FORMOLO. «La vittoria di Vincenzo fa piacere a tutti»

TOUR DE FRANCE | 28/07/2014 | 15:27
Cala il sipario su “Velodrome, opinioni a confronto”, il fortunato talk-show abbinato al Giro d’Italia prima, e al Tour de France poi. Trasmesso quotidianamente in diretta streaming sul sito www.velobike.it. Un impegno gravoso, ma bellissimo ed emozionante per chi ama lo sport delle due ruote. Onorato dalla costante presenza in collegamento telefonico, di grandi personaggi.
Alla vigilia della partenza della Grande Boucle, potevano starci le premesse. Nessuno però – forse anche per scaramanzia – pensava che giorno dopo giorno si sarebbe raccontato una marcia trionfale di un corridore italiano verso Parigi. Emozioni, colpi di scena e grandi imprese. Shieffield, il pavè, I Vosgi, le Alpi e i Pirenei e poi, finalmente, i Campi Elisi. Non ci ha fatto mancare nulla Vincenzo Nibali. Porteremo sempre dentro il cuore questo mese di luglio avaro forse di sole, ma caldissimo quanto a pathos ed emozioni.
Avevamo tentato di mettere in programma per l’ultima puntata, un collegamento direttamente da Parigi, per tastare l’euforia e gli umori delle tantissime persone che si erano date appuntamento nella capitale francese, a festeggiare il successo del fuoriclasse siciliano. Alex Carera, insieme al fratello Johnny, titolare di A&J All Sports - da sempre l’agenzia che affianca Vincenzo Nibali,  dal giorno del suo approdo al professionismo - ci aveva dato la propria disponibilità per un collegamento telefonico. Avvisandoci però preventivamente, che tutto sarebbe stato condizionato da circostanze contingenti, legate agli infiniti festeggiamenti. Così è poi stato alla fine. La telefonata del fratello Johnny è arrivata quando la diretta streaming si era conclusa ormai da qualche minuto. Ne approfitteremo tra qualche giorno. Sarà comunque bello anche a distanza di ore, ripercorrere la gioia e le emozioni dei festeggiamenti in terra francese.
Avevamo però anche un altro ospite che era stato precettato, che la programmazione prevedeva dovesse anticipare l’intervento del procuratore del vincitore del Tour. Un atleta che forse per primo si era reso conto che Vincenzo Nibali sarebbe partito per la Grande Boucle con una gamba niente male. Un giovane atleta, l’unico che al campionato italiano si era dimostrato in grado di restare incollato alla ruota dello scatenato capitano del team Astana. Quel Davide Formolo che per pochi istanti, prima di essere freddati dal comunicato ufficiale della Cannondale, in molti avevano sperato di vedere protagonista sulle strade del Tour. Lo stesso Formolo che, parole del cittì della Nazionale Davide Cassani, molto bene si è comportato sabato scorso al G.P. Industria e Artigianato di Larciano, dove si è piazzato alle spalle del vincitore Adam Yates.
Felice per la vittoria di Vincenzo Nibali, il corridore veronese non è apparso troppo deluso da quel piazzamento: «Venivo da un lungo e intenso allenamento in altura. Normale che abbia pagato nello scatto e nella reattività. Resta comunque una bella prestazione che mi dà morale per i prossimi impegni. A cominciare dal Giro di Polonia».
Con l’atleta del team Cannondale, la discussione è tornata ancora sul campionato italiano in Trentino, dov’è stato protagonista insieme a Nibali, fino alle ultime battute di gara.
«In quella circostanza notai che Nibali fosse molto magro e tirato, ma anche molto concentrato – ha raccontato Formolo -. Devo dire che confrontandomi anche con gli altri colleghi, siamo tutti felicissimi per il suo successo al Tour. Del resto, non potrebbe essere diversamente, quando a  vincere è un ragazzo così umile e con i piedi per terra, al quale sembra venire tutto facile. Vincenzo è uno dei pochi ad essere riuscito a trionfare in tutte e tre le grandi gare a tappe. Come italiani, dobbiamo essere orgogliosi di lui e  andarne fieri».
Finalmente il nostro ciclismo sembra riuscire a dare segnali incoraggianti anche andando a frugare tra le giovani promesse, delle quali Davide Formolo rappresenta sicuramente uno degli elementi più rappresentativi. Un elemento che sembra avere le idee molto chiare: «Il ciclismo è la mia vita. Sto cercando di dare il massimo, giorno dopo giorno. Al fine di poter anch’io, raccogliere bei risultati».
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