DAVIDE REBELLIN: «PEDALO PER ME E L'ALGERIA E UN GIORNO RIAVRO' LA MIA MEDAGLIA»

INTERVISTA | 14/01/2019 | 07:55
di Pier Augusto Stagi

 


Pedala ancora come un ragazzino, con quella faccia spensierata alla Tintin. Davide Rebellin tira dritto, anche quest’anno, alla soglia dei 48 anni che compirà il prossimo 9 agosto. È uno degli sportivi più agé in circolazione, più del collega Chris Horner (corre per il team Illuminate, formazione Continental americana, ndr), che i 48 anni li compirà ad ottobre. Raggiungiamo telefonicamente Davide Rebellin: stranamente non è in bicicletta.


«Questa mattina ho degli esami da effettuare, e sono qui a Montecarlo dove ormai vivo da tanti anni, per una serie di controlli di routine».

A Montecarlo hai anche ritrovato l’amore…

«Sì, mi sono risposato il 17 maggio del 2014 con Françoise. È francese, di Monaco, appassionata di sport e anche di ciclismo. Assieme stiamo davvero molto bene».

In bicicletta neanche a dirlo…

«È la mia passione, la mia vita. Sto continuando a fare quello che mi è sempre piaciuto fare fin da ragazzino. Non mi pesano assolutamente gli allenamenti, e mi emoziona ancora schierarmi al via di una corsa».

A proposito, quando l’esordio stagionale?

«Al Gp La Marsigliese, domenica 3 febbraio. Quello per me sarà l’inizio della mia 27° stagione da professionista. Ho fatto il mio ingresso nella serie maggiore del ciclismo subito dopo l’Olimpiade di Barcellona 1992 (vinta da Fabio Casartelli, ndr), con la maglia della GB-MG Boys (subito 9° al Giro di Lombardia, ndr). Quest’anno vestirò invece ancora quella della Sovac, formazione Continental algerina, del patron Keider Oulmi, che è di stanza qui a Montecarlo. È un grande imprenditore (importa in tutto il Nord Africa auto del gruppo Volkswagen, ndr), un appassionato di ciclismo, che vuole portare la cultura delle due ruote nel suo Paese. Per questo su 14 corridori, 11 sono di nazionalità algerina. Io faccio un po’ da chioccia, quindi faccio di tutto, anche il direttore sportivo in corsa: sono un punto di riferimento per tanti ragazzi e metto a disposizione la mia esperienza e la mia passione. Non è detto che questa cosa poi possa avere anche un seguito: fare il tecnico mi è sempre piaciuto. C’è anche la possibilità che possa fare un giorno il CT della nazionale algerina, ma è ancora tutto in itinere».

A quasi 48 anni hai ancora qualche sogno?

«Più d’uno. Il primo è quello di poter smettere disputando una grande corsa di prima fascia: sarebbe il giusto coronamento. E poi non ti nascondo che vorrei anche impugnare la causa di assoluzione avuta dal tribunale di Padova nel 2015, per tornare in possesso della medaglia d’argento dei Giochi di Pechino: quella la sento assolutamente mia».

Un’assoluzione nel processo penale, in seguito alla positività all’Epo-Cera ai Giochi di Pechino nel 2008.

«Esattamente. Sono stato assolto perché il fatto non sussiste. Avevano chiesto un anno di pena per violazione della legge 376/2000 e, come se non bastasse, avevo anche un procedimento penale per evasione fiscale: per loro la mia residenza monegasca era fittizia. È talmente fittizia che ormai vivo qui da sempre. Insomma, ne sono uscito a testa alta in entrambi in casi».

Perché non impugni quella sentenza per avere giustizia anche in ambito sportivo e riavere indietro quella medaglia...

«Perché non è così semplice e costerebbe uno sproposito. Dovrei andare contro il CIO, ricorrendo alla Corte Svizzera. Dovrei ingaggiare luminari di grido per dimostrare, come ebbe modo di sostenere in ambito penalistico il mio avvocato De Silvestri, diverse falle nella catena di custodia dei campioni, oltre a dimostrare che alcuni di essi erano stati nel frattempo deteriorati e non più utilizzabili. Anche il metodo utilizzato per trovare il Cera al tempo non era validato. Non è detto però che un giorno non decida di farlo».

Oltre a pedalare, cosa fa Davide Rebellin?

«Pedalo. Ho dato vita ad una serie di «Rebel-camp» in Gran Canaria. Accompagno in bici gli appassionati. Il prossimo sarà dal 24 al 31 gennaio. Generalmente accettiamo una ventina di ciclisti, che vengono accompagnati da mariti, mogli o fidanzate. In questo progetto mi appoggio ad un caro amico, il dottor Marino Mariano, che risiede da tempo in Gran Canaria. È un alimentarista, specializzato in alimentazione naturale di taglio vegano e ideatore di un nuovo percorso nutrizionale denominato HND, Healthy Natural Diet».

Sei diventato vegano anche tu?

«Diciamo che sono tendente al veganesimo».

Oltre ai Rebel-Camp cosa fai?

«Faccio qualche consulenza per aziende del settore, come la Energiapura, azienda italiana di abbigliamento tecnico e da riposo, che da quest’anno sarà anche partner del nostro team Sovac (bici Trek, ndr), ma soprattutto pedalo e faccio la vita del corridore, che mi piacere ancora da pazzi».

Vivi a Montecarlo, terra di tantissimi corridori: con chi ti alleni di solito?

«Spessissimo esco con Niccolò Bonifazio, Oscar Gatto, Peter Sagan, ma anche con Philippe Gilbert».

Da uomo esperto di ciclismo, cosa ne pensi dell’idea di Andrea Tafi di provare a correre di nuovo la Parigi-Roubaix a 52 anni?

«È dura, soprattutto perché è da troppo tempo che è fuori dalle corse e poi, francamente, non so come possa fare a livello regolamentare: c’è qualcuno che è interessato ad ingaggiarlo? Non penso. In ogni caso, è chiaro che io non pongo limiti all’età».

Ti piace il ciclismo di oggi?

«Molto, anche se è cambiato tantissimo. Oggi c’è tanta ricerca, molta tecnologia, e le corse sono forse meno fantasiose e imprevedibili. Sono molto più controllate e quindi esasperate, però non si può dire che sia un brutto ciclismo. Il livello si è livellato verso l’alto: questo è pacifico».

A quando la prima corsa in Italia?

«Non lo so, ma ci stiamo dando da fare per avere qualche buon invito. Mi piacerebbe tantissimo tornare a correre sulle mie strade».

Se socchiudi per un attimo gli occhi, ti vedi senza bicicletta?

«No. Quando smetterò di fare le gare, in bicicletta ci andrò sempre: è troppo bello».

È più dura fare ancora il corridore ciclista o smettere di farlo?

«Smettere di farlo. Anche in questo bisogna essere dei fuoriclasse».

Pensi di aver avuto di più o di meno dal ciclismo?

«Ho avuto la bicicletta: ho avuto tanto. Tantissimo».

Sei felice?

«Adesso sono sereno, in perfetto equilibrio con me stesso. Sto bene, non potrei pretendere di più».

 

Copyright © TBW
COMMENTI
GRANDE DAVIDE
14 gennaio 2019 08:34 pagnonce
Nella tua pedalo per me,ti dico che che nelle tue risposte al giornalista stai pedalando anche per me,ti ho sempre ammirato per la tua tenacia,ora ancor di più.Buona stagione.

Onore ad un grande campione
14 gennaio 2019 09:52 runner
Fa molto piacere avere ancora in gruppo un atleta ed un uomo così: un vero esempio. Con un palmarès eccezionale, degno dei più grandi in assoluto.

Mitico
14 gennaio 2019 14:27 lele
Indubbiamente un personaggio scomodo che ha pagato per altri. Per me idolo indiscusso!

Strano
14 gennaio 2019 15:52 IngZanatta
Non mi aspettavo una intervista a Rebellin da parte di Tuttobiciweb, in passato il direttore Stagi mi era sembrato poco interessato alle vicende del campione veneto. Sarebbe bello che Davide concludesse con la maglia azzurra, non mi sembra una cosa irrealizzabile, certo con Di Rocco è dura ma anche la FCI ha i suoi bei problemi in questo momento. Grandissimo Davide !!

Grande Davide!
14 gennaio 2019 20:32 warrior
Vittima di una discriminazione senza precedenti. Non lo hanno fatto partecipare a due campionati italiani che avrebbe potuto vincere. Non lo ha più ingaggiato una squadra italiana che con lui avrebbe colto qualche risultato di prestigio. Un vero campione!

Non solo
14 gennaio 2019 20:55 IngZanatta
E il giro d'Italia che non ha potuto correre con la CCC? Se ci ripenso ...scandaloso ...

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Alexander Kristoff festeggia le 97 vittorie in carriera trionfando nella terza tappa della Vuelta a Andalucia con una volata tutta in rimonta. E' sta una giornata praticamente perfetta per il norvegese della Uno x che ha usato sapientemente la sua...


Una caduta in gruppo a 3400 metri dalla conclusione e una sul rettilineo finale dopo il tentativo di allungo di Mezgec, con i treni dei velocisti a sfilacciarsi per raggiungere il solitario finisseur e lanciare uno sprint di soli sette...


Una tappa... accademica, ma dall'andamento poco scolastico. La terzultima frazione dello UAE Tour, penultima da sprinter prima del clou domenicale sullo Jebel Hafeet, è di fatto un "giro di Dubai da 160 km" con partenza dall'università americana sulla Dubai Marina e...


LUGANO (SVI):  Dopo aver chiuso la sua straordinaria carriera da professionista,  Vincenzo Nibalinon ha mai smesso di pedalare e frequentare il mondo del ciclismo, anche a livello istituzionale. Oggi il suo impegno è rivolto alla crescita della disciplina, con particolare attenzione...


Nel prossimo settembre l’Africa avrà i suoi primi Mondiali di ciclismo, che si svolgeranno dal 21 al 28 in Ruanda a Kigali. Sono tanti i dubbi su questa prova iridata, sulla quale incombe il pericolo della guerra ai confini tra...


In Belgio e alla Lotto sono tutti felici per l’arrivo di Elia Viviani che nel team guidato da Stéphane Heulot, oltre ad avere un suo spazio da protagonista, potrà essere un valido insegnante per i corridori più giovani. Arnaud De...


Molto più di un campione del Mondo. Abbiamo raccolto le profonde riflessioni di Maurizio Fondriest sulla carriera passata e presente, prima da corridore e poi da agente di corridori, tra cui un Buitrago che ha cominciato bene la stagione. Dopodiché...


Tadej Pogacar ha iniziato la sua stagione con un successo all'UAE Tour e sta difendendo la sua maglia rossa in questi giorni sulle strade emiratine, il suo programma è già stato scritto fino ad aprile ma da diverse settimane ormai...


Si apre la stagione dilettantistica con la classica Coppa San Geo e… si apre anche la grande stagione delle dirette streaming su tuttobiciweb. Sabato 22 febbraio, a partire dalle ore 15, trasmetteremo infatti la parte finale della classica di apertura...


Tra meno di dieci giorni cominceranno le Classiche di primavera e l'Omloop het Nieuwsblad, sarà la prima corsa che vedrà impegnati sia gli uomini che le donne. Nella gara maschile, Van Aert sarà il corridore più atteso, ma dovrà vedersela...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024