Fra le iniziative organizzate nell’ambito della tre giorni 1968-2018: Adorni, mezzo secolo iridato, in programma all’autodromo e promosse dal Comune di Imola da non perdere c’è sicuramente la mostra “Un secolo di bici da corsa”, allestita dall’AVER (Associazione Velocipedisti Eroici Romagnoli) su invito del Comune di Imola.
Come recita il titolo, l’esposizione copre di bici copre un secolo di storia. Si parte dal biciclo francese del 1880 per arrivare alla Pinarello con freni a disco e cambio elettronico. Il percorso storico propone anche l’evoluzione sia dei modelli di manubrio sia dei rapporti utilizzati, partendo dal passo fisso con freni a tampone (primi decenni del ‘900), al giro ruota che obbligava il corridore a fermarsi all’inizio della asperità per girare la ruota e utilizzare un passo più agile. I telai erano in ferro e una bici arrivava al peso di circa 18 Kg. Si arriva poi al cambio Vittoria Margherita (in onore della regina) che consentiva l’utilizzo di 3 o 4 rapporti con leva centrale (anni 30/40) per passare al periodo Coppi-Bartali, con cambi azionati da leve posteriori: sono esposte due bici una Bartali e una Bianchi dello stesso periodo a cui si riferisce la famosa foto dei due campioni che si scambiano la bottiglia. Sono esposte anche foto che riproducono episodi dell’epoca e maglie appartenute a vari campioni fra cui Luciano Pezzi. Negli anni/45 50 appare il cambio Symplex con due corone anteriori e azionata a leva che precede il cambio Campagnolo. Vi è un angolo dedicato ad Adorni e Gimondi, periodo in cui i telai delle bici si sono notevolmente alleggeriti e si sono perfezionati i sistemi di utilizzo del gruppo rapporti con leve a telaio. Non potevamo non ricordare anche Marco Pantani, con l’esposizione di una bici del periodo in cui correva per la Mercatone Uno. Doveroso lo spazio dedicato ai telaisti locali Suzzi e Rivola. L’esposizione vede una rara raccolta di bici avvenuta coinvolgendo soci AVER e con le quali alcuni di loro partecipano annualmente alle varie manifestazioni di bici d’epoca nazionali fra cui l’Eroica, ma anche internazionali, quali l’Eroica Bretagna, la Parigi-Roubeaux, Giro delle Fiandre ed altre, essendo esploso nell’ultimo decennio l’interesse per tale settore sempre affascinante e pieno di emozioni, facendo rivivere un periodo storico in cui muscoli, fatica e sacrifici e pochi denari erano la regola.
A latere dell’esposizione di bici storiche da corsa è allestita anche la mostra filatelica a cura del Circolo filatelico numismatico ‘G. Piani’ di Imola ed un’area espositiva a cura della Fondazione Pezzi, insieme all’esposizione di materiali inerenti il Mondiale del 1968 raccolti a Nino Ceroni.
Tutte le esposizioni sono allestite al museo “Checco Costa”, domenica ore 10-18, sempre ad ingresso gratuito.
Oggi c'è il gran finale con la cerimonia di premiazione di Vittorio Adorni, vero protagonista della giornata. A partire dalle ore 10.30, prenderà il via la rievocazione del giro ciclistico dei Tre Monti con la collaborazione di Bruno Brusa del Crame (Club Romagnolo Auto e Moto d’Epoca), che farà sfilare auto storiche con a bordo i componenti della Nazionale di ciclismo del 1968, presenti ad Imola per la rievocazione.
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