DILETTANTI | 03/10/2016 | 18:34
La diciottesima e ultima gara della stagione 2016 in Provincia di Arezzo per élite under 23 e under 21 (anche quest’anno la provincia aretina al primo posto in Italia come numero di gare organizzate nelle suddette categorie) è stata la 67^ edizione del Trofeo Festa Patronale di Castiglion Fibocchi, in forse fino a un mese fa, e poi confermato in calendario grazie al suo instancabile factotum Sirio Chiodini, al locale G.S. Acli, alla Fracor, al Comune con il sindaco dott. Salvatore Montanaro, ad alcuni sponsor che non hanno voluto che fosse interrotta questa bella tradizione. Arrivo in salita quella di via G.Marconi che sbocca su Piazza delle Fiere e successo per il pratese Matteo Grassi, portacolori del Team Palazzago Amaru. Un cognome noto nel ciclismo perché Matteo appartiene alla dinastia Grassi una famiglia che per oltre 20 anni è stata grande protagonista nel ciclismo. Grandi corridori passati poi professionisti, vittorie a ripetizione, tante anche quelle di grande prestigio. Ed ancora l’organizzazione di numerosi eventi. Un quarto di secolo durante il quale il gruppo sportivo Grassi fu straordinario protagonista. Matteo è il nipote di Moreno Grassi capostipite della famiglia e figlio di Marco Grassi che aveva un ruolo di primissimo piano nella gestione organizzativa delle gare. Matteo Grassi decise all’inizio del 2016 di passare alla corte di Olivano Locatelli, dove è cresciuto molto sul piano tecnico, della maturazione e consapevolezza dei propri mezzi e prima di cogliere questa prima vittoria tra i dilettanti aveva ottenuto alcuni piazzamenti e si era segnalato nelle ultime gare tra i migliori. In questo Trofeo Festa Patronale ha attaccato con decisione da lontano, è stato raggiunto poi è tornato ad allungare nel finale giungendo sul traguardo con pochi metri sul bravo Longhitano l’unico ad essere giunto a ridosso del brillante vincitore, mentre terzo era il campione toscano élite Bernardini. Una curiosità infine, il vincitore Matteo Grassi prima di giungere al ciclismo giocava in una squadra pratese di pallamano.
Per concludere qualche riga ci sia consentita sul giudice di arrivo nazionale Mauro Billi. Era l’ultima sua gara in quanto ha raggiunto con il 2016 il limite di età. Quarant’anni nel ciclismo come giudice (dal 1977), le gare in Italia più importanti, in linea ed a tappe, sempre bravo, disponibile e collaborativo. Un grazie doveroso da parte di tutti, Mauro se lo merita ampiamente.
Antonio Mannori
ORDINE D'ARRIVO
1. Matteo Grassi (Team Palazzago Soligo Sirio Amarù)
km 139,6 in 3.30', media 39.886
2. Claudio Longhitano (Maltinti Lampadari) a 3"
3. Simone Bernanrdini (Ciclistica Malmantile) a 22"
4. Cezary Grodzicki (Team Palazzago Amarù) a 29"
5. Marco Bernardinetti (Ciclistica Malmantile) a 42"
6. Antonio Zullo (Futura Team Rosini) a 54"
7. Daniele Trentin (Ciclistica Malmantile) st
8. Gracjan Szelag (Altopack Eppela) st
9. Francesco Castegnaro (Team Palazzago Amarù)
10. Ettore Carlini (Life Team)
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