PROFESSIONISTI | 13/09/2017 | 16:13
Marco Canola scuro in volto racconta la volata della Coppa Agostoni, che l'ha visto finire secondo alle spalle di Michael Albasini: «Ci tenevo a far bene oggi per dare un segnale al CT Cassani. La sesta vittoria della stagione purtroppo non è arrivata. Albasini è partito bene sulla sinistra, è riuscito a disputare una volata “pulita”, non ostacolato da nessuno mentre io poco prima dei 250 mt ho dovuto rallentare. Dispiace perché quando sei lì ci credi fino alla fine. La squadra ha svolto un buon lavoro, soprattutto Santaromita che nel finale ha coperto gli attacchi e tirato il gruppo».
Quando in conferenza stampa si passa a parlare di Nazionale gli torna il sorriso. «Solo Viviani ha vinto più di me tra gli italiani? Mi merito la convocazione? Non posso rispondere io a queste domande, è il Commissario Tecnico a doverle dare. Io ci tengo molto ad andare a Bergen, spero di essere tra gli 11 che annuncerà domani. Anche essere riserva sarebbe un’emozione. Sono competitivo dall’inizio dell’anno e di questo sono contento perché era il mio obiettivo rilanciarmi in un team italiano».
da Lissone, Giulia De Maio
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