PROFESSIONISTI | 05/04/2018 | 14:16
24 successi, di cui 9 gare World Tour e una Classica Monumento come il Giro delle Fiandre, ottenuti con 10 corridori diversi in soli 3 mesi. E siamo solo ai primi di Aprile. Cosa c'è dietro l'avvio super di stagione della Quick Step Floors? Ce lo spiega Davide Bramati, il ds italiano del wolfpack (branco di lupi, così si fanno chiamare i corridori di Patrick Lefevere, ndr), in questi giorni impegnato al Giro dei Paesi Baschi dove sta dominando Julian Alaphilippe. «A volte non è facile gestire un gruppo ampio di campioni. Riuscire a parlare con ognuno e motivarli nel modo giusto è l'aspetto più importante. Il ciclismo è una ruota: bisogna aver chiaro chi è in condizione e chi no. Chi non lo è deve mettersi a disposizione di chi ha la possibilità di vincere. Cerchiamo di coinvolgerli il più possibile» ha raccontato oggi a Tuttosport, nell'intervista firmata da Daniele Tirinnanzi.
«Lo scorso anno abbiamo perso atleti importanti, per questa stagione abbiamo investito su giovani di valore. Negli ultimi anni abbiamo vinto quasi 60 gare l'anno. Vedremo se riusciremo a migliorarci. Qui in Spagna siamo partiti alla grande. Domenica c'è la Paris-Roubaix. Oltre a Terpstra abbiamo Gilbert e Stybar. A Philippe manca una vittoria sulle pietre (oltre alla Milano-Sanremo) per realizzare la sua #striveforfive e Zdenek è già arrivato secondo due volte: un successo cambierebbe la sua carriera e la sua prospettiva».
Gli avversari sono avvisati: il lupo perde il pelo, ma non il vizio.
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