Gatti & Misfatti
Continuate a ignorarci, noi vi accerchieremo

di Cristiano gatti

Va bene, continuate pure a ignorarci. A sot­tovalutarci, a sminuirci. Continuate a credere che l’Italia sia una nazione dedita esclusivamente al calcio, nei ritagli di tempo che lasciano le attività primarie come mafia e mandolino. Con­tinuate a raccontarci che “vale più un cross di Roc­co­telli dell’intera stagione di basket e di volley, dell’intero mondiale F.1, nonché di Giro e Tour messi assieme”.

Continuate così, a parlare di piste ciclabili in campagna elettorale e a sbattervene altamente du­rante la legislatura. Con­ti­nua­te a fare i pavoni sulle vostre bici a scatto fisso mentre arrivate in consiglio comunale o a Montecitorio, in realtà facendo solo i pappagalli del mondanume metropolitano creato in laboratorio dai creativi della moda.

Continuate a considerarci dei fastidiosi rompiscatole, sempre tra i piedi, sempre in mezzo alla strada, sempre a sfrecciare arroganti tra i pedoni (qual­che volta è vero, anche noi abbiamo molti deficienti tra le nostre fila, ma ogni fa­miglia ha la sua pecora nera).
Continuate, continuate.

La bellezza di noi popolo italiano è che diventiamo subito delle iene quando all’estero ci giudicano per stereotipi, quelli dall’ugola d’oro e dalla furbizia truffaldina, quelli dei bunga bun­ga e della pizza a tutte le ore, quelli della lupara facile e dell’inaffidabilità congenita. Non accettiamo i luoghi co­muni, pretendiamo che fuori ri­conoscano i nostri cambiamenti, i nostri passi avanti, la nostra crescita sociale. Dan­naz­io­ne, non siamo tutti cialtroni e voltagabbana. C’è dell’altro, in Italia. Qualcosa di nuovo e di diverso.

Eppure, parlando di noi tra di noi, siamo esattamente prevenuti e ottusi come gli stranieri che non sopportiamo più. Le biciclette stanno invadendo l’I­ta­lia, quella delle città e quella delle montagne, quella del tragitto casa-ufficio, casa-scuola, casa-supermercato, ma an­che quella dei passi dolomitici, dei nove e dei dieci colli ap­penninici, dei raid e dei pel­legrinaggi. Chiunque esca di casa e si addentri in una val­le, tra le campagne, sui lun­gomare non può - proprio non può - non notare questa moltitudine sempre più massiccia, sempre più capillare, sempre più varia e variopinta dei ciclisti, chi per necessità, chi per passione, chi per ma­nia ossessiva, chi per velleità megalomane, chi per semplice amore della libertà. Eppure è come se niente fosse: basta una partita di rugby al Fla­mi­nio o una partita della Pen­net­ta al Foro Italico per parlare di boom, di nuova febbre ita­liana, ma alla bicicletta de­dichiamo sempre e solo rapidi pensieri del tipo “quello sport di stupidi drogati”.

Bisogna essere in malafede, oppure avere le fette di soppressa su­gli occhi, oppure fingere di non vedere, per non capire e per non ammettere che questo strano virus sta dilagando a velocità supersonica. Il contagio investe tutti, piccolini e vecchi, uomini e donne (quan­te donne), atletici e an­chilosati, convalescenti e obe­si, timidi e bulli. Non è possibile non notarli, o notarli soltanto quando vanno rimossi a colpi di clacson dalla propria frenesia automobilistica.

Perché allora l’Italia par­la così poco di questo tsunami a due ruo­te? Perché chi conta e chi canta non dedica attenzione alle nuove esigenze di questo italiano particolare, che si muove su due ruote, cominciando - almeno cominciando - a disegnargli un Paese adeguato, con più sicurezza e più comfort? Perché alberghi e agriturismi cominciano a de­clinare in chiave ciclistica e dunque ecologica la propria offerta, con parcheggi a tema, serate a tema, diete a tema, percorsi a tema, mentre le isti­tuzioni restano costantemente voltate dall’altra parte, sempre in fregola per costruire gli stadi nuovi, i centri com­merciali nuovi, i cinema nuovi, gli ipermercati nuovi, “perché la nuova idea di stadio deve coprire l’intero arco delle esigenze, mica si può pensare solo alla partita”?

Perché? Io sinceramente non lo so. Sospetto soltanto che la gente importante continui a suonarsela e cantarsela nel chiuso dei circoli e delle club-house, concentrata sempre e unicamente sugli affari e su come fare affari. Ma forse è solo un cattivo pensiero.

Ad ogni modo fate pure. Continuate a suonarvela e a cantarvela. Con­tinuate a ignorarci. Con­tinuate a non notarci. Non c’è problema. Prima o poi sarete costretti a farlo. Perché mentre ci snobbate e ci sottovalutate, noi vi stiamo accerchiando.
Copyright © TBW
TBRADIO

00:00
00:00
Abbiamo chiuso un anno che resterà nella piccola grande storia di tuttobiciweb. Una stagione che a livello agonistico è stata di un livello altissimo e che si è tradotta, almeno per noi, in numeri da capogiro. In un anno abbiamo...


Nuovo nome e nuovo kit disegnato da GSport per il Team Polti VisitMalta! Il ProTeam italiano, pronto a competere in gare prestigiose del calendario italiano e internazionale, punta a continuare la sua traiettoria ascendente sia in termini di prestazioni che...


Il nuovo kit Assos per il Tudor Pro Cycling è stato appena svelato, un avvenimento che consolida la partnership per il terzo anno consecutivo e spalanca le porte alla stagione 2025 che sta per cominciare. per proseguire nella lettura vai su tuttobicitech.it


Era cresciuto nel mito di Fausto Coppi e ha perso la vita questa mattina a Castellania, dove era arrivato per partecipare alla cerimonia del 65° anniversario della scomparsa del Campionissimo.Pietro Morato - nato a Tortona 90 anni fa: era conosciuto...


La notizia è di quelle che fa un grande piacere e diventa ufficiale proprio ora, 2 gennaio 2025: Miche è sponsor ufficiale di Groupama - FDJ Cycling Team! Sarà un anno ricco di sfide tra la polvere delle Strade Bianche, passando per le...


La storia del ciclismo italiano è ricca di corse che non si disputano più ma che hanno fatto la storia: per questo abbiamo pensato di proporvi una nuova rubrica che le tiri fuori dal cassetto dei ricordi. Se avete una foto...


Hanno risposto come sempre in tanti, all'invito dei ciclisti trevigiani, e così l'ultimo giorno dell'anno si è trasformato in un'ottima occasione per una pedalata in compagnia, un brindisi beneaugurante e anche - meglio dire "soprattutto" - per fare del bene....


Patrick Lefevere tra pochi giorni compirà 70 anni e ed è entrato nel 2025postando una foto sui social con un augurio di buon anno per tutti e la frase: «Questo è il primo giorno della mia nuova vita». Il manager...


Torna questa sera alle 20.30 sulle frequenze di Teletutto l'appuntamento con Ciclismo Oggi, lo storico appuntamento dedicato al ciclismo giovanile. La prima puntata del nuovo anno ci propone due interessanti servizi.Ad aprire la puntata sarà l'intervista dedicata a Imerio e Massimo Lucchini: gli...


Dopo essere stata protagonista brillante ed ammirata nella stagione allievi 2024, la Iperfinish di Fucecchio si presenta tra le formazioni più forti in assoluto anche per la prossima stagione grazie alla riconferma di cinque atleti in possesso di ottime doti...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024