SANTILLI: «IO AMICO DI RENATO E NORMA, NON FACCIO POLITICA»

POLITICA | 20/11/2016 | 07:42
Quando lo contattiamo ha ancora negli occhi, nella mente e nel cuore il primo Forum dedicato alla Bikeconomy svoltosi al Maxxi di Roma venerdì e sabato scorso. Il suo tono è squillante ed entusiasta. «È andata davvero molto bene – ci dice Gianluca Santilli, presidente del Settore Amatoriale della Federazione oltre che coordinatore delle iniziative di Bicitaly ed ideatore di questo Forum – e francamente mi è solo dispiaciuto che il grande mondo del ciclismo non fosse presente: forse così grande non è. D’altra parte non dobbiamo inventare nulla, abbiamo però la possibilità di prendere atto di quanto di positivo si sta sviluppando nel resto del mondo e dell’Europa e convincersi che la bicicletta è qualcosa di più e di meglio. Può davvero contribuire a cambiare la qualità delle nostre città».

È un fiume in piena, Santilli. Ha idee, passione, competenza da vendere e non si risparmia neanche un po’: «Questo Forum è stato una grande occasione per permettere a enti pubblici, istituzioni e imprese di prendere coscienza del fatto che la bicicletta è davvero una grandissima opportunità. In questi due giorni abbiamo condiviso esperienze che possono innescare un circolo virtuoso a favore della salute, dell’ambiente e della mobilità cittadina, ma soprattutto della qualità della vita. Le aziende del settore devono capire che la bikeconomy va oltre la semplice produzione di biciclette».

E poi snocciola tutta una serie di numeri e cifre molto interessanti. L’Italia primo produttore europeo con un giro d’affari di 1,2 miliardi, e che sale a 200 miliardi su scala europea. E quasi più della metà di questa cifra (secondo le stime dell’Organizzazione mondiale della sanità, 110 miliardi, ndr) è data dai risparmi in termini di spesa sanitaria. Però la ragione della nostra telefonata è anche un’altra: ma davvero Gianluca Santilli è la “longa manu” di Norma Gimondi, in corsa per la poltrona presidenziale con Renato Di Rocco?

«Intanto non mi sembra carino nei confronti di Norma dire che alle sue spalle c’è chi la guida – spiega a tuttobiciweb.it l’avvocato Santilli -. Ho letto in questi giorni tantissime sciocchezze che sono ben lontane dalla realtà. Io sono da sempre un tifoso e un grande amico di Felice Gimondi. Norma è una carissima amica, una collega preparata e stimata che ha fatto bene a scendere in campo per il bene del nostro sport, ma io se devo fare una cosa la faccio sempre alla luce del sole, mai nell’ombra. Poi, non ultimo, sono da sempre amico di Renato (Di Rocco, ndr). Cosa volete che vi dica? Uno rappresenta l’esperienza, l’altra la novità: io posso solo augurare a due cari amici di fare una bella corsa verso la presidenza, ma per favore, lasciatemi fuori».

Quindi Santilli pensa a tutto fuorché a fare una campagna elettorale per Norma Gimondi…
«Me ne guardo bene dal farlo, credo di non esserci neanche tagliato e poi visto che sono un tipo piuttosto diretto e tutt’altro che accomodante, non risulto nemmeno tanto simpatico. Se decidessi di schierarmi per Renato o Norma rischierei davvero di danneggiarli».

E dire che c’è chi sostiene e ha scritto che lei si sarebbe mosso con diversi dirigenti lombardi.
«Ma la vuole sapere una cosa? Io non so nemmeno chi è il presidente del Comitato Lombardo e se è per questo non so nemmeno chi è quello del Lazio. Sono cose che non m’interessano, mi rattristano e mi annoiano anche parecchio. Io sono uno spirito libero, tutt’altro che politico, che ama fare e non parlare. La politica spesso è fatta di parole, io a queste preferisco i fatti, come il Forum sulla Bikeconomy. Ho fatto una cosa che penso possa essere considerata dalla Federciclismo un fiore all’occhiello. Bene, sia Renato che Norma possono stare tranquilli: io continuerò a lavorare per il bene del ciclismo. Il resto sono soltanto parole».

a cura della redazione di tuttobiciweb.it
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COMMENTI
c'è un detto:
20 novembre 2016 17:36 canepari
"o Franza o Spagna, purché se magna" . Deriva dagli anni in cui il popolo italiano con i governi locali si appoggiava ora all'una ora all'altra potenza europea che imperversavano nella penisola, pur di salvare un minimo di autonomia. Corsi e ricorsi storici.

All'avvocato
20 novembre 2016 19:15 angelofrancini
Il mio augurio é che Lei possa, caro Avvocato, lavorare per il bene ed il meglio della sua Granfondo Roma: nel rispetto di quelle regole che sino ad oggi non ha mai osservato.
Quindi capirà che il mio auspicio é quello che Renato non sia rieletto.

Chissà perché leggendo questo articolo mi viene in mente quella pubblicità, che leggiamo nelle stazioni ferroviarie, negli aeroporti e sulle autostrade, che dicono:
CI SCUSIAMO PER IL DISTURBO, STIAMO LAVORANDO PER VOI"
poi finiscono tutti indagati perché lavoravano per LORO.....

Ovviamente qui parliamo solo di sport

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