STORIA | 29/04/2017 | 07:57 Il Giro d’Italia si appresta a vivere la sua centesima edizione e, quella che si suole definire la macchina organizzativa è in moto da tempo nelle sue molteplici e diverse componenti, per preparare, materiali, mezzi e uomini che operano nei differenti servizi strettamente e intimamente legati alla corsa, aldilà dell’aspetto puramente sportivo.
Giustamente la competizione, con i corridori che sono sempre i primi protagonisti, è il centro dell’attenzione di un evento che per tre settimane propone personaggi e luoghi del nostro straordinario territorio con un impatto mediatico, soprattutto televisivo, con immagini diffuse dalle televisioni a livello internazionale. All’interno della complessa e itinerante macchina organizzativa ci sono dei servizi che, seppure importanti, addirittura indispensabili, sono noti ai soli addetti ai lavori.
Fra questi servizi c’è quello riferibile alla segnalazione del percorso, la “frecciatura”, per usare un’espressione del gergo, ossia l’esposizione dei cartelli lungo il percorso con le indicazioni direzionali, le “frecce” appunto, quelle chilometriche riferite alla distanza, ai traguardi intermedi, ai gran premi della montagna, al rifornimento e altro ancora. E’ un lavoro delicato in quanto presuppone precisione e conoscenza delle norme del codice della strada per non sovrapporre le indicazioni della corse a quelle della viabilità ordinaria e raccordarsi – solitamente con le polizie locali – per evitare ogni dubbio di percorso.
Un inciso: una volta, fino a circa trent’anni fa, più o meno, l’organizzazione provvedeva a spedire agli uffici affissioni dei comuni attraversati dal tracciato della corsa, un numero di frecce – sinistre e destre – con stampata anche la data e la tabella di marcia per l’affissione nei centri abitati. Era un sì un costo e un impegno di lavoro ma queste frecce, a nostro modesto parere, evidenziando luoghi e orari di passaggio, costituivano, come testualmente recitava la circolare accompagnatoria “un utile orientamento per la popolazione” con la raccomandazione di scegliere gli attraversamenti urbani più brevi e semplici, secondo le indicazioni della tabella di marcia. Poi i frecciatori facevano i “collegamenti” per i tratti extra-urbani. E’ vero altresì che, qualche volta, ma poche, le amministrazioni locali facevano compiere qualche “carosello” urbano in strade strette e che, talvolta, allungavano l’itinerario originariamente previsto nel proprio ambito territoriale.
E’ un lavoro che è svolto la vigilia della tappa da tre persone con un furgone carico di cartelli e listelli di legno che, riferendosi alle indicazioni scritte del servizio cartografico, in stretto e diretto rapporto con gli ispettori di percorso e interpellando, in caso di dubbio, le polizie locali competenti. E’ un continuo su e giù dal furgone, fissare cartelli, indicazioni, frecce che, per certi appuntamenti chilometrici di rilievo agonistico, saranno poi “addobbati”, all’indomani, prima del passaggio della corsa, dagli allestitori con le strutture atte a segnalare l’appuntamento agonistico abbinato al motivo d’evidenza d’immagine. Terminata la frecciatura, resta da fare la relazione verbale sullo stato ultimo delle strade, per redigere il comunicato, chiamato appunto “stato delle strade”, che è poi diramato nella serata per un’informazione aggiornata, all’ultimo minuto, per corridori e seguito.
I cartelli e le tabelle fissate, secondo le norme del codice della strada, sono poi rimossi, una volta passato il gruppo dei corridori e delle ammiraglie, da altri addetti che, a bordo di vetture, seguono la corsa. E’ un lavoro svolto in costante pressione, a tutta velocità, con il passeggero pronto a scaraventarsi fuori dalla portiera, pinza, tenaglia, tronchesino o forbice alla mano, con il pilota pronto per “rientri” a tutta birra per non perdere la coda della corsa e ritrovarsi così isolati nel normale traffico veicolare. La scorta della Polizia Stradale cerca di favorire anche questa funzione. E i cartelli recuperati, quelli non prelevati – diciamo così – dai tifosi per ricordo, sono riutilizzabili e riutilizzati in altre tappe. Questo è, in estrema sintesi, il lavoro del comparto “frecciatura” che la corsa e i corridori non li vedono mai, in pratica.
Anche per gli addetti al “servizio bagagli” dell’organizzazione – solitamente due persone - i corridori e la corsa restano entità astratte. Infatti, gli addetti ai bagagli dell’organizzazione devono provvedere al ritiro negli alberghi, il mattino, in un lasso di tempo ristretto, ai bagagli più voluminosi delle persone impegnate in vari servizi della corsa che non hanno la possibilità di caricare sul mezzo con il quale viaggiano tutto il bagaglio. Fra questi componenti l’organizzazione, tutti motociclisti dell’organizzazione e della scorta della Polizia Stradale ovviamente, i componenti il collegio di giuria e gli addetti all’antidoping, alcuni giornalisti, le “miss” e le “hostess” e altri ancora.
Hanno in mano la “rooming list” quotidiana del servizio logistico-alberghiero (che deve essere aggiornata quotidianamente) e, solitamente due ore prima del ritrovo di partenza, coloro che usufruiscono del servizio devono fare trovare i bagagli nella hall dell’albergo, debitamente riconoscibili.
Non sempre è agevole svolgere il servizio per gli addetti perché il furgone che utilizzano è necessariamente capiente e voluminoso, difficile da parcheggiare e poi passare in certe strade o stradine di montagna…. Completata la raccolta, con debite spunte di controllo, si parte a tutta velocità, per giungere alla località d’arrivo e provvedere allo scarico nei vari alberghi. Talvolta, per certe tappe, gli alberghi sono disseminati in un ampio spazio di territorio e c’è da correre molto, senza fermarsi. Altro problema è di giungere alla tappa d’arrivo prima della carovana pubblicitaria e della corsa per non correre il rischio di trovare strade chiuse ed essere così impediti di scaricare i bagagli in tempo all’albergo di destinazione.
E talvolta - è inevitabile – che capiti qualche disguido ma la soluzione, con buona volontà, disponibilità e comprensione si trova sempre. Le squadre provvedono invece direttamente in proprio a svolgere questo servizio. Una volta, ma tanto, tanto tempo fa, i bagagli dei corridori – molto ridotti in verità rispetto agli attuali – viaggiavano anche in treno. Molto tempo fa però, al periodo di quello che si è solito definire “ciclismo dei pionieri”.
«Ragazzi, ho visto passare Pogacar...». «Ma va, chissà cosa ti sei bevuto dalla borraccia...». «Guarda qua, gli ho fatto anche la foto...». Il dialogo, lo ammettiamo, è inventato, ma non è così poi ricco di fantasia. Anche perché non capita...
Il Team Novo Nordisk, prima squadra di ciclismo professionistico al mondo interamente composta da corridori che soffrono di diabete, ha annunciato oggi il suo roster per la prossima stagione: cinque le novità per il 2025 con l'ingresso di giovani talenti...
Il calendario femminile del 2025 si arricchisce di una nuova corsa, che consentirà alle squadre di poter guadagnare un numero maggiore di punti UCI. Si tratta della Schwalbe Women's One-Day Classic, che si correrà il prossimo 26 gennaio ed è...
Con le ultime gare disputate da Lorenzo Nespoli in Cina, si è ufficialmente chiusa la stagione 2024 del team MBH Colpack Ballan CSB. I numeri dicono che la formazione italo-ungherese è riuscita a ottenere 18 successi, 14 secondi posti e 12 terzi. Un...
Il nuovo dispositivo Bryton Rider S510 nasce direttamente dagli standard di eccellenza della Serie S e si tratta di un dispositivo ricco di funzionalità e davvero molto semplice da usare. È uno strumento progettato sia per i professionisti che per i...
Ha compiuto 48 anni lo scorso 29 settembre, è passato professionista nel secolo scorso - era il 1998, maglia della Kelme-Costa Blanca - e apre la stagione 2025 dell'Uci con una vittoria. Oscar Sevilla continua a divertirsi in sella alla...
Sapere quanto guadagna un calciatore o un tennista non è molto difficile perché i dettagli delle trattative in qualche modo escono dagli studi dei procuratori e delle squadre e spesso ci sono conferenze stampa quando si parla di grandi nomi....
Martedì scorso, Christophe Impens di Golazo ha presentato l’edizione numero 83 della Sei Giorni di Gand, e oggi nel Kuipke, il velodromo della città fiamminga, inizierà la sfida tra i grandi nomi della pista. Kuipke è un luogo iconico dove...
La quarta edizione di Beking è alle porte e gli organizzatori fanno il punto sul percorso che è stato fatto fino a qui. Il 24 novembre ci sarà un nuovo evento, il quarto di fila, un nuovo modo per divertirsi...
Ad inizio 2024 ha accettato una nuova sfida accasandosi alla Eneicat e al termine di questa stagione Valentina Basilico è decisamente soddisfatta della scelta fatta sposando il progetto del team iberico. «In questa squadra mi trovo benissimo. Devo essere onesta,...
TBRADIO
-
00:00
00:00
SONDAGGIO
OSCAR TUTTOBICI 2024. SCEGLIETE IL MIGLIOR TECNICO ITALIANO DELL'ANNO
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.