I VOTI DI STAGI. Aru vince, ma non è un vice Re

VUELTA | 13/09/2015 | 20:24
di Pier Augusto Stagi

Fabio ARU. 10 lode. Perde Tiralongo. Perde Nibali. Fabio vince. Ma non è un vice e nemmeno l’erede, perché nessuno è mancato, Nibali c’è eccome e lotta con noi e per noi. Fabio è solo qualcosa di più giovane, qualcosa di più nuovo, che si va ad aggiungere a qualcosa ma soprattutto a qualcuno che non è per nulla vecchio, ma al punto più alto della sua carriera agonistica. Fabio Aru si aggiunge a Vincenzo Nibali: non c’è nessuna sottrazione, ma solo addizioni e forse moltiplicazioni, plurime, perpetrate, plurime nelle prossime settimane, mesi e anni. Che goduria ragazzi. Sono i nostri ragazzi, e noi dobbiamo andarne orgogliosi. Vince Fabio, che farà bene anche a Vincenzo. Orgogliosi, tosti, mai domi: sono tutti nostri. Fabio per la prima Vuelta sale sul gradino più alto del podio. Vince il suo primo Grande Giro dopo un terzo e un secondo al Giro. Ora godiamoci lui e godiamoci anche quel fuoriclasse che di nome fa Vincenzo Nibali. La bistrattata Italia ha due talenti di assoluta grandezza che il mondo intero ci invidia. Ce li ha l’Astana, ma ce li abbiamo soprattutto noi, che forse nemmeno ce li meritiamo. Teniamoceli però ben stretti, e noi, ascoltando l’inno di Mameli, teniamoci forte.

Joaquin RODRIGUEZ. 8. Vince una tappa sul traguardo di  Sotres, poi con assoluta calma si gioca le proprie chances per un posto di riguardo nella parte alta della classifica. Arriva secondo, ma per l’esperto corridore catalano non è da considerare una sconfitta.

Nairo QUINTANA. 5,5. Al Tour non ci incanta, non regala emozioni degne di nota, men che meno qui in Spagna, dove prende anche un virus che lo mette parecchio in difficoltà. Alla fine stringe i denti e arriva a Madrid. Ma per un corridore del suo lignaggio non è una Vuelta degna di nota.

Kristian SBARAGLI. 8. A me questo ragazzo è piaciuto un sacco: serio, scrupoloso, detrminato. Ha tutto per diventare un grande. Ha tutto anche per entrare a far parte del taccuino azzurro del ct azzurro Davide Cassani. Dimenticavo: tanti i piazzamenti e una vittoria di tappa a Castellon de la Plana. Tanta roba.

Rafa MAJKA. 7. Si prende più di testa che di gambe il podio della Vuelta, giungendo alla spalle di Aru e Rodriguez. A me Rafa piace da sempre, ma in questa Vuelta ho scoperto un corridore che fa di necessità virtù. Non è brillantissimo, lui che è un attaccante nato. Ma corre da leader e come tale si muove. Meno veemenza, molta più strategia.

LAMPRE. 8,5. Delle cosiddette piccole è la più grande. Non solo in questa Vuelta, ma nell’arco di tutta la stagione, corsa dai ragazzi di Brent Copeland in maniera esemplare. Bravo Nelson Oliveira che vince sul traguardo di Tarazona e Ruben Plaza che fa sua quella di  Cercedilla. Bravi tutti i ragazzi che sono entrati in tantissime fughe. Bravi Maini e tutto lo staff tecnico. Bravo anche Beppe Saronni, che si fa vedere poco, ma c’è sempre.

Alessandro DE MARCHI. 7. Vince ad Alto Campoo, fa un finale di Vuelta alla sua maniera, piena di assoli, squilli e trenate. Non è quello di un anno fa, ma tra un anno lo rivedremo tale e quale se non meglio. Ma prima c’è il Lombardia.

Tom DUMOULIN. 10. Ha perso, la corsa e anche il podio. Ma come si fa a non dire che questo ragazzo olandese di 24 anni ha fatto vedere qualcosa di eccezionale? Certo, per lui adesso comincia la parte più difficile: confermarsi, fare il salto di qualità. Bisognerà costruire una squadra all’altezza attorno a questo ragazzo che ha numeri da vendere.

Beppe MARTINELLI. 9. Lo fanno passare per un babbeo, per uno che non ha la minima idea di come si debba guidare una squadra. Invece, come è solito fare, lascia che tutti parlino e lui, con tipico orgoglio bresciano, mette a punto la strategia per far saltare il banco. Nel suo immenso palmares (sei Giri d’Italia e due Tour de France), per la prima volta, entra anche una Vuelta. Facile vincere con corridori come Pantani, Garzelli, Simoni, Cunego, Contador, Nibali ed Aru? Certo, ma allora smettiamola di celebrare Biagio Cavanna, Eberardo Pavesi, Giorgio Albani o Alfredo Martini: loro avevano a disposizione Coppi, Bartali, Merckx e il meglio dell’Italia a pedali. Ma la verità è un'altra: per vincere occorre avere grandi corridori. I buoni tecnici servono per perdere il meno possibile.

Esteban CHAVEZ. 7. Che bel corridore. Che bel sorriso. Che bel personaggio questo ragazzo colombiano che forse è un tantino pasticcione in corsa, ma migliorerà

John DEGENKOLB. 7. Si porta a casa la tappa di Madrid, che per lui è il decimo sigillo alla Vuelta. Festa anche per la Giant Alpecin, che ha fatto una grandissima Vuelta e conclude con un grande hurrà!

Daniele BENNATI. 7. Corre con grande impegno e lucidità tutta la Vuelta e molto probabilmente si guadagnerà anche una convocazione in azzurro per Richmond. Questa sera va anche alla ricerca di un piazzamento nello sprint finale, ma viene ostacolato nel più bello: e tira i freni. Daniele, hai fatto bene!

I tecnici del CEPU. 8. Per la collaborazione. E in ogni caso grazie, perché io adoro il dibattito e il contraddittorio e questo è stato possibile solo grazie a voi.  Non considerandomi però il Verbo, so perfettamente di non possedere la verità in tasca ma amo innegabilmente sollecitare la discussione, e mi sembra che questo obiettivo sia stato pienamente centrato. Unica raccomandazione per coloro i quali si ostinano ancora a postare i loro commenti senza nome e cognome: esponetevi una buona volta come faccio io e tanti, tantissimi come me. Se lo farete, grazie. Detto questo, torno al tema del discorso: ho mosso una critica al team Astana per la condotta nel finale di gara nella tappa di Avila: gli attacchi di Valverde, per fare un esempio, andavano benissimo agli Astana. Quindi, non ho capito il perché si siano mossi con tutta quella foga per andare a rintuzzare tutto e tutti. In verità una spiegazione ce l’avrei anche: dopo la cronometro di Burgos, gli “azzurri” kazaki  avevano deciso di rendere massacranti le ultime tre tappe. A costo di saltare per aria, bisognava lavorare ai fianchi senza soluzione di continuità il bravissimo corridore olandese. Detto questo, passo alla questione Landa e agli ormai famosissimi 4” di abbuono che sono stati portati via a Fabio proprio da Mikel. Beppe Martinelli e lo stesso Stefano Zanini, con il supporto non secondario di Paolo Slongo, nel finale ha invitato il basco ad aspettare Fabio, ma in corso d’opera ha anche ritenuto strategico e utile – secondo me giustamente – che dopo un Giro d’Italia corso solo in funzione di Aru, dove senza Landa Fabio non sarebbe mai arrivato secondo e probabilmente neanche sul podio, era giusto in quel momento della Vuelta (eravamo all’11° tappa), dare un giorno di libera uscita e di gloria al corridore basco, che oltretutto correva a due passi da casa. Appagato l’appetito di Mikel, che nei prossimi anni sarà un cliente molto scomodo per tutti, al pari di Dumoulin, il basco si è calato perfettamente nel ruolo di “ultimo uomo”, dimostrandosi quello che è: un grande corridore e un uomo leale.

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COMMENTI
ed Adam Hansen?
13 settembre 2015 21:51 ale66
un 10+++ pre lui, no?

Grandissima Astana
13 settembre 2015 22:40 roger
Astana Vino Martinelli Sceffer Aru 10 !
ARU è un campione e personaggio molto più\' di Nibali , Martinelli era gia\' nella storia e ora ancora di più....secondo me, ma anche secondo tanti amici è, il più\' vincente con campioni diversi di tutti i tempi !!!
Grazie di esserci x il ciclismo italiano e naturalmente per Astana altrimenti l\'Italia al buio .

un po' di 4...
13 settembre 2015 23:49 pickett
In primis ai tecnici della Giant Alpecin,che ieri,in un gruppo di 27(ventisette!) fuggitivi,non hanno pensato di inserire neppure uno dei loro corridori.L'avessero fatto,forse avrebbero vinto la Vuelta,perchè lungo la discesa della Morcuera Dumoulin era arrivato a 10 secondi dal gruppo Aru,e in rettilineo lo vedeva.Sarebbe bastato avere accanto un compagno di squadra,in quel momento,e oggi noi non saremmo qui a festeggiare.E poi un sacrosanto 4 lo meritano Cattaneo e Villella,ex grandi promesse del nostro ciclismo,che ogni anno anziché progredire peggiorano.O si svegliano l'anno prossimo,o sono destinati ad una anonima carriera da gregari.

RIFERITO AI SOLITI NOTI DEL BLOG
14 settembre 2015 10:33 jaguar
SE SE SE SE MA MA MA ...con i se e con i ma non si vince nulla.

se ti riferisci a me
14 settembre 2015 13:36 pickett
Questo forum ha lo scopo di discutere di ciclismo,ovviamente anche con i se e con i ma.Se ciò non ti garba,non partecipare alle discussioni;anzi,non leggerle neppure.O te l'ha ordinato il medico di aprire questa pagina web?

NON SOLO
14 settembre 2015 16:03 jaguar
Sei solo un arrogante, un prepotente ed un ignorante .... io leggo, scrivo e frequento tutti i blog che voglio chiaro...non sei padrone del blog ma chi ti credi di essere saputello dei miei stivali.

I SOLITI PADRONI PREPOTENTI DEL SITO TRASCENDONO
14 settembre 2015 16:09 ewiwa
Ma qui sono tutti fuori di testa "jaguar" ha scritto una cosa normale e c'è chi riponde da assoluto maleducato....qui non ci sono padroni ed ognuno può esprimersi liberamente lo vogliano o no i soliti prepotenti...incredibile violenza!!!!!!!!!!!!! Direttore intervenga verso certi individui.

Astana 5
14 settembre 2015 23:48 memeo68
Seguo (e pratico) il ciclismo da una vita e mai ho visto una gestione di corridori e squadra così approssimativa come quella dell'Astana al Giro e Tour. la Vuelta l'ho seguita poco grazie a Mamma Rai ma pare che la situazione non sia cambiata nemmeno lì. Aru che vince farà bene a Nibali? Si, ma costringerà Vincenzino a cambiare squadra

Avete mai sentito l'espressione"rivoltare la frittata"?
15 settembre 2015 01:08 pickett
Ad essere attaccato per un commento normalissimo sono stato io,ad essere offeso con tre ingiurie sono sempre stato io,e a passare per vittima è un altro.E allora,per accorciare le distanze e portarmi sul 2(insulti) a tre,caro Jaguar ,ti dico che sei un idiota e un falso,oltre a postare sempre commenti sgrammaticati(terza elementare?) e cretini.

Pickett ha ragione
15 settembre 2015 08:43 mdesanctis
Tutta la vita. Ha scritto un commento tecnico. Se non lo si ritiene interessante, non lo si legge e si passa oltre, evitando di offendere

Al riguardo: non concordo su Pickett quando scrive che con uno (o 2) gregari Dumoulin avrebbe recuperato il distacco in discesa e vinto la Vuelta. Per me era ormai al gancio. Uno scatto di Aru sull'ultima salita e sarebbe rimbalzato ancora. Avrebbe probabilmente mantenuto il podio.
mdesanctis

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