ULISSI PARTE. E L'UCI PUNTUALE LO RIFERMA: DEFERITO!

DOPING | 16/09/2014 | 20:17
È un gioco al massacro, che non fa bene a nessuno, nemmeno all'Uci,  che sembra non rendersene conto, che pare occuparsi sempre di altro e non della gestione del nostro sport. Qualche giorno fa il via libera a Diego Ulissi - positivo al salbutamolo al Giro d’Italia - da parte del massimo organismo internazionale, che aveva in pratica detto: per noi il corridore può correre. Dopo che per settimane, per mesi, Diego Ulissi era rimasto lì, nel limbo di un giudizio che tardava a venire. Un corridore agli «arresti domiciliari», in attesa di giudizio, come Roman Kreuziger e altri atleti che come Diego sono passati o stanno passando gli stessi sconfortanti momenti.

La Lampre-Merida che verifica tutto, anche con il Movimento per un Ciclismo Credibile: Diego Ulissi può correre. Questa mattina, a Legnano, alla Coppa Bernocchi, il corridore toscano si rimette il numero sulla schiena e torna in gruppo. Giusto il tempo per risentire l'odore acre dell'olio canforato, e giusto il tempo di fare una bagno di festa lungo le strade del milanese ed ecco arrivare la doccia fredda: l'Uci ha deferito alla Federazione Svizzera il corridore. Certo, meglio così, almeno la si chiude, almeno inizia il processo, almeno il corridore può spiegare e motivare il perché di quei valori sballati. Ma la giustizia sportiva deve avere altri tempi, altri approcci, altre attenzioni. Mi spiace, ma così si fa solo male al movimento. Questo comportamento autolesionista non fa bene a nessuno, neanche ai parrucconi dell'Unione Ciclistica Internazionale, che tutto pensano e qualche volta decidono: con i loro tempi e i loro modi. Sempre troppo maledettamente lenti.           p.a.s.

Ecco il comunicato della LAMPRE-MERIDA

«Subito dopo la prima gara alla quale ha partecipato Diego Ulissi in seguito allo stop agonistico, l’UCI ha fatto pervenire all’atleta la comunicazione del suo deferimento alla commissione disciplinare di Swiss Cycling. Finalmente, in questo modo nelle prossime settimane il corridore e la società di appartenenza potranno vedere giungere a conclusione il lungo iter procedurale di questa vicenda. Nel rispetto del codice sanitario interno del team e delle regole dell’associazione MPCC, in presenza del deferimento Ulissi non parteciperà all’attività agonistica». (comunicato stampa)


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COMMENTI
Diego Ulissi
16 settembre 2014 20:44 AleZann
Sarà un caso invece la velocità dell'UCI sul caso di Daryl Impey che è stato scagionato in poco meno di due mesi ( fra l'altro con una difesa che fa sorridere per non dire di più..) ?
Forse le cose non sono davvero cambiate come ci dicono. Ancora due pesi e due misure...

Spero che Diego possa risolvere la vicenda il prima possibile e non perdere altre corse anche nella prossima stagione!

Ovvio tutto chiaro!
16 settembre 2014 20:48 Bobogri
Se l'avesse fatto un altra squadra chissà cosa avrebbero detto i giornalisti...
Ma ovviamente lo fanno i re, coloro che hanno dato il la' a tutto il movimento delle ricerche chimiche, ed allora tutto ok. Giusto?
E' l'ora di cambiare, ma cambiare davvero, radiazione al primo evento, ma controlli anche su chi scrive al popolo, e controlli a chi estrae a sorte per i controlli antidoping!
Pensateci, c'è qualcuno che decide quando e chi controllare, ma sarà mica il caso di verificare questo metodo?

Ulissi
16 settembre 2014 21:08 siluro1946
Quello che penso,e cosa farei ai dirigenti UCI, non me lo pubblichereste!
Forza Ulissi, forza Lampre, tenete duro, "a dà passà la nuttata".

16 settembre 2014 21:48 VociDalGruppo
Eccola li... Era strana la cosa. Non avrebbe nemmeno dovuto prendere il via.
C'era qualcosa che non tornava. Come si puó far partire un corridore risultato positivo ad un controllo ? Non ha senso. Ed era impossibile che centrasse la MPCC. Ora vedremo se e come la giustizia farà il suo corso.

l'UCI fà il suo....
16 settembre 2014 22:42 limatore
Non è l'UCI il problema sono le federazioni Nazionali titolari della tessera.
Dovrebbero deferire e fermare subito il corridore e procedere con il loro giudizio velocemente... poi se l'UCI lo accetta tutto finito, altrimenti si và al TAS. Ulissi se non ricordo male era stato fermato per il regolamento interno e MPCC, ma non dalla sua federazione.

i casi strani si ripetono sempre
17 settembre 2014 09:01 angelofrancini
Alcune considerazioni. Mi pare che:

1) Ulissi non é stato fermato dall'UCI a fine giugno
2) Ulissi é stato fermato dalla sua squadra dopo la richiesta di chiarimenti ricevuta dall'UCI
3) la squadra si é mossa così per evitare di incorrere nelle pesanti sanzioni previste nel protocollo MPCC che le squadre hanno creato ed accettato.

Questo caso mi ricorda molto il caso del corridore di Riis al recente Giro di Danimarca: lui lo ha schierato, sfidando il potere dell'UCI, e subito é arrivata la sospensione cautelare esattamente come accaduto ieri con Ulissi.

Ma le norme sono queste? Le squadre si sono inventate il MPCC per quale motivo: a questo punto mi pare solo per poter porre fuori rosa i corridori (per non essere soggette alle sanzioni MPCC a carico delle stesse)!

Mi sbaglio? forse ......

confusione organizzata
17 settembre 2014 12:03 lumachina
Vediamo di fare un po’ di chiarezza:

25 giugno: la Lampre Merida comunica la positività di Ulissi al controllo antidoping del 21 maggio al termine dell’11esima tappa del Giro d'Italia. Nell’urina di Ulissi viene trovata una quantità di salbutamolo (1900 ng/ml), decisamente superiore al limite consentito dai regolamenti vigenti, che fissano tale limite in 1000 ng/ml.
Il corridore e lo staff comunicano che chiederanno le controanalisi come da regolamento e che hanno deciso di avvalersi della possibilità, prevista dai regolamenti WADA e UCI, di sottoporsi a uno studio di escrezione urinaria controllata. Intanto la squadra sospende Ulissi in base al regolamento MPPC.

9 luglio: le controanalisi fissate per questa data a Losanna vengono rimandate dal 14 al 16 luglio a causa dell’indisponibilità di un perito di parte. Durante le controanalisi sarà compiuto anche uno studio approfondito che si chiama controlled excretion study per cercare di spiegare la presenza di una tale quantità di salbutamolo nelle urine di Ulissi.

17 luglio: le controanalisi confermano la positività di Ulissi. Viene comunicato che i risultati degli ulteriori esami arriveranno in una decina di giorni, dopodichè lo staff di Ulissi presenterà una memoria difensiva all’ UCI. Si prospettano tre ipotesi:
1 - i risultati sono convincenti e L’ UCI scagiona Ulissi
2 - i risultati non sono molto convincenti e la UCI convoca il corridore per avere ulteriori chiarimenti
3 - i risultati non sono affatto convincenti e la UCI va avanti con la procedura per doping deferendo Ulissi alla federazione di appartenenza (a quanto pare quella svizzera in quanto Ulissi risiede lì)

25 agosto: gazzetta.it comunica che la documentazione difensiva preparata dallo staff di Ulissi è arrivata all’Uci che ora la sta esaminando, e che la difesa del corridore si aspetta di ricevere notizie dall’Uci nel corso di questa settimana o al massimo della prossima.

12 settembre: un oscuro sito spagnolo, ciclo21.com, in un articolo a firma di Fernando Ferrari, sostiene di avere appreso da non meglio precisate fonti Uci che Ulissi in realtà sarebbe stato squalificato per tre mesi per la positività al salbutamolo e che questa squalifica fantasma della quale non c’è traccia né sul sito Uci né su quello della Federazione Italiana scadrebbe il 22 settembre. Secondo l’articolo tra l’altro la positività sarebbe stata riscontrata a giugno al Giro di Slovenia, e anche questo la dice lunga sull’attendibilità del sito spagnolo.
Sempre secondo ciclo21 la fantomatica squalifica sarebbe stata di soli tre mesi con l’accordo di non far correre Ulissi al campionato del mondo.

13 settembre: La Lampre Merida comunica di avere esaminato la documentazione difensiva messa a disposizione dal legale di Ulissi e che in attesa di ulteriori riscontri da parte di Wada e Uci mette termine alla sospensione del corridore a partire dalle prove del Trittico Lombardo (16-17-18 settembre).

16 settembre: l’UCI comunica a Ulissi il suo deferimento alla commissione disciplinare della Federazione Svizzera. Essendoci il deferimento, la Lampre Merida sospende nuovamente Ulissi.

Quindi, Stagi scrive "Qualche giorno fa il via libera a Diego Ulissi da parte del massimo organismo internazionale, che aveva in pratica detto: per noi il corridore può correre.” Ma l'UCI né "in pratica" né in teoria ha detto nulla, di questo ha parlato solamente UN sito spagnolo, e nemmeno dei più importanti, che poi gli altri hanno citato. Invece, l’UCI ha deciso di deferire Ulissi alla sua Federazione, evidentemente non ritenendo credibili le giustificazioni presentate.
Anche cercare di presentare Ulissi come una vittima, parlando di “settimane, mesi in cui era rimasto lì, nel limbo di un giudizio che tardava a venire" non è corretto. Come evidenziato dalla tempistica che ho riportato, si tratta di due/tre settimane, un lasso di tempo che mi sembra appropriato per esaminare la documentazione scientifica prodotta dalla difesa e decidere su un caso delicato come questo.

E questo è quanto. Certo che Ulissi è davvero, lo ripeto, “ammanicato”; il sostegno ricevuto anche da figure istituzionali come il CT Cassani e dall’ambiente in generale, l’atteggiamento dei media che hanno glissato alla grande sulla sua positività e l’hanno a volte, come in questo caso, addirittura dipinto come una vittima, stride fortemente con quello adottato in tutti gli altri casi di positività o addirittura di semplice coinvolgimento in processi dove è ancora tutto da provare. Figli e figliastri, differenti pesi e misure come sempre. Ah già, dimenticavo…. Ulissi è Giovane e quindi rappresentante del Nuovo Ciclismo Pulito…mentre i vecchi, anche quelli mai risultati dopati, sono da rottamare.
Permette Stagi? Che schifo….

E' STATO E SARA' COSI' SEMPRE
17 settembre 2014 12:34 ewiwa
Ma come ci si può dopare se non ci sono protezioni ad alto livello ? e lì ci sono però i figli ed i figliastri....poi non parliamo della Spagna....

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