RUFFONI. «NON HO BARATO, VOGLIO CAPIRE»

DOPING | 06/05/2017 | 08:15
Nicola Ruffoni affida a facebook le sue prime parole dopo la "non negatività di Alghero. Ecco quello che scrive di suo pugno i velocista bresciano della Bardiani CSF:

A seguito della positività riscontrata in un controllo antidoping al quale sono stato sottoposto in data 25/04/2017 e dopo la sorpresa e lo smarrimento delle prime ore, mi sento di ribadire quanto segue:
Non ho mai e dico mai utilizzato durante la mia cariera di corridore ciclista prodotti vietati dal regolamento antidoping
Le mie abitudini alimentari non sono cambiate negli ultimi mesi, così come non è cambiato il mio stile di vita
Stò cercando di dare una spiegazione logica a quanto mi è successo rivivendo quello che ho fatto nell'ultimo mese prima del controllo
La cosa che forse potrebbe avere attinenza con la presenza di ormone della crescita nelle mie urine potrebbe essere una forte prostatite di cui ho sofferto nel periodo dal 20/03 al 20/04 e che mi ha costretto a sospendere l'attività e a curarmi con antibiotici
Mi rivolgerò pertanto ad un esperto endocrinologo per avere informazioni in merito
Sono consapevole che la mia cariera di ciclista sia a rischio ma sono altrettanto consapevole di non aver messo in atto nessuna procedura truffaldina
Aspetterò pertanto serenamente le controanalisi e cercherò di difendere fino in fondo la mia credibilità

Nicola Ruffoni
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COMMENTI
... e se fosse vero
6 maggio 2017 10:10 max73
Difficile pensare alla innocenza di Ruffoni anche perché sono stati beccati in due della stessa squadra. .. Ma se fosse vero quello che ha dichiarato cosa direbbero tutti quei benpensanti che hanno usato parole durissime e che gettano ombre su tutto il mondo del ciclismo? ?? Aspettiamo prima di dare sentenze definitive intanto i due corridori sono fuori dal Giro

Magari fosse cosi\'
6 maggio 2017 12:16 SERMONETAN
La miglior difesa caro Ruffoni e stare in silenzio ed aspettare le contro analisi, stessa cosa per Stefano Pirazzi,che poi dici che nella tua vita nn hai mai usato prodotti non leciti sei un fenomeno chi va in bici e segue il ciclismo da vicino non ti crede .Cmq auguri

Ancora?????
6 maggio 2017 14:34 Bastiano
Perché ogni volta diciamo subire questo teatrino penoso dii scuse inverosimili? Ogni ciclista professionista sa e deve sapere benissimo cosa può o non può assumere, ltre scuse sono come dire: \"perdonatemi perché io sono in incapace di eseguire le regole più elementari!\"
Come fa una persona malata a vincere gare, così come ha fatto Ruffoni?
Mi dispiace ma non ci sono giustificazioni, avete barato in due ed eravate i due più forti dello stesso team.
TOLLERANZA ZERO.

Sicuramente
6 maggio 2017 15:16 Girobaby
È stato un errore. ...vedrai presto sarà tutto finito. .....

6 maggio 2017 16:06 tempesta
Abbiamo un problema di coltura, troppa gente dopata che la fatta franca e in Giro.E viene da noi accetata senza problemi. quindi avanti cosi uno piu ,uno meno non fa differenza.Ancora un punto da quando i controlli sono piu efficienti non vinciamo piu niente ho mi sbaglio.

Ma poi non capisco. ..
6 maggio 2017 17:48 Girobaby
L\'ormone della crescita viene somministrato ai bambini che soffrono di nanismo e che sono poco sviluppati rispetto alla media. ....... non capisco. ....Si dice a lungo andare somministrare questa sostanza, porta alla trasformazione del viso ecc...........Non capisco......Ma in questo caso è uno sbaglio. ....I corridori non fanno queste cose.

Ruffoni.... Ruffoni... ho conosciuto un Ruffoni...
6 maggio 2017 18:37 canepari
Ruffoni Giuseppe nato a Busto Arsizio 16.12.1895 corridore “diseredato” ma di buon valore, corse infatti i giri del 22 - 23 - 24 – 25 ma mai nei premi. Era noto per la sua abitudine di essere un accanito fumatore, anche in corsa.
Nel Giro del 1925, subito dopo l’arrivo a Torino. Si avviava all’ostello meditando sulle disavventure della tappa (rottura di una ruota in seguito a caduta, bucatura, indisposizione), allorquando costeggiando il Po la sua attenzione veniva attratta da grida di invocazione lanciate da una madre che aveva veduto la propria creaturina di cinque anni cadere nell’acqua limacciosa. Nessuno dei passanti si arrischiava a tuffarsi, ma Ruffoni dopo un attimo di indugio, spiccato un salto, provvedeva al salvataggio della bimba ormai boccheggiante. Pare a questo punto della storia che, essendosi tuffato con un bel pacchetto nuovo appena comprato, uscendo dall’acqua si rese conto che le sigarette erano inutilizzabili. Alla madre desiderosa di sdebitarsi in qualche modo per l’atto eroico, Ruffoni chiese e ottenne un pacchetto di sigarette asciutto. Sembra passato quasi un secolo.....


Doping grammaticale
6 maggio 2017 23:23 lele
Giusto per stemperare......ma rileggere o far rileggere magari migliora il problema di "coltura"....

dubbi
7 maggio 2017 10:27 siluro1946
Il n. 1 o n. 2 del calcio mondiale ha usato per anni l'ormone della crescita, dichiarazioni dello stesso, il n. 3 o 4 del tennis mondiale ha fatto e fa uso, sue dichiarazioni, dell'autoemotrasfusione, molti atleti a livello mondiale dichiarano di far uso sistematicamente della camera iperbarica, dopati ed ex accertati, li vedo in piena forma ed all'apice dei loro sport. Quindi quale sarebbe il danno fisico per queste pratiche? O serve tutto questo per far guadagnare milioni ai Talebani del Doping?

ruffoni
8 maggio 2017 19:33 silva55
comunicare prima alla WADA la (presunta) terapia in atto, no? Certe scusanti sempre e solo a posteriori puzzano di bruciato.

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