"Questo oro ha davvero un valore inestimabile e non solo perché a vincerlo è stato un corridore che incarna a pieno – insieme peraltro a Nibali ed Aru - l'icona del ciclismo italiano più pulito e credibile ma perché con Viviani c'erano due grandissimi come Marco Villa e Renato Di Rocco. Un pezzo di questa medaglia è senz’altro anche loro, a cui va l’enorme merito di aver fatto così tanto in questi ultimi anni per il ciclismo su pista, riportandolo (grazie anche alle doti e l'impegno di atleti straordinari come Viviani) sul tetto del mondo" commenta entusiasta il Patron di Amore & Vita Ivano Fanini.
"Ci tengo a ricordare che in passato ho sempre cercato di dare un contributo importante per valorizzare al massimo il ciclismo su pista in Italia - aggiunge Fanini - ho vinto tre mondiali con Claudio Golinelli, uno con Walter Brugna ed uno proprio con il nostro C.T. Marco Villa (in coppia con il validissimo Silvio Martinello), passato al professionismo con la mia squadra. Ed è decisamente per questo che l'oro di Viviani, come anche il mondiale di Ganna, mi recano così tanta soddisfazione. Vedere infatti un mio ex atleta come Marco Villa, con il quale ho condiviso una delle sue gioie più grandi, essere a Rio a trionfare è una emozione del tutto unica".
Fanini inoltre sottolinea il fatto che se Nibali non fosse caduto, magari oggi l'Italia potrebbe vantare un oro in più e questo deve servire a convincere il presidente del CONI Malagò a credere ciecamente nel ciclismo italiano: "Rio 2016 ci ha regalato enormi gioie, ma queste non sono cadute dal cielo. Sono bensì frutto di dedizione, tanto lavoro e sacrifici. Soprattutto sono la conferma che alla guida di questi ragazzi ci sono persone serie, competenti e davvero uniche, come è unico il potenziale degli atleti. Sono certo che con un Presidente come Renato e con dei C.T. eccezionali capitanati da Davide Cassani, il futuro sarà sempre di più tinto d'azzurro. Voglio ricordare infatti che se Nibali non fosse caduto, secondo me sarebbe arrivato all’arrivo da solo e molto probabilmente oggi staremmo festeggiando per il secondo oro. Quindi un grosso applauso a questi atleti e a chi li ha portati fino qui facendo cose straordinarie”.
“Ho sentito sia Villa che Di Rocco, gli ho fatto i miei più sinceri complimenti, come li faccio in questa occasione ad Elia Viviani, e adesso spero soltanto che Giovanni Malagò e Matteo Renzi che hanno vissuto personalmente queste gioie e toccato con mano l’emozione che solo questo sport sa regalare, capiscano che il ciclismo italiano ha bisogno di essere sostenuto in tutto e per tutto perché ce n’è bisogno e ne vale davvero la pena" conclude.