ANDRONI. Citati Appollonio e Taborre. Savio: «Svolta storica»

DOPING | 01/09/2015 | 09:32
La costituzione in mora era stata presentata il 30 luglio e ora, alla riapertura dei Tribunali dopo le ferie estive, l’Avvocato Giuseppe Napoleone ha redatto l’atto di citazione in giudizio, in corso di notifica – da parte sia della Società, sia dei corridori e staff dell’Androni-Sidemec – contro i due atleti risultati positivi al controllo antidoping: Davide Appollonio e Fabio Taborre.

Si tratta di una svolta storica nella lotta al doping, infatti non era mai successo in passato che tutti i componenti di una squadra – soprattutto i corridori – attivassero una procedura giudiziaria per risarcimento danni nei confronti di colleghi di lavoro.

“Da anni – ha dichiarato il Team Manager Gianni Savio – la lotta al doping rappresenta uno degli obiettivi primari nella gestione della nostra squadra. Abbiamo cercato di EDUCARE – con l’insegnamento dei Medici Vicini e Giorgi, degli Allenatori Lanfranco, dei Direttori Sportivi Ellena, Miodini, Canciani e Cheula -, di PREVENIRE – con corsi di informazione tenuti dall’Avvocato Napoleone – e anche di REPRIMERE – con l’istituzione di un’ingente penale, prevista dal Regolamento interno che tutti i componenti la squadra hanno sottoscritto presso il Notaio Marvaso.

Abbiamo richiesto e ottenuto da ogni singolo atleta la password per poter accedere e monitorare i valori del loro Passaporto Biologico e tali valori sono sempre risultati nella norma.

Non abbiamo mai esercitato pressione sui nostri atleti, per i quali abbiamo preparato un calendario con un adeguato numero di giornate di gara, sempre concordate tra corridori, tecnici e allenatori.

Siamo certi di aver messo in atto tutte le misure preventive per contrastare il doping. DI PIU’ NON AVREMMO POTUTO FARE.

Pertanto saremo inflessibili nei confronti dei due irresponsabili che hanno infranto le regole della nostra squadra. Il loro comportamento criminale - insisto su questo termine poiché il doping è reato – ha causato un danno enorme non solo alla nostra Società, ma anche allo staff e ai corridori che, per trenta giorni, non hanno potuto svolgere attività agonistica.

Siamo comunque abituati ad affrontare e superare le avversità, di conseguenza non ci arrenderemo mai e continueremo a lottare con la determinazione e la tenacia di sempre.”
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COMMENTI
Alleluia!!!!!
1 settembre 2015 10:54 Bastiano
Finalmente dopo tante chiacchiere di facciata, c'è qualcuno che si è arrabbiato davvero!!!!
Si è signori quando si è coerenti con ciò che si dice e che si considera eticamente corretto, lo si dimostra con i fatti ed i fatti ci dicono che Savio:
- Non è uscito dall'MPCC per evitare di rispettarne le regole che si è imposto.
- Non si è nascosto dietro un comunicato freddo e di facciata.
- Non si è sottratto alla necessità di affrontare la problematica.
Un SIGNORE in tutti i sensi!

Chapeaux
1 settembre 2015 12:33 FrancoPersico
Signori si nasce - ..e io lo nacqui !
Lo può dire Gianni Savio che a differenza di altri chiacchieroni, che ora tacciano, in attesa del solito "si dimenticano".
Concordo con Bastiano!
Questa è coerenza, trasparenza e desiderio di cambiamento. Molti parlano, promettono a noi tifosi e illudono i corridori che prendono... poi? Savio sa quello che vuole e da chi lo vuole. UN GRANDE!

considerazioni
1 settembre 2015 14:16 angelofrancini
Sarebbe utile per tutti leggere cosa prevede la Legge 23.3.81 n. 91, sul professionismo sportivo.
Inviterei a leggere attentamente le premesse introduttive contenute nel seguente articolo:
http://www.altalex.com/documents/news/2011/12/07/la-legge-23-marzo-1981-n-91-sul-professionismo-sportivo
Da tali spiegazioni si capisce che il documento fatto firmare dall’Androni ai suoi atleti in nessun modo può essere considerato valido: esso si pone fuori dalle norme contrattuali che regolano il rapporto fra l’atleta PROFESSIONISTA ed il suo datore di lavoro, la società sportiva.
Nei contratti degli atleti Androni, depositati a norma della Legge 91 in FCI, questa previsione contrattuale non figura. Quindi questo accordo extra-contrattuale non può trovare alcuna applicazione poiché, essendo inerente l’attività professionale dell’atleta oggetto del contratto, avrebbe dovuto essere incluso (cosa non possibile in quanto di natura vessatoria) nei contratti firmati dagli atleti.

Sulla validità di tale principio di “non efficacia degli accordi extra-contrattuali riconducibili all’attività sportiva oggetto del contratto” si è espressa anche la Corte Federale della FCI la quale ha emesso la seguente decisione nr. 05/2008 il 26.04.2008:
“Esposto Cyber Team Oleodinamica Panni
Esaminati gli atti, la Corte Federale ritiene che la sussistenza dell’atto stipulato privatamente non ha nessuna efficacia in relazione alle norme che regolano l’attività federale.”,
stabilendo quindi che qualsiasi accordo, riconducibile all’attività professionale sportiva regolata da norme federali (nella quale rientra pienamente il contratto di un atleta professionista), fatto in modo privato è privo di valore.
Ed in questa posizione “fuori dalle regole dell’attività federale” si colloca pienamente l’accordo fatto sottoscrivere dall’Androni ai suoi atleti.

Inoltre in tale iniziativa giudiziaria si potrebbe configurare la violazione della clausola compromissoria, stabilita dalla normativa federale, che vieta per le materie demandate alla giurisdizione della giustizia sportiva il ricorso all’autorità giudiziaria ordinaria prima di aver soddisfatto tutti i vincolanti gradi della Giustizia Sportiva.

Non ho dubbi che, anche in questo caso, l’Androni riuscirà a modificare quanto stabilito dalle regole sportive che tutti, gli ALTRI, debbono rispettare.
Credo che l’unico aspetto epocale sarebbe quello di riportare la vicenda nell’ambito del rispetto di quelle regole sportive che solo si vuol far credere di rispettare.

Bella iniziativa, però...
1 settembre 2015 14:26 Bufalini
...però a due sfigati come Taborre e Apollonio, cosa mai vorrete togliere?
Quale fortuna avranno mai accumulato nella loro carriera ciclistica, sia in termini di premi gara che di stipendi (da fame?) che percepivano?
Quindi credo che dell'enorme danno, anche economico, che hanno creato alla squadra poco si riuscirà a recuperare!
Ripeto, bella iniziativa, ma è tutto lì!
A. Bufalini

€€€€
1 settembre 2015 15:29 malorenz
FrancoPersico e Bastiano.. Savio vuole solo i soldi dai corridori! Altro non gli interessa, e come lui altri benpensanti..

@malorenz
1 settembre 2015 15:46 FrancoPersico
Se ho un'azienda e pago un dipendente per la prestazione che mi fornisce, e costui BARA, io mi rivolgerei a qualsiasi via legale e cavillo per riavere i soldi che allo stesso ho dato. Soprattutto quando mette a rischio l'intera azienda ed i colleghi. Ognuno è libero di pensarla come vuole, per me i due atleti sono dei delinquenti e come per tutti sono per la RADIAZIONE.

@FrancoPersico
1 settembre 2015 16:10 malorenz
Se io sono un'azienda e mi faccio pagare dai dipendenti.. ops.. c'é qualcosa che non va...

buonismo inutile
1 settembre 2015 16:16 giusette
concordo con francopersico: ci vogliono le legnate (metaforicamente parlando) altrimenti non si debella più questo fenomeno che sta portando il ciclismo alla rovina. Abbiamo visto che un dirigente sportivo (Savio) vuole dare un segnale forte, una lezione, una indicazione, fare da apripista - chiamatela come volete - e giù qualche solone a dire "ma si, "ma no", "si, però"....
Con il buonismo o con le spiegazioni tecnico-legali del solito Francini non si fa altro che giustificare questi farabutti, lanciando loro una ciambella di salvataggio. Invece andrebbero presi a calci nel sedere mattino e sera, per dieci giorni di seguito. Possibilmente a digiuno.

@ giusette
1 settembre 2015 16:36 angelofrancini
attenzione a non confondere il buonismo, cosa che io non pratico, con la legalità.
I discorsi che qui analizziamo sono privi di fondamento giuridico rispetto alle regole vigenti.
L'atleta dopato viene sanzionato e punito secondo le regole sportive.
Le società fanno un'attività che é regolata da precise norme di legghe che demandano alle singole Federazioni la competenza.

Con questo non giustifico chi si dopa, anzi, ma non puoi andare oltre a quello stabilito da quelle regole sportivo-legislative che tu società hai accettato, ancor prima dell'atleta, al momento in cui ti sei affiliato alla federazione.

Quindi ribadisco : é solo un'azione di marketing che una Federazione seria dovrebbe reprimere.
Le azioni non si fanno per i tifosi: quale segnale forte ....... barzellette e basta.

Non faccio un discorso di prìncipi, ma di princìpi.

@malorenz
1 settembre 2015 16:56 FrancoPersico
Sì si Carrettero insegna... ma finito anche lui per fortuna.

si perchè
1 settembre 2015 16:56 prcorsomisto
il messia che tira in ballo solo... LEGGI senza esprimere il proprio pensiero secondo me ha STUFATO. requiem

@prcorsomisto
1 settembre 2015 17:20 angelofrancini
L'unico Messia e Signore che conosco l'hanno messo in croce......
Tanto per ribadire il mio pensiero: trovo perlomeno strano che in una società di capitali in cui vi é un Amministratore unico, il sig. Marco Sannino, questi non si esprima mai: una marionetta?

Se poi leggi bene quanto scrivo dovresti essere arrivato a capire come la penso.
Quando scrivo che sono solo azioni di marketing, penso di aver detto tutto.

Le opinioni non servono a nulla: le puoi avere tu che non conosci le regole del gioco.
Io invece mi riferisco a quelle regole: e per quelle regole del gioco non trovo una grande differenza, sul piano del rispetto di quelle regole, fra quanto fanno i corridori che si dopano (che vanno sanzionati e puniti) e quanto di irregolare fanno i dirigenti delle società (che fanno cose contrarie a quei regolamenti): sono IDENTICI e vanno sanzionati entrambi.
Per cui non dire che ho STUFATO, perché dimostri solo un limite di giudizio...
ciao

malorenz
1 settembre 2015 17:22 Bastiano
Penso che, tra Savio e Citracca,Saronni e Riverberi ci sia una grande differenza comportamentale e questo è innegabile. Tutto il resto è noia.

Come sempre ottimo lavoro di Gianni Savio e dell'avv. Napoleone!
1 settembre 2015 17:33 pietrogiuliani
Io sostengo in pieno il lavoro del sig. Gianni Savio e del suo avvocato Giuseppe Napoleone e credo fermamente che tutto questo servirà a molto per il futuro del ciclismo.
Quindi voglio complimentarmi per la loro professionalità e per la correttezza che da sempre hanno dimostrato. Questa sottospecie di delinquenti deve essere annientata e deve pagare a carissimo prezzo i propri errori.
Forza team Androni, continuate così che alla fine chi lavora con la massima serietà sarà ripagato e voi sicuramente uscirete vincitori da questa triste vicenda.

l'espertone ha sempre ragione
1 settembre 2015 19:54 giusette
Francini è più di un messia, è il sommo, il depositario della verità, il tuttologo per eccellenza, una grande professionalità sprecata visto che è un ex di tutto. E per questo trascorre tanto tempo e dispensare giudizi, commentare leggi, e guai a chi si permette di dissentire. Non sono solito dare giudizi, ma questo signore continua a dispensarne su tutti e allora voglio imitarlo.

Questo blog è per persone "normali", lei che è una eccellenza (in ogni senso) si trova sicuramenta a disagio tra noi poveracci. Lo ammetto: lei è troppo bravo, un espertone e non capisco perchè mai sia stato silurato da più parti tanto da essere un ex di tutto. Cerchi di esserlo anche da questo blog.

Bastiano lo puoi gridare Forte
1 settembre 2015 20:28 paciacca
Si Bastiano lo puoi gridare forte: C'è una bella differenza fra Savio e Citracca!
Sai cosa ti dico. Io sto con Angelo!
#concitraccatuttalavista

per chi non vuole capire
1 settembre 2015 21:29 siluro1946
Francini non dà giudizi di merito ma descrive la situazione. Se un datore di lavoro fa sottoscrivere le dimissioni, lo stesso giorno dell'assunzione, per cautelarsi, quando questo datore riterrà di licenziare/dimettere il suo collaboratore utilizzando questa lettera, ed il licenziato potrà provare che queste dimissioni sono contrarie alla sua volontà, il licenziamento/dimissioni sarà nullo. Non si può sottoscrivere contratti contro la legge.

Claque
1 settembre 2015 21:38 ruotone
Da mesi ho osservato come ogni volta si parli di Androni, sorge una specie di claque dalla lingua a tappeto.
Spero sia tutta passione da tifo calcistico; al ciclismo un po' manca.
Sarebbe una bella sorpresa.

Se invece è proprio una claque ... vabbeh allora mi faccio di risate autoreferenziali.
Che piccolo mondo che è diventato il ciclismo italiano.
Piccolo mondo antico crepuscolare.

Domando al signor Francini
1 settembre 2015 22:02 marek79
Ma quando nel comunicato dicono abbiamo richiesto, e conoscendo il mondo di squali che sono i team manager , del tipo \"o c è lì dai o te ne vai\", mi chiedo se davanti a un giudice non rischia di essere una violazione della privacy?

non ho un'opinione sul caso in questione
2 settembre 2015 02:34 SoCarlo
ma debbo ammettere che e' grazie a francini che comprendo meglio di che stiamo parlando. Posso non condividere i suoi interventi, ma e' innegabile che alza il livello di discussione aggiungendo fatti concreti (e.g. i regolamenti) e non solo parole.

Invitarlo a lasciare il blog si comenta da solo.

p.s. e' anche grazie a francini che ho un'opinione su alcuni dei commentatori ;)

@giusette ed @marek79
2 settembre 2015 04:30 angelofrancini
@giusette
Significato del termine “tuttologo”: chi, parla o scrive di tutto, ostentando indebitamente competenza nei campi più disparati.
Non ostento indebita competenza nei campi più disparati. Scrivo solo delle regole inerenti il ciclismo, che non sono materia opinabile, e su questo non vi è dubbio che sono uno dei pochi che le conosce profondamente.
Tu cerchi di far passare il messaggio che quanto scrivo sia privo di fondamento, come sottintendi nel passaggio in cui fai riferimento ai “giudizi che ho dispensato”, nessuno dei tanti diretti interessati ha contestato quello che scrivo.

Questo è un blog dove TUTTI possono scrivere: la definizione di “normali” che usi stona un pochino poiché non rientra nella normalità parlare di una materia che non si conosce. Vi trovano giustamente spazio anche coloro che, come te, esprimono opinioni derivanti dall’irrazionalità propria del tifoso: questo però non permette di dissentire sulle regole e le leggi applicabili. Le regole sono regole, a prescindere dalle opinioni.
Mi limito ad esporre quali sono le regole del ciclismo: questo è ciò che faccio.
Non entro nelle opinioni: ognuno è libero di dire la propria.

Solo una precisazione: informati bene perché non sono stato silurato da nessuna parte!

@marek79
Non concordo pienamente con la definizione che fai di un “mondo di squali” quello dei Team manager.
Nella tua domanda mi chiedi di fare il giudice, cosa che non mi compete, poiché mi limito a ricordare le regole con il fine di una corretta discussione. Il giudizio, se mai si arriverà e vi sarà, è riservato ad altri.
Ricordiamo che, nell’iter sanzionatorio dei casi di doping, la società non può vantare alcun diritto essendo esclusa dai procedimenti sportivi che l’atleta può subire a qualsiasi livello: federale, CONI, UCI o TAS.
Il passaporto biologico contiene “dati sensibili” del singolo atleta, protetti dallo “standard internazionale SIRPR” allegato al Codice WADA, che sono riportati nell’ADAMS del singolo atleta. La società sportiva viene fornita di una password che gli consente di accedere al sistema Adams del singolo atleta per apportare le modifiche sulla “reperibilità” dell’atleta quando partecipa a gare o ritiri con la squadra.
Sul piano delle regole sportive il chiedere all’atleta la password per accedere, a quella parte riservata dell’ADAMS che contiene i suoi dati sensibili, costituisce una procedura perlomeno “anomala”: se UCI-CADF e AMA avessero voluto dare alla società il diritto di accedere a quei “dati sensibili” riservati all’atleta ritengo che la normativa avrebbe previsto tale facoltà. Se non è prevista un valido motivo vi sarà pure.
Se poi “quell’abbiamo richiesto” possa costituire una violazione della privacy come tu scrivi, è una domanda da rivolgere ad un esperto della materia “Diritto del lavoro” vigente in Italia.
L’elenco delle “anomalie” imposte agli atleti, sebbene formalmente richieste, si allunga:
1- devi firmare una clausola, con un atto extra-contrattuale, inerente la tua attività professionale
2- devi darmi la tua password per accedere alla parte del sistema che contiene i tuoi dati sensibili
sperando che all’elenco “white shark” non debbano aggiungersi altre future “anomalie”.
Anomalie alle quali credete che l’atleta avrebbe “potuto” rifiutarsi di sottostare?

Per angelofrancini
2 settembre 2015 11:38 marcosannino
Buongiorno,
invio la presente, in riferimento al termine a me assegnato ( Marionetta ), apparso nel commento dell'articolo pubblicato ieri, relativo alla nostra squadra dal titolo “ANDRONI: citati Appollonio e Taborre” da parte di un “Commentatore” tale Signor Angelo Francini ( sempre sia il suo effettivo nome ).
In merito all’utilizzo di tale termine, ci terrei vivamente a fare presente al "Commentatore ", alcune precisazioni che di seguito riporto.
I termini Marionetta, Amministratore Unico e Direttore Sportivo ( o più dettagliatamente Team Manager ) hanno i seguenti significati:
MARIONETTA: pupazzo in legno, stoffa o altro materiale, che compare in scena a corpo intero ed è mosso dall’uomo a distanza o con accorgimenti non visibili…..
AMMINISTRATORE UNICO: Nel caso di società di capitali che adottino il sistema di amministrazione e controllo cosiddetto “tradizionale”, i primi amministratori sono indicati nell’atto costitutivo, mentre gli amministratori successivi sono nominati dall’assemblea ordinaria. L’amministrazione può essere affidata a un soggetto singolo (amministratore unico), ovvero a più persone, che formano il consiglio di amministrazione….
DIRETTORE SPORTIVO: figura professionale che dirige una compagine sportiva, decidendone gli assetti, le strategie e gli obiettivi.
A suffragio della veridicità delle terminologie sopraindicate, vi è la carica ricoperta in seno alla registrazione alla Unione Ciclistica Internazionale della nostra squadra, dove :
L’Amministratore Unico ( Marco Sannino ) rappresenta il Responsable Financier del Team ( quindi con mansioni Amministrative ).
Il Direttore Sportivo o Team Manager ( Gianni Savio ) possiede la qualifica di Sports Director ( e ricopre le mansioni relative alle relazioni con la UCI - Federazioni Nazionali e la direzione della squadra in tutti i suoi aspetti tecnici )
L’unica figura che stranamente non compare … è la Marionetta.
Il "Commentatore" potrà quindi dedurre già da se, che non spetta all’Amministratore Unico intervenire in seno alla realizzazione e pubblicazione dei vari comunicati stampa e/o intraprendere contatti con i mezzi di comunicazione.
Sempre per estrema chiarezza confermo che, ogni decisione “delicata” di carattere amministrativo-gestionale-tecnico o contrattuale, viene discussa in seno alla nostra squadra, alla presenza della Proprietà, dell’Amministratore, dei Direttori Sportivi, dell’Avvocato ed eventualmente – in casi in cui è richiesta - anche del Consulente del Lavoro. Ecco quindi che la figura della Marionetta, nella nostra società, non compare ne ora e neanche è prevista in futuro. Certamente di tale particolare il “Commentatore” non ne è a conoscenza.
Solo dopo un attento confronto tra tutti i membri citati a margine, vengono prese le decisioni, come possono essere state quelle relative al caso oggetto dell'articolo, intraprendendo azioni Legali, nei confronti di due nostri ex Stupidi Criminali.
Ringrazio comunque il “Commentatore” per le sue approfondite indagini in termini di contrattualistica, ma vorrei far notare che saranno le Autorità competenti, a stabilire se le azioni intraprese dalla nostra società, potranno essere considerate valide oppure no ai fini e nei termini di Legge.
Esorto quindi chiunque per il futuro ( ovviamente compreso l'erudito Commentatore), ad astenersi nell'utilizzo di determinati termini (Marionetta o quant’altro ) ma di limitarsi al semplice scambio di opinioni ( molto spesso interessanti ) con gli altri “Commentatori”, come dovrebbe essere in seno ai vari articoli che appaiono su questo Sito.
Ovviamente alla presente, non accetto alcuna replica, ritenendo chiuso qui l’argomento.
Concludo, affermando che la posizione da me ricoperta nell’organigramma della squadra ( per poter essere svolta nel migliore dei modi ormai da circa sei anni), mi concede poco tempo libero che preferirei in futuro, trascorrere con i miei affetti e praticando i miei hobby, e non vedermi costretto ad impiegarlo nelle sedi più opportune ( il vostro Commentatore avrà certamente capito a cosa mi riferisco ) per difendere sia la mia immagine, sia quella della società che rappresento.
Cordiali saluti.
Marco Sannino
Amministratore Unico
Squadra Androni Giocattoli - Sidermec

Paciacca
2 settembre 2015 12:18 Bastiano
Carissimo Paciacca, abbiamo capito tutti di che team fai parte ed il fatto che lo difendi così accoratamente, ti fa onore.
Il mio intervento si riferiva a "fatti" ed in quanto tali, non lasciano spazio al tifo da stadio. Non possiamo mettere in dubbio il fatto che vi siano state innumerevoli ed inaccettabili positività, nel team di Citracca? Non possiamo dire che il suo comportamento, è stato diverso da quello di Savio? Non possiamo dire che nei confronti della MPCC, lui e gli altri citati hanno avuto un comportamento diverso?
Fino a che ci sarà un sistema democratico, ognuno è libero di citare dati oggettivi e la verità, non la potrà cambiare ne lei, ne altri tifosi da stadio come lei! Dobbiamo solo sperare di avere tanti Savio e persone ancora più determinate di lui perchè, se amiamo questo sport, lo dobbiamo difendere da ogni genere di baro e credo che Citracca, Saronni, Reverberi ed ogni altro operatore del settore oppure appassionato, la pensi come me!!!!!

fuori dal vaso
2 settembre 2015 13:13 giusette
Ahi, Ahi, Ahi: stavolta il Sommo, il Messia, l'ha fatta fuori dal vaso.
Questo succede a chi tanto disquisisce fino a cadere in un errore. Proprio lui, così precisino e sempre perfettino, s'è lasciato andare a un giudizio (marionetta) sul conto di una persona che avrebbe pure potuto querelarlo. Invece il signor Sannino, che deve essere veramenteun Signore, ha semplicemente risposto bacchettando il Francini di turno, dandogli una lezione di stile e di correttezza. Un altro magari avrebbe risposto: ma chi crede di essere per distribuire giudizi del genere, in questo delirio di onnipotenza?
Francini, chieda scusa a Sannino e la smetta di pontificare a vanvera. Lui che è un ex di tante cose, con una carriera politico-sportiva alle spalle, stavolta deve fare ammenda e riconoscere di averla fatta fuori dal vaso.

al signor Marco Sannino
2 settembre 2015 15:54 angelofrancini
Egregio Signor Sannino,
Lei sa benissimo che Angelo Francini é il mio vero nome, come sa benissimo chi sono:con le Sue squadre ha partecipato come minimo ad almeno 20 gare a tappe per professionisti, ove il ruolo che occupavo non era quello di conducente della “Voiture-Balai”!
A prescindere dai ruoli direttivi da me occupati in passato in ambito FCI e Lega Prof.

Un’attenta e tranquilla lettura dei miei scritti Le avrebbe evidenziato che la parola “marionetta” era anteceduta dai due punti e seguita dal punto di domanda: quindi assolutamente non un’affermazione offensiva alla Sua persona, ma espressione di un lecito dubbio che sorge nel constatare come in una società di capitali professionistica anziché essere l’Amministratore Unico a parlare di aspetti che riguardano la sfera prettamente societaria sia il Direttore sportivo, poiché questa è la qualifica federale riconosciuta a Gianni Savio.
A meno che, i componenti l’assemblea dei proprietari del Team Galli srl, che nominano l’Amministratore Unico, si trovino ad occupare rispetto a questi una posizione tecnica subalterna all’interno del Team Androni, cosa che spiegherebbe questa strana operatività dello stesso: ne prendo atto.

Leggo con attenzione e, non le nego, anche con un po’ di stupore, l’analisi che Lei fa relativamente alle varie figure operanti nel Team Galli come risultanti dalla registrazione all’UCI, ove rilevo alcune incongruenze.
Forse non considera, sul piano normativo di riferimento, che dal 2011 (se non erro) l’Androni non fa più capo alla Venecycling (che gli permetteva di riportarsi alla sola normativa UCI), ma è diventata una società ciclistica professionistica al 100% italiana, quindi soggetta alle norme sportive (FCI/CONI) ed alle leggi in materia stabilite dall’ordinamento statale italiano.
Per tali normative la figura che Lei ricopre nel Team Galli srl, definita dall'Uci “Responsable financier”, in realtà non è altro che quella di Amministratore Unico, come si evidenzia nell’affiliazione alla FCI dove risulta che Lei è l’unico dirigente figurante nel direttivo della società Team Galli srl.
Questo in base a quanto stabilito dallo Statuto FCI art. 4/8 ed in applicazione di quanto stabilito dal punto 1 del Regol. Organizzativo 2015 della Lega prof., che la qualifica come UNICO ed ESCLUSIVO responsabile di tutto quanto concerne l’attività della squadra Androni.
Troppo spesso si confondono, a causa della colpevole latitanza informativa di chi governa il ciclismo, i ruoli previsti dai regolamenti UCI con quelli imposti dalla normativa (legislativa/sportiva) vigente in Italia, che non è modificabile da nessun Regolamento dell’UCI.

I Vostri accordi interni, o quelli stabiliti da e con l’UCI, poco contano nei giudizi nelle aule di giustizia, che si svolgono sulla base delle vigenti normative sportive e legislative operanti in Italia, ove contano solo le regole e le leggi.
Si tranquillizzi non ho svolto indagini: mi è sufficiente la conoscenza che ho dei regolamenti.
Infine sono a sottolineare che concordo con Lei, come ho scritto in un precedente commento, che il giudizio non compete a me, ma ai giudici preposti.

Quindi come tutti possono rilevare non vi era alcuna volontà offensiva nei confronti della Sua persona.
Infine vorrà concordare che i fatti da Lei descritti non chiariscano esaustivamente il quadro della cosiddetta catena di comando.
Nelle 36 formazioni professionistiche, World Tour e Professional, l’Androni è l’unica che attua questo modo irrituale di condurre la propria società di gestione.

Cordialmente
Angelo Francini

Una paio di domande
3 settembre 2015 13:54 ruotone
Apperò, il Franscini investigatore fra Svizzera e Coni mi mancava.

Un paio di domande mi sorgono: che fine hanno fatto?
- il ricorso all'Uci contro la sospensione (accettato o rifiutato), perché ormai siamo a settembre
- la querela contro Johnny Hoogerland.

3 settembre 2015 19:06 nano
Ascoltami
Parole, parole, parole
Ti prego
Parole, parole, parole
Io ti giuro
Parole, parole, parole, parole parole soltanto parole, parole tra voi
Ecco il mio destino, parlarti, parlarti come la prima volta
Che cosa sei, che cosa sei, che cosa sei,
No, non dire nulla, c’è la notte che parla

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