Immaginate la scena: tutto pronto per il Gala van de Flandrien, la festa del ciclismo fiammingo. Poco dopo le 20 il presentatore Karl Vannieuwkerke sale sul palco e invece che dare il via alla serata annuncia: «Questo non è uno scherzo. Ma chiedo a Pieter Serry di presentarsi all’ingresso per un test antidoping». Incredulo, il corridore della Quick Step ha trovato all’ingresso del Casino Kursaal due ispettori antidoping stranieri che lo aspettavano.
«Erano già stati a casa mia - ha detto Serry - ma ero già partito per Ostenda quando li ho sentiti al telefono. Ogni professionista deve indicare un'ora nella quale è sempre reperibile a casa: per me è tra le 7 e le 8 di mattina. Ma sono venuti a bussare alla mia porta di sera. “Siete venuti a rovinare la mia serata, mi avete controllato due settimane fa e siamo lontani dalle corse. Questo è uno spreco di denaro” ho detto loro. E mi sono sentito come un detenuto con un braccialetto elettronico alla caviglia».
Per la cronaca, il controllo - sia campioni di urina che di sangue sono stati prelevati - ha richiesto un po’ di tempo e Serry ha perso più della metà della serata…
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