Con il presidente del Sassuolo, creatore della supervincente Mapei di ciclismo ed ex presidente di Confindustria, nel corso della serata condotta dal giornalista Mino Taveri sono stati premiati, con i riconoscimenti del Comune e dell’Azienda Turistica di Campione d’Italia, il giovane asso dell’atletica italiana Filippo Tortu, l’attaccante del Milan Gianluca Lapadula, ex capocannoniere in Lega Pro e Serie B, il lottatore italo-cubano Frank Chamizo, bronzo a Rio 2016 e mondiale 2015, e l’oro paralimpico nella Road Race Paolo Cecchetto.
Giorgio Squinzi ha orgogliosamente rivendicato la sua “via italiana” al calcio, adottata in tutto dal suo Sassuolo: Proprietà, allenatore e la gran parte dei giocatori in assoluta controtendenza con quello che avviene nel resto del mondo del calcio di serie A. “Non credo – ha spiegato ritirando il premio – che le proprietà straniere possano trasmettere lo stesso tipo di entusiasmo. Con le uscite di Moratti e quasi certamente di Berlusconi, il calcio italiano perde tanto”. Il successo del Sassuolo che in pochi anni è arrivato dal calcio minore all’Europa League, non è frutto del caso e Squinzi non si pone dei limiti.”La Champions League? è uno degli obiettivi, così come presto arriveremo a sognare uno scudetto sul modello del Leicester inglese. Ci arriveremo vedrete – ha aggiunto – perché il Sassuolo ha tutto quello che serve: L’entusiasmo, un grande allenatore e una squadra di giovani, per lo più italiani che arriveranno in tanti nel giro della nazionale. E poi il Sassuolo ha anche le risorse finanziarie che servono. In quanto a forza economica, nel nostro campionato di serie A siamo dietro solo alla Juventus”.
Giorgio Squinzi, da grande uomo di sport ha riempito decine di bacheche coi trofei del ciclismo (alla Mapei mancò solo il Tour “ma ben presto capii che non lo avremmo mai potuto vincere mangiando pane e salame”, racconta) e ne è uscito, carico dei suoi tanti trionfi che non sono bastati a vincere la disunione. “Il doping ci ha fatto uscire – ha concluso . Eravamo stufi di prendere schiaffi, in particolare da un signore come Lance Armstrong”.
Grande l’emozione, e chiare le promesse degli altri sportivi premiati. Chamizo: “Adesso che la delusione di Rio è meno vicina, anche questo bronzo lo sento bello come l’oro. Ma la rabbia per l’arbitraggio…quella non passa: Per l’oro ci rivediamo a Tokio!”. Anche Tortu, vero “bravo ragazzo d’oro” dell’atletica italiana, ha garantito tutto il suo impegno per conquistare obiettivi sempre maggiori. Lapadula attende di poter dimostrare tutte le sue qualità di attaccante anche in gare ufficiali in maglia rossonera (sbalorditiva la rassegna di suoi gol in B vista nei filmati) : “Mi ha voluto fortemente al Milan il presidente Berlusconi, puntando su un attaccante italiano”. Ma per la Nazionale? Se sarà chiamato sceglierà Italia o Perù (la sua seconda nazionalità)? Lapadula non si sbilancia: “Troppo presto per rispondere…preferisco lasciare la risposta in sospeso”. E infine Cecchetto, prodigioso atleta paralimpico, che saputo trasmettere l’emozione che sa dare la conquista di una medaglia alla Paralimpiadi.. Ha mostrato la sua medaglia d’oro, medaglia paralimpica che si “legge” in Braille e si “sente” anche, perché scuotendola in modo differente a seconda del valore. Con lui sul palco, tra altri, anche Giusy Versace.
Nell’anno che ha visto Olimpiadi e Europei di calcio sono poi state le immagini delle splendide fotografie – una novantina – iscritte al concorso ‘Momenti di Sport’ a dare un tocco magico all’appuntamento di Campione. il primo premio è stato assegnato dalla giuria a una foto di particolare effetto , praticamente un quadro, dei volteggi delle “farfalle” israeliane della ginnastica ritmica, alle finali di Rio 2016, immagine scattata dal fotografo bresciano Davide Spada (La Presse – Spada Reporters). Secondo classificato è il fotografo Marco Campelli, con la foto di un motocrossista in volo in un cielo carico di nuvole durante una competizione sul tracciato di Buds Creek nel Maryland (Usa). Terzo premio ad Alessandro Trovati (Pentaphoto), già vincitore delle edizioni del concorso 2012 e 2014 che quest’anno è salito sul podio con un’immagine che ha “fermato” in multiesposizione la vittoriosa gara del team del supercampione di ciclismo britannico Bradley Wiggins nell’inseguimento a squadre sulla pista di Rio 2016.
Hanno inoltre ottenuto la menzione speciale per le immagini presentate i fotografi Daniel Dal Zennaro Andrea Staccioli, Giuliano Viganò e Giancarlo Colombo. Come foto Fair Play, il riconoscimento istituito da quest’anno in partnership con il Premio Gentleman, è stato scelto lo scatto del fotografo varesino Loris Marini che mostra un padre che prende teneramente in braccio la figlia atleta stremata subito dopo il traguardo di una massacrante Cinque Mulini.
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