Un lampo tricolore ha
illuminato il lungolago di Angera; oggi il campione italiano Gianni Moscon ha
vinto infatti il trofeo Almar/Coppa dei Laghi, quinta prova di Coppa delle
Nazioni U23 2015. Moscon ha regolato in volata un gruppetto di fuggitivi che si
era composto a meno cinque chilometri dall’arrivo. Moscon ha battuto l’estone
Raim e l’olandese Hofstede.
Cronaca della gara
· Subito dopo la partenza
si registra una caduta di un notevole numero di corridori; episodio che
costringe la direzione di gara ad una seconda partenza.
· Il gruppo viaggia
insieme per i primi trenta chilometri. Poi, lungo il passaggi per il
Tainenberg, allungano in venti: Oliviero Troia (Italia), Lorenzo Rota (Italia),
Jeremy Maison (Francia), Florent Pereira (Francia), Dries Van Gestel (Belgio),
Eugeny Zverkov (Russia), Jonas Koch (Germania), Michael Gogl (Austria), Mihel
Raim (Estonia), Jack Haig (Australia), Jon Bozic (Slovenia), Szymon Rekita (Polonia),
Dylan Page (Svizzera), Petr Hampl (Rep. Ceca), Lennard Hofstede (Olanda),
Nicolas Navarro (Argentina), Tauylor Eisenhart (USA), Geoffrey Curran (USA),
Sergy Luchshenko (Kazakhstan), Galym Akhmetov (Kazakhstan). Al loro
inseguimento si pongono in cinque: KJohannes Weber (Germania), Dennis Paulus
(Austria), Ghacjan Szelag (Polonia), Ziga Rucigaj (Slovenia), Frantisek Sisr
(Rep. Ceca). Più attardato il gruppo.
· Dopo
· Al km 90 di gara i
cinque inseguitori raggiungono il drappello di testa; il gruppo insegue a 1’55”.
· Al km 95 il vantaggio
dei 25 fuggitivi è di 1’10” sul gruppo.
· Attorno al km 105 di
gara dai 25 di testa vanno in fuga: Jon Bozic (Slovenia), Jeremy Maison
(Francia), Sergey Luchshenko (Kazakhstan). Al loro inseguimento gli altri 22
uomini della prima fuga, quindi altri sei uomini: Nans Peters (Francia ), Ildar
Arslanov (Russia), Nathan Van Hooydonck (Belgio), Lars Schnyder (Svizzera),
Antwan Tolhoek (Olanda), Atsushi Oka (Giappone) con un ritardo di 1’30”. Il
gruppo insegue a
· Passano i chilometri e
la media oraria si mantiene altissima; dopo
· In testa c’è sempre
molto fermento e si cambia spesso la composizione della fuga. Al km 140,
complice sempre la salita di Tainenberg, si forma un drappello di 9 uomini:
Oliviero Troia (Italia), Lorenzo Rota (Italia), Jeremy Mayson (Francia),
Florent Pereira (Francia), Mhichael Gogl (Austria), Mihkel Raim (Estonia), Jack
Haig (Australia), Lennard Hofstede (Olanda), Sergey Luchshenko (Kazakhstan).
· Al km 151 si segnalano
in sette: Lorenzo Rota (Italia), Jeremy Maison (Francia), Evgeny Zverkov
(Russia), Mihkel Raim (Estonia), Jonas Koch (Germania), Lennard Hofstede
(Olanda), Galym Akhmetov (Kazakastan)
· All’inizio dell’ultimo
giro di circuito (a meno venti chilometri dall’arrivo), i sette uomini al
comando vantano 1’35” di vantaggio sui più immediati inseguitori. Lorenzo Rota
lamenta un guasto meccanico ed è costretto a ricorrere all’ammiraglia proprio
mentre il gruppo inizia a spingere sull’acceleratore. Il vantaggio dei
fuggitivi, infatti, inizia a scendere vistosamente.
· Dopo l’ultimo passaggio
al Tainenberg (primo Mihkel Raim (Estonia), secondo Lore
Ordine d’arrivo ufficioso: 1. Gianni Moscon (Italia) km