Ci ha provato Lorenzo Rota
a far sua la notturna di Osio Sotto, il diciannovenne bergamasco di Sorrisole
della Mg Kvis Willer Trevigiani Norda, è stato sempre in fuga ma alla fine si è
dovuto piegare alla ruota del più veloce Stefano Perego della Viris Macerati. “Sono tornato dalle corse
in Francia e Spagna con una buona gamba, la squadra è andata fortissima e
Busato ha vinto la classifica generale (nella corsa a tappe bretone Kreiz
Breizh Elite, ndr). Ho finito la scuola e mi posso dedicare solo al ciclismo e
quindi sono riuscito a fare quel piccolo salto di qualità che mi mancava.
Adesso abbiamo davanti un po’ di gare importanti e spero di fare bene con i
miei compagni”.
Dall’esordio con i pro’ a
febbraio al Trofeo Laigueglia ad oggi cosa è cambiato?
“E’ cambiato davvero
tanto! Sono arrivato alla prima gara in Liguria che non sapevo neanche da che
parte girarmi… Invece adesso bene o male mi sono ambientato, sto iniziando a
prendere il ritmo, non dico dei campioni, dei più forti, ma almeno per riuscire
a combatte e finire le gare. Devo solo continuare così”. Per rivederti a
braccia alzate sul traguardo bisognerà aspettare ancora molto? “La vittoria è
sì importante, ma fino ad un certo punto. A me interessa crescere gradualmente,
per un primo anno come me già arrivare davanti in alcune corse come due
settimane fa a Larciano è già un successo. Quindi ci vuole tanta calma,
tanta pazienza, fare tanti sacrifici e prima o poi sono fiducioso che i
risultati arriveranno”. Ma Lorenzo Rota in questi mesi ha capito se ci può
stare o no nel mondo dei pro’? “Direi di sì. Almeno lo spero…”
da Osio Sotto Valerio Zeccato
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