Il Consiglio della Lega del Ciclismo Professionistico si congratula con il presidente Roberto Pella, riconfermato nella giornata di ieri a Torino, per i prossimi cinque anni, nel ruolo di vicepresidente di ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Durante la cerimonia, Pella,...
Pensiamo che nel 1893 furono organizzati i primi mondiali su pista, mentre solo nel 1921 furono organizzati per la prima volta i mondiali su strada a cui parteciparono solo i dilettanti.
Come sovente è accaduto, sino a qualche decennio fa, le regole della pista specialmente quelle che riguardavano le prove di velocità venivano applicate anche per giudicare gli arrivi delle gare su strada: Si applicavano attraverso le REGOLE DI CASISTICA, oggi purtroppo desparecide (ci fossero ancora quante cavolate in meno da parte dei giudici di arrivo) nel dimenticatoio generale.
Proprio per quel principio che premiava, nel regolamento della pista, in caso di parità il corridore in rimonta (quello all’esterno della corda), così su strada per anni si era codificato che in caso di parità la vittoria spettava al corridore che era in rimonta.
Essendo il citato regolamento del 1921, anno in cui si svolse il primo mondiale su strada a Copenaghen, con arrivo su pista, forse venne ripresa la regola della pista che vinceva chi era in rimonta all’esterno.
In Italia la regola venne ripresa nel regolamento UVI.
Ora però ne butto li un’altra, se vuoi estemporanea.
Forse perché era previsto l’obbligo di mantenere la destra della sede stradale chi voleva superare doveva per forza farlo passando a sinistra. Di conseguenza se superavi a destra forse commettevi un’infrazione.
Infine un caro saluto a te, Figio, al caro Di Cugno ed a Penati.