POZZATO: «SE FOSSI IN CASSANI MI FAREI CORRERE»

MONDIALI | 08/10/2016 | 13:38
L’ha sempre detto anche il diretto interessato – Filippo Pozzato -: la maglia azzurra è una mia seconda pelle, niente mi dà più emozione. Lo sa perfettamente anche il Ct Davide Cassani, che al vicentino ha parlato chiaro: «Ti porto a Doha come riserva, perché servi a fare gruppo. Perché la tua esperienza è utile al gruppo». E poi non si sa mai lo aggiungiamo noi, perché una volta che sei lì, può sempre tornare utile, Pippo Pozzato.

Oggi Claudio Ghisalberti, su La Gazzetta dello Sport, l’ha intercettato. E dalle parole di Pippo sono emerse chiare come acqua di ruscello il suo amore per una maglia azzurra che è molto, tanto, forse persino troppo. «È una maglia che vesto fin da bambino, la prima volta nel 1996 alla mini Olimpiade di Lisbona. Questa maglia per me è tutto, è lo scudetto sul cuore. Lo so che sembra una cosa melensa e che io sono considerato un superficiale, ma il mio è un sentimento vero. Ho solo un rammarico, quello che probabilmente finirò la carriera senza la maglia iridata. Il Mondiale 2010 in Australia l’ho proprio buttato via».

Poi parla di se, del suo attuale stato di forma: «Sto bene, sono tranquillo – dice a Ghisalberti il corridore veneto- . Oggi (ieri, ndr) ho fatto quasi cinque ore d’allenamento, poi sono andato alla Wilier dove mi hanno consegnato la nuova bici (la Cento10Air con una colorazione speciale, ndr). Stupenda. La mia condizione è in crescendo. Nelle ultime gare ero sempre lì, però conta vincere. Alla Tre Valli Varesine ho preso la salita in ultima posizione perché quando c’è stato l’incidente del motociclista ho tirato i freni. Al Beghelli potevo chiudere sull’ultima curva, ma non l’ho fatto e Guarnieri con un altro è passato. Preferisco non rischiare».

Sul perché non rischia più lo spiega direttamente il diretto interessato senza tanti giri di parole. «Sono sempre stato una “fighetta”, non ho mai rischiato nulla. Ora, però, vedo corridori che osano troppo. Per me molti si prendono rischi folli, sono poco intelligenti. Ma se dico qualcosa, mi rispondono che sono vecchio».

E sul mondiale che andremo a correre? «Più vento ci sarà, meglio sarà per noi – dice -. Con il vento, quel percorso diventa più duro che con quattromila metri di dislivello. Noi siamo una squadra forte e capace, tutti i mei compagni si sanno muovere bene in quelle condizioni. Senza vento, invece, sarà un percorso velocissimo. Noi negli ultimi chilometri siamo i più forti, nessuno può fare un treno come il nostro. Il problema sarà prima perché per me Boonen e amici faranno bagarre dal via. E se rompono il gruppo in 20-25 buoni, chiudere è dura. Anzi, pensavo una cosa...»

Ultima domanda: fosse Cassani, farebbe correre Pozzato? «Sì. Perché ho condizione ed esperienza. In più sento il Mondiale — una corsa che non s’inventa — come pochi. So correre con il vento in faccia e posso aiutare in volata. E se viene fuori un gruppetto sono anche pericoloso. Però chi lasci fuori per far correre Pozzato?». Appunto, chi lasci fuori per far correre Pozzato.

a cura della redazione di tuttobiciweb.it
Copyright © TBW
COMMENTI
mondiale
8 ottobre 2016 13:50 siluro1946
Concordo con lui, anche se dovesse correre con una gamba sola, è il solo ciclista italiano che può competere oltre i 220/240 km. e si è comportato molto bene nelle recenti gare, merita di partecipare a pieno titolo.

mah...
8 ottobre 2016 14:51 noccio
Caro Pozzato,
classe ne hai (o ne hai avuta) tanta....però per correre titolare forse un tantino di risultati oltre al piazzamento alla Sanremo andrebbero ottenuti....ripeto ho sempre pensato che hai tanta classe, ma non puoi ogni volta attaccarti a un \"lì sono caduto, là in curva non sono passato..ecc ecc\"...sempre tante belle parole/scuse, ma spesso mai seguite dai risultati....per il fatto di aver tirato i freni dopo che è caduto il motociclista della polizia ti do atto che ci sta tutto.
Spero sempre di vedere un tuo acuto

Baccio

Maestro 2016
8 ottobre 2016 17:39 pagnonce
Solo chi ha esperienza oltre i 200 potrebbe essere utile alla causa.Questa causa e' il mondiale .Filippo hai una grande condizione che comprende anche la tranquillità impossibile che il ct non ne tenga conto.Ti vedo benissimo in maglia azzurra Maestro.

Pozzato
8 ottobre 2016 19:18 Alfonso
Ormai i treni giusti se li è lasciati scappare, sempre a prendere scuse, sempre a dire è colpa di questo è colpa di quest'altro. Chiacchiere tante vittorie poche o nulla, soltanto qualche piazzamento qua e là. Farlo correre significa schierare un corridore che non è né punta né gregario : è come correre con un uomo in meno, la scelta spetta a Cassani.

maaaaaaaa
8 ottobre 2016 19:38 luigino
pretendere un posto al mondiale per due piazzamentini nelle gare Italiane mi sembra eccessivo e poi proprio lui che a tirare le volate se la fa addosso.... già è tanto che stai riserva e per questo era meglio dare il posto a Moscon.

SIAMO ALLA FINE!
8 ottobre 2016 20:17 vivi75
Io se fossi in Pozzato comincerei a cercarmi un lavoro...

Scommetto
8 ottobre 2016 21:09 lupin3
Che correrá e arrivera quarto, primo degli italiani

Mi pare un po eccessivo.
9 ottobre 2016 11:01 Bastiano
Capisco che ultimamente ha dimostrato che nelle garette pedalabili riesce ad arrivare bene ma alla nostra nazionale, serve un lavoratore e lui non lo e\', oppure un vincente per gare di prima fascia ed in questo caso forse neanche lui ricorda quando è successo l\'ultima volta. Forse è meglio che pensi a dare qualche soddisfazione in più al suo team.

Pozzato
10 ottobre 2016 17:07 runner
Un corridore che ha gettato alle ortiche il suo buon talento naturale, autore di una carriera mediocre.
Eppure ora pretenderebbe un posto in nazionale, solo perchè ha ottenuto un paio di piazzamenti nelle ultime gare?
O, forse, vorrebbe un premio alla sua (mediocre)carriera?
Per piacere, facciamo piuttosto largo ai giovani...

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Ora è ufficiale: Maxim van Gils non è più un corridore della Lotto-Dstny. Tutte le parti hanno raggiunto un accordo ed è stata quindi sottoscritta la risoluzione del contratto. A questo punto si aspetta solo il benestare finale dell’Uci e...


Ci hanno provato fino all'ultimo, ma alla fine il Tour Colombia deve rinunciare alla sua edizione 2025. La corsa più importante del Paese sudamericano, celebre per la sua incredibile cornice di pubblico in tutte le tappe, conferma le grandi difficoltà...


Un passo avanti è stato fatto, quanto sarà utile ad avvicinarci alla conclusione della vicenda sarà solo il tempo a dircelo. I fatti: il consiglio comunale di Spresiano ha sancito la cessione gratuita da parte di Remo Mosole a favore...


Annunciati rinnovi e passaggi al professionismo di corridori U23 (sia promozioni interne come Raccagni,  Garchu e Buttigieg, sia un nuovo acquisto come Crescioli) in vista della prossima stagione il Team Polti Kometa piazza un colpo di mercato proveniente da un’altra formazione Professional. Dopo...


Il secondo innesto di pregio per il Team MBH Colpack Ballan CSB arriva dal Piemonte. Si tratta infatti di Manuel Oioli, corridore nato il 17 maggio 2003 a Borgomanero, città dove è anche residente.L’atleta proviene dalla società Q36.5 ed ha...


Leggenda, fuoriclasse, imbattibile, straordinario, ormai abbiamo finito le parole per descrivere Tadej Pogacar e il suo 2024, o forse non abbiamo mai usato quelle corrette. Quest’anno lo sloveno è entrato a tutti gli effetti nella storia regalando e regalandosi un’emozione...


Ci sono nuove modifiche ai regolamenti dell’UCI e questa volta a finire nel mirino dell’Unione Ciclistica Internazionale sono i rebreather con CO, ovvero il monossido di carbonio.  Durante il seminario annuale dell'UCI a Nizza, l'Unione Ciclistica Internazionale ha lanciato un...


Sono giorni concitati di incontri, telefonate, riunioni e vertici. E di grande preoccupazione on tutta l'Olanda. La colpa? Della NATO... La Federciclismo olandese, la KNWU ha reso noto infatti che, a causa del vertice della NATO che si svolgerà a...


Zurigo, Svizzera. Sabato 25 agosto 1923. Mondiali di ciclismo su strada, a quel tempo riservati esclusivamente ai dilettanti. Piove. Un corridore azzurro, forse ancora insonnolito, forse distratto, cade. Lui, un ginocchio ammaccato, sanguinante. La bici, una pedivella storta, contorta. Mancano...


C’era una volta la chiesetta dei Santi Filippo e Giacomo, le cui prime notizie risalgono al XIII secolo, in quel di Limbiate  (Monza e Brianza). Dopo essere stata centro della crescente comunità per secoli, viene abbandonata a favore di chiese...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024