come sempre preferisco un inizio soft. Ha funzionato bene in passato e spero anche quest’anno. Non ho provato la salita di Jebel Jais, ma essendo oltre 20 km al 6% darà sicuramente spazio a una bella lotta».
Fernando Gaviria (UAE Team Emirates): «Questa è una delle più importanti corse per noi, visto che lo sponsor è di casa. Siamo venuti qui con una squadra completa perché ci sono uomini di classifica e per la volata ci siamo Kristoff e io. Domani non saremo favoriti per la cronosquadre, cercheremo di non perdere troppo tempo, poi proveremo a vincere qualche tappa e anche la classifica generale. In Colombia ho avuto qualche problema respiratorio e d’accordo con medico e squadra abbiamo deciso che era meglio ritirarsi e osservare un po’ di riposo per venire qui al meglio, dato che questa gara è più importante per noi. Ora mi sento pronto, ho recuperato al 100% e il fatto che ci sia anche Kristoff ci dà due opzioni in volata».
Mark Cavendish (Dimension Data): «Porto con me dei bei ricordi da qui, visto che ho vinto il Dubai 2015. Credo sia stata un’ ttima scelta unire le due corse e sono molto curioso di scoprire le altre zone degli Emirati dove non sono mai stato, per scoprire cosa possono offrire. Essendo una corsa World Tour ci saranno tanti rivali forti, cercherò di fare il mio meglio in volata».