Come stai Daniel?
«Bene, sto mangiando uno yogurt insieme a Manuel Quinziato. Siamo pronti a partire. Dopo le classiche abbiamo svolto un avvicinamento molto “comodo” in vista del Tour. Io ho partecipato al Tour of California e al Delfinato, che è andato come speravamo visto he abbiamo vinto la cronosquadre. Abbiamo trascorso gli ultimi 15 giorni a Livigno, ci siamo allenati bene. Siamo affiatati, fiduciosi e motivati».
Cosa ti aspetti da questo Tour?
«Domani proveremo la quarta tappa, quella del pavè, poi ci sposteremo a Utrecht da dove sabato prenderà il via la gara. La Grande Boucle è una corsa importante, è la corsa, ci tengo ad andare forte sia per me che per la squadra. Abbiamo dimostrato di essere in forma e siamo convinti che Tejay possa lottare per la classifica generale. Oltre a lavorare per lui, cercherò di mettermi in mostra nelle tappe con arrivi adatti alle fughe da lontano o a qualche colpo di mano che può fregare i velocisti».
Novità nella preparazione?
«Nessuna, ma ho comprato l’amplificatore nuovo e mi sono allenato più del solito con il basso. Manuel mi prende in giro perché ha per amici dei bassisti veri e dice che sono scarso (sorride, ndr). La mia colonna sonora per il Tour? Penso sarà l’ultimo album dei Muse. Ha un bel ritmo, mi sembra adatto».
Ambizioni per la seconda parte di stagione?
«Dopo il Tour il grande obiettivo sarà la cronosquadre mondiale. L’abbiamo vinta un anno fa, vorremmo chiudere il cerchio. Tornato dalla Francia parteciperò ad Eneco Tour, London classic e alle corse in Canada per allinearci con il fuso orario e il clima della Virginia. Richmond arriviamo».