PROFESSIONISTI | 12/10/2014 | 14:41
Al traguardo del GP Beghelli abbiamo incontrato Gianni Savio, team manager dell'Androni Venezuela, che mentre la gara è in corso ci racconta le sue valutazioni sul finale della stagione e soprattutto sulla classifica di Coppa Italia che verrà definita proprio dalla gara odierna. «Con l'avvocato Giuseppe Napoleone, come squadra abbiamo deciso di presentare richiesta alla Lega del Ciclismo Professionistico perché la classifica di Coppa Italia sia considerata sub giudice visto che è in corso un'inchiesta della Procura Federale nei confronti della Neri Sottoli per presunte irregolarità nel rispetto del regolamento, che se fossero accertate dovranno portare a un nuovo calcolo dei punti in palio per lo scudetto tricolore. - spiega Savio. - A questo proposito, come sapete, sono stato ascoltato dalla procura come persona informata sui fatti, non posso entrare nei dettagli della vicenda ma vi ricordo la circolare riepilogativa del CONI del 16 aprile 2014 che dice che non è possibile per una società italiana svolgere attività sportiva continuativa da parte di persone entrate nel nostro paese con visto turistico o per gara sportiva, circolare valida per i contratti subordinati e anche per eventuali contratti autonomi, peraltro non ritenuti validi dalla legge 91».
Qual è lo scopo di questa azione?
«Se fosse accertata l’infrazione, la nostra squadra passerebbe dal 3° al 2° posto. Dovete sapere che il titolo di subcampeon in Sud America ha valenza decisamente maggiore che in Italia. Ci tengo a precisare che questa richiesta esula dal discorso wild card per il Giro d'Italia, per le quali non ci permettiamo di entrare nelle valutazioni etiche che spettano solo e soltanto ad RCS Sport».
Il caso Rabottini può portare ad un cambiamento della classifica?
«Nel regolamento di Coppa Italia non c'è alcun riferimento ad un caso di questo tipo, posso rispondere con la mia interpretazione: secondo me, no. Perché i punti Rabottini lo ha conquistati prima della sospensione e anche se dovesse essere confermata la sua possibilità niente potrebbe cancellare i suoi risultati».
Giulia De Maio
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