Debutta con la nuova maglia Bahrain Merida un uomo importantissimo per Nibali come Damiano Caruso che sul palco dell'arsenale di Hvar in Croazia spiega: «Sono contento di cominciare questa nuova avventura al fianco di un grande capitano come Vincenzo, che è anche un amico e un siciliano proprio come me. Sono pronto a dare tutto per la causa della squadra e ad affiancarlo in un programma davero ambizioso».
Tanti i buoni propositi e gli spunti di riflessione che abbiamo raccolto più tardi nella nostra intervista. A fondo pagina, l'audio da ascoltare.
Come ti senti?
«Mi sento emozionato come al primo giorno di scuola, il cambio di squadra mi ha dato un bel boost. Sento forti motivazioni, non che prima non ne avessi, ma c’è già un bel rapporto con i miei compagni in questa squadra ancora più italiana. Io mi sento bene, cercherò di fare meglio della stagione passata. Gli obiettivi sono chiari: il mio ruolo è di affiancare Vincenzo nei grandi Giri, farò di tutto per essere all’altezza e quando avrò occasione tenterò nelle brevi corse a tappe o per una frazione nei grandi giri. Cercherò di tornare alla vittoria, che in questi anni mi è sempre sfuggita di mano per diversi motivi pur avendola sfiorata».
Avrai un ruolo importante nel team
«Devo essere in condizione sia quando aiuto il mio capitano sia quando corro per me e spesso le due cose non avvengono nello stesso periodo. Teoricamente dovrei essere al top della condizione tutto l’anno, ma è molto difficile. Ma non mi voglio precludere niente, sono tutte sensazioni che si avvertono solo in gara, vorrei cogliere l’occasione se mi capita».
Dove ti senti migliorato dopo l’esperienza internazionale?
«Sicuramente nello stare a contatto con atleti con un differente approccio a questo sport, ho cercato di prendere lo spunto migliore da ognuno. Ho imparato la cura nel dettaglio in tutto il lavoro. Prendiamo l’esempio delle cronometro a squadre: io non mi reputo un cronoman ma sono riuscito a migliorare molto lavorando bene e con costanza nel tempo. Oltre a questo aggiungo l’atteggiamento in gara, anche perché nel frattempo sono cresciuto anche io come persona, o almeno lo spero. Ora ho 31 anni sto raggiungendo una certa maturità e sento di vivere i miei migliori, spero di poterlo dimostrare».
La squadra si è ringiovanita e rinforzata
«Credo che il team Bahrain Merida sia quello che si sia mosso meglio sul mercato quest’anno. C’è un bel mix di esperienza e freschezza, con tanti giovani talentuosi».
E McLaren
«Si pensa solo al prodotto finito, alle vetture, ma dietro ci sono la ricerca e lo sviluppo che sono paragonabili a quelle del nostro mondo. Credo potrà nascere una bellissima collaborazione ed entrambi possiamo prendere il meglio».
Sarai in camera con Vincenzo?
«Abbiamo iniziato da adesso, ci conoscevamo da un bel pezzo. Non credo ci sarà una regola, ma se ci sarà buon feeling perché no? Deve venire naturale, senza forzature».
Hai un personale obiettivo per questo inizio stagione?
«Mi piacerebbe partire subito bene, presentarmi competitivo nelle prime gare. Credo debutterò negli Emirati proseguendo per la Tirreno Adriatico e la Sanremo con diversi ritiri in quota nel mezzo. Tutto in funzione del Giro dove arrivare al picco di forma».
Cosa ne pensi del percorso?
«Ogni anno diventa più tosto, è ben bilanciato. Ci sono tante tappe di montagna impegnativo e una crono individuale in partenza. I presupposti per far divertire gli spettatori ci sono tutti».
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