Le biciclette e i ciclisti chiedono spazio, attenzione e sicurezza sulle strade e nel nuovo codice della strada, sul quale stanno lavorando i relatori, fanno la loro comparsa alcune novità, una delle quali ha fatto discutere sin dalla prima ora: nei centri abitati in cui il limite di velocità non supera i 30 km/h, le bici potranno andare contromano “indipendentemente dalla larghezza della carreggiata e dalla massa dei veicoli autorizzati al traffico”. A stabilire le modalità e le possibilità dovrà però essere una ordinanza del sindaco di ogni singolo comune, che dovrà inoltre segnalare questa possibilità attraverso un apposito pannello.
Subito contrario un campione che non ha certo problemi con la schiettezza: «È pericoloso! Quando si va in bici o in auto non bisogna mai abbassare la guardia, ma vedersi arrivare un ciclista in senso opposto è sicuramente pericoloso» spiega Francesco Moser a Repubblica.
«Lo dico da tempo, dove non ci sono le ciclabili, l’unica possibilità è una striscia di un metro e mezzo sulla strada, chiaramente segnalata con colori visibili, destinata esclusivamente alle bici. Mi dicono che andando contromano i ciclisti faranno più in fretta, ma a cosa serve se lo faccio a rischio della vita? Sulla strada il ciclista resta un “utente debole”, da uno scontro con un’auto usciremo sempre predenti».