GATTI&MISFATTI. KITTEL UN ALTRO PIANETA, NOI TERZO MONDO

GATTI&MISFATTI | 07/05/2016 | 18:10
di Cristiano Gatti

Stanno pure a discuterne per mezz’ora in tv, nel dopogara. Se Modolo avesse preso la ruota di Kittel, Ruffoni che bravo, domani sicuramente ci riproviamo. Come no. A sentire i nostri commentatori, l’Italia dello sprint è velocissima, giusto un pelo appena dietro gli altri. Sembra che l’equilibrio regni sovrano, pare quasi che siano la sfortuna e qualche combinazione astrale a decidere i giochi.

Evidentemente, io sono sintonizzato sempre su un altro canale. Su altre corse. Vedo tutt’altro. Le volate che vedo io posso raccontarle in poche parole, caso mai interessi a qualcuno. In Olanda vedo un Kittel che innesta il turbo e vince praticamente per distacco, come giocasse con i bambini.

Certo si vedono anche altri sprint, con gli italiani dominatori: ma è un altro Giro, il Giro di Turchia, il Giro di Malesia, il Giro dell’oca. Quando le cose e le corse si fanno serie, quando si presentano agli ultimi duecento metri i velocisti seri, noi non tocchiamo palla.

È solo la prima tappa per velocisti, ma la musica sembra già la stessa degli ultimi anni. Perché vinca un italiano, bisogna aspettare un cretino che abbatta a bandierate o a colpi di teleobiettivo mezzo gruppo. Oppure che Kittel & C. facciano le valigie, infastiditi dalle montagne e già concentrati su altri appuntamenti (e questo è davvero un pessimo malcostume).

In situazioni normali, siamo normalmente ai margini. Ci sarà un motivo se non vinciamo la Sanremo da qualche secolo, se al Tour i nostri sprint sono immaginari e se qui al Giro i Kittel vincono per distacco. La ragione è che dopo Cipollini e dopo Petacchi non abbiamo più nessuno all’altezza. Succede, sono le fasi storiche e i cicli della natalità. Per il momento, però, siamo il terzo mondo dell’alta velocità. Alta per modo di dire.
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COMMENTI
Kittel
7 maggio 2016 18:56 ilNik
D'accordo con Gatti se consideriamo Kittel come "resto del mondo" al di là degli Italiani. Credo che Kittel sia il tipico caso di fenomeno dotato di un talento straordinario come lo era il Cipo e, un gradino più sotto, Petacchi.
Tolto Kittel, che chiaramente ha una cilindrata diversa, i nostri migliori se la possono giocare con i restanti velocisti. Non griderei comunque al disastro. Non abbiamo il velocista fuoriclasse, ma più che buoni outsider che quando beccano la giusta progressione il risultato lo portano a casa. Aspettando il fenomeno italiano...

Cri, bevi manco
7 maggio 2016 21:37 tonifrigo
Dovevano spararsi i tedeschi perchè non avevano Cipollini? No, capita che per un periodo vada così. Basta che poi anche Kittel non finisca a doppia pagina sulla Gazzetta come alla fine è capitato a Cipo....

No no
8 maggio 2016 09:05 IngZanatta
Mi pare che sia Kittel un gradino sopra gli altri e non noi un gradino sotto. Sig. Gatti, non bisogna essere sempre polemici per forza, piuttosto avevamo pronto il successore di Cipollini (Guardini) e lo abbiamo perduto. Scriva qualcosa per recuperare questo ragazzo prima che l\' età avanzi troppo

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