Per parere unanime, in sostanza plebiscitario, dei presenti la serata con Gianni Motta al proscenio del 18 settembre scorso, presso la sede della prestigiosa Canottieri Lario 1891 di Como, è stata un vero successo.
Grazie alla sua vivace, brillante, verace, peculiare e diretta esposizione verbale e gestuale, il vincitore del Giro di Lombardia 1964 a Como ha colloquiato e interagito con la platea facendo sovente ricorso anche al comune parlare lombardo ripercorrendo momenti importanti della sua carriera e della sua vita nel ciclismo, senza filtri mediatori.
E la platea che ha risposto all’invito dell’Associazione Centocantù di Paolo Frigerio, ha colto lo spirito e il carattere che ha sempre caratterizzato, così come ora, la carriera e le imprese di un “purosangue” di classe come Gianni Motta, interprete di un ciclismo di altissimo livello.
In platea c’era pure il comasco di Binago Alessandro Fancellu, una punta della formazione juniores del Club Ciclistico Canturino 1902, collegata strettamente con Centocantù, che è stato chiamato a vestire l’azzurro per i prossimi mondiali di Innsbruck, destinatario, nell’occasione, di speciali consigli “ad personam” di Gianni Motta che ha ricordato la sua attività giovanile nel territorio comasco, ricca d’affermazioni.
Indice di gradimento ai massimi livelli per la serata organizzata in prospettiva del prossimo arrivo del Giro di Lombardia 2018 a Como che ha avuto quale “one man show” il sempre frizzante Gianni Motta, accompagnato nella circostanza dalla figlia Laura, sovente impegnata nel ciclismo così come la sorella Paola, serata piacevolissima per i numerosi intervenuti e sostenitori dell’iniziativa di Centocantù.
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