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Il documentario, trasmesso da Raidue il 27 gennaio scorso (curato da Silvana Brizzi, con la regia di Antonio Ficarra, coautore insieme a Fabio Di Nicola) ha vinto nella sezione “Documentari sui grandi campioni” e tratta soprattutto la figura di Bartali eroe che aderì negli anni ’43/’44 a una rete clandestina per salvare centinaia di perseguitati, soprattutto ebrei, dalla barbarie nazifascista.
Con la sua bicicletta il grande ciclista fiorentino Bartali trasportava i documenti falsi destinati a far scappare i perseguitati. «Questa è stata una nuova vittoria di Bartali –commenta Boscariol– una grande conquista da parte della Rai perché si è aggiudicata un premio prestigioso».
Nel 2013 Bartali fu insignito del titolo di Giustro tra le nazioni dallo Yad Vashem (il Memoriale della Shoah di Gerusalemme) assegnato ai non ebrei che,
mettendo a repentaglio la propria vita, hanno salvato gli ebrei. Tra i
protagonisti del documentario anche il rabbino di Firenze, Joseph Levi , e il giornalista fiorentino Adam Smulevich che, partendo dal quartiere ebraico di Roma, racconta il percorso per il reperimento delle testimonianze.
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