ULISSI. «Sto vivendo una situazione surreale»

DOPING | 26/06/2014 | 15:28
 In merito alla nota ricevuta ieri dall’UCI, relativa a una situazione di “non negatività” al salbutamolo, evidenziata nel controllo antidoping effettuato al termine dell’undicesima tappa del Giro d’Italia 2014, Diego Ulissi ribadisce fermamente di essersi attenuto in modo scrupoloso alle indicazioni terapeutiche del Dott. Guardascione - medico del Team Lampre-Merida - e di avere già provveduto a richiedere le controanalisi allo scopo di far luce sull’accaduto.

“La comunicazione ricevuta dall’UCI è stata come un fulmine a ciel sereno. Sono sprofondato in un incubo da cui spero di svegliarmi in fretta, perché questa che sto vivendo è una situazione surreale” – commenta con amarezza Ulissi – “Da sempre, in collaborazione con il personale medico della squadra, è stata concordata la corretta procedura per curare la patologia di cui soffro, ovvero broncospasmi da sforzo saltuari, per la quale mi viene somministrata la terapia adeguata. Una procedura che ho regolarmente adottato e dichiarato al Commissario Antidoping nel giorno del suddetto controllo e che nei numerosi precedenti controlli antidoping a cui mi ero sottoposto non ha mai condotto ad alcuna positività. Confido che si possa risolvere tutto già con le controanalisi”.
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COMMENTI
speriamo bene
26 giugno 2014 17:46 reforming
Io come tifoso del ciclismo in generale e non di un particolare corridore spero si risolva subito con le controanalisi.

Ha fatto 5 controlli, a 4 negativo ( 2 fatti dopo le due tappe vinte) e ad uno positivo ( nella giornata in cui è caduto), quindi prima di parlare di "DOPATO", bisogna conoscere bene i fatti.

Se invece dovesse risultare ancora positivo e bene davvero chiarire se il salbutamolo è un coprente di altre sostanze proibite oppure viene prodotto naturalmente dal suo organismo.

Però non è giusto dare 2 anni sia per una positività al salbutamolo e sia per una all'epo ( sostanza veramente dopante).

REFORMING,
26 giugno 2014 19:14 Fra74
in passato ho pure io riflettuto su quanto da Te ora prospettato, ossia la distinzione tra sostanze, pero, ad oggi, in GENERALE, mi riferisco, a mio modo di vedere, per DEBELLARE QUESTO "CANCRO" DEL CICLISMO CHE E' IL DOPING, non occorre fare differenze e sopratutto intervenire, ripetendomi per l'ennesima volta, con UNA PUNIZIONE ESEMPLARE: LA RADIAZIONE IMMEDIATA ALLA PRIMA VIOLAZIONE, DI QUALSIASI SOSTANZA SI TRATTI.
Francesco Conti-Jesi (AN).

26 giugno 2014 19:30 foxmulder
Quella del salbutamolo "prodotto naturalmente dal suo organismo" è fantastica. Reforming, se per caso scopri di secernere naturalmente salbutamolo dimmelo che ti studiamo subito

no
26 giugno 2014 19:36 fedaia66
permettimi di essere in totale disaccordo con te..radiare uno per il salbutamolo, quando in altri sport, e non solo in altri sport, ci sono stati casi di assoluzione, e' quantomeno esagerato.
Il salbutamolo non e' coprente e viene rilevato con facilita' nei controlli.
o Ulissi e' scemo o c'e' qualcosa che non quadra.
in entrambi i casi una squalifica di 6 mesi-un anno sarebbe piu' che sufficiente.
Non si puo' paragonare questa sostanza con chi si bomba con l'epo.
Ma stiamo scherzando?
Con tutto il rispetto possibile, si intende..

26 giugno 2014 19:39 limatore
I ragazzi devono sapere che se si è malati si stà a casa. Se per correre devo fare 2 puff, e succede questo, vedrai che inizieranno a farne solo uno e qualcuno smetterà anche. Il problema è che molte volte si fanno i puff e magari non erano necessari, e comunque sai il richio che corri. In modo consapevole ingerisci sostanze dopanti. Se le controanalisi confermeranno la presenza della sostanza non ci sono scuse. Non è grave e non intacca la stima e il valore del ragazzo ma l'incidente c'è.

non sono d'accordo
26 giugno 2014 19:54 reforming
Il salbutamolo da quanto detto anche dal CT della Nazionale, non migliora le prestazioni sportive e non è un coprente.

Non merita la radiazione e nemmeno i due anni.Non scherziamo.

Aspettiamo le controanalisi sereni e consci del fatto che su 5 controlli solo ad uno è risultato positivo, in una tappa con annessa caduta e non nelle tappe nelle quali ha ottenuto la vittoria.

Io credo che sia reforming che Fra74 abbiano ragione
26 giugno 2014 20:29 teos
Che si passi alla radiazione al primo colpo per limitare se non debellare i colpi di testa dei cretini, però si intervenga una volta su tutte sul salbutamolo. Sarà forse doping, ma assumere una quantità superiore al lecito di tale sostanza non può essere equiparato a "farsi le pere" di emotrasfusione o epo.

Auguro ad Ulissi, per quale faccio il tifo sia su strada che in questa sciagurata vicenda, di riuscire a dimostrare la propria innocenza, mi auguro nella peggiore delle ipotesi che non si applichi il regolamento alla virgola (come solo si fa con noi italiani) e che ci tocchi aspettare due anni prima di rivederlo in strada. Mi auguro in ogni caso di non leggere più la parola DOPATO, in primis perché vale l'innocenza fino a giudizio finale, in seconda battuta perché è assurdo considerare dopato un ciclista che, sbagliando, ha eccesso nell'assunzione di un broncodilatatore.

In bocca al lupo Diego!

Il CT della Nazionale e chi è ?
26 giugno 2014 23:38 venetacyclismo
Forse è medico ? a già è un atleta di quei anni d'oro , possibile allora , ma su chi è ammalato non deve correre e soprattutto non deve trovare giovamenti da chi non lo è , basta con queste cavolate......ti curi a casa e stop , tre puff fanno meglio che uno , naturale ...... e se non migliora la prestazione allora perchè lo fanno ?

Purosangue..
27 giugno 2014 00:13 FabioRoscioli (Spagna)
Premetto: non sono tifoso "sfegatato" di Ulissi peró lo ammiro,
mi piace come corre, mi piace come parla ai microfoni dei cronisti,
non é presuntuoso e rispetta gli avversari.
Basta dare una sbirciata al suo curriculum (palmares) di questi 10 anni
per capire che si tratta di un "vero purosangue" che ha doti genetiche e testa
che gli permettono di poter conseguire successi.
Da quando era Allievo ad oggi risultati a livello Nazionale e Mondiale.
Non credo assolutamente nella sua malafede e spero tanto per lui che
questa vicenda si risolva nel migliore dei modi possibili anche se
questa "battaglia" sará dura da combattere, non varranno certo le sue gambe e la sua testa.
Sono anche d'accordo sul fatto che gli errori si paghino ed anche a caro prezzo,
purchè peró sia un prezzo adeguato alle circostanze,
chi vuol capire capisca!

La difficoltà del caso-Ulissi
27 giugno 2014 09:32 Bartoli64
Leggo pareri contrastanti sul caso-Ulissi, e non può che essere così ed io per primo, che sino ad ora non mi ero ancora espresso, non so davvero cosa pensare.
In ogni caso val la pena puntualizzare su talune esternazioni espresse da alcuni blogger che giustamente si domandano come sia possibile equiparare l’assunzione, si pur spropositata, di un semplice broncodilatatore con quella di un ormone peptidico come l’EPO.

In realtà il salbutamolo - ad alti dosaggi - ha un dimostrato effetto anabolizzante e per questo (essendo tra l’altro classificato come un farmaco “salvavita”) la sua assunzione è consentita sino ad un certo limite; limite oltre il quale cessa di essere un broncodilatatore per avere altri effetti considerati dopanti. Fermo restando la possibilità (fino a questo momento NON dimostrata) di avere un effetto “coprente” su ben altre sostanze ad effetto dopante.

Ora qui stiamo parlando di un ragazzo che ha sempre vinto (2 titoli iridati tra gli juniores) e che nel gruppo non è certo “chiacchierato” come altri suoi colleghi, ragion per cui ci sta benissimo che qualcuno dello staff medico (o lui stesso) abbiano completamente toppato sul numero dei “puff” massimi da inspirare.

Il problema è che dimostrare un’assunzione involontaria di questo farmaco sarà cosa assai ardua, per cui non resta che sperare su un eventuale studio che dimostri l’eventuale difficoltà che ha il fisico di questo corridore a smaltire- in tempi normali - le molecole di salbultamolo dal suo organismo.

Per quanto riguarda discorsi sulla radiazione definitiva lasciamo stare. Le attuali normative di diritto sul lavoro a livello nazionale ed a livello europeo non consentono di perdere definitivamente l’impiego per l’assunzione di una sostanza dopante (perlomeno non alla prima positività); per questo se l’UCI propendesse mai per la radiazione definitiva alla prima positività di in corridore professionista presterebbe il fianco ad una serie di cause legali dal quale non potrebbe che uscirne sconfitta (e con belle cifre da risarcire).

Dai ragà, per favore, capisco la rabbia ma cercate di informarvi meglio la prossima volta…

Bartoli64

Senza polemica, ed in maniera civile,
27 giugno 2014 10:07 Fra74
RINGRAZIO tutti coloro che hanno e che partecipano a questa "disquisizione" in maniera pacata e civile: mi piace questo confronto. Precisato ciò, premetto, altresì che, in passato, mi sono "pungolato" con Bartoli64, così pure per provocazione, detto ciò, Lo reputo un soggetto che approfondisce la materia e di cui leggo con molta attenzione i vari post. Sono quasi d'accordo con LUI per quanto scritto, mi preme però "approfondire" un PUNTO che mi ostino a RIBADIRE da tanto tempo, ossia, la RADIAZIONE alla prima infrazione / violazione.
Ora, senza voler essere dei giuristi, non trovo comprensibile il fatto per cui la radiazione non possa essere perseguita: se l'UCI vara un nuovo regolamento, eventualmente, chiedendo a tutte le squadre, di aderire, tipo come al MOVIMENTO PER UN CICLISMO PULITO, io non ci troverei tutte queste difficoltà. Ripeto, forse faccio un discorso molto superficiale, ma penso che si possa perseguire tale fatto, e che l'aspetto "giurista" non possa essere/rappresentare il problema insormontabile.
Francesco Conti-Jesi (AN).

P.S.: Saluto il marchigiano FABIO ROSCIOLI, apprezzo il Suo messaggio, però mi piacerebbe pensare che anche LUI sia per una GIUSTIZIA SPORTIVA RAPIDA ED EFFICACE a TUTELA DEL CICLISMO.

Rispondo @ Fra74
27 giugno 2014 11:10 Bartoli64
Caro Fra74,
le tue provocazioni da “bastian contrario” me le ricordo bene, però, hai visto? Alla fine ti ho fatto cambiare abitudine…

Che tu mi legga con interesse mi fa piacere, per questo ti chiedo di leggere con altrettanto interesse ciò che segue: per poter solo pensare di attuare la radiazione definitiva alla prima positività occorrerebbe intervenire su TUTTA la complessa materia normativa che regola il diritto ed i contratti di lavoro, e questo non solo in Italia, ma anche all’estero (Paesi extra U.E. compresi).

Un esempio? Eccolo: sai che anche un autista di linea non può essere cacciato dal suo impiego qualora gli venga riscontrata (per la prima volta) una tossicodipendenza? In questo caso le Aziende collocano il lavoratore in aspettativa, gli danno modo di frequentare un centro di recupero, successivamente ne verificano la ri-acquisita integrità psico-fisica e poi lo ricollocano in servizio.

Vedi che parliamo di autisti di linea (gente che trasporta centinaia e centinaia di persone ogni giorno), mica del giardiniere del Comune!

Spero tu lo abbia capito.

Bartoli64

Si, Bartoli64
27 giugno 2014 12:10 Fra74
comprendo il Tuo chiaro ragionamento, ma permettimi, non di polemizzare nè di provocare, ma di precisare che a livello SPORTIVO si potrebbe fare un tentativo, di studiare, almeno, la possibilità di ciò:certo, il tuo esempio è lampante e inequivocabile, ma credimi, non penso sia insormontabile a livello di REGOLAMENTAZIONE: certo, occorre studiare bene il sistema e verificare, ma ciò, a mio parere, non mi risulta INSORMONTABILE.
A rileggerci, entrambi, spero con reciproco interesse.
Francesco Conti-Jesi (AN).

x Fra74 e gli altri..
27 giugno 2014 13:01 FabioRoscioli (Spagna)
Ciao Frank (Fra74) mio coetaneo,
effettivamente non sono entrato nei dettagli e come Bartoli64 anch'io faccio un esempio
per dare una spiegazione alla mia ultima frase.
Si da l'ergastolo a chi commette un omicidio (GRAVISSIMA INFRAZIONE)
ma non a chi commette l'errore di rubare in un supermercato..!
E su chi ha RIPETOcommesso l'errore di rubare in un supermercato
con chi l'ha fatto? Per chi l'ha fatto? Era consapevole di ció che stava facendo?
Indagare a blocco quindi soprattutto su chi gli stá vicino, su chi lo consiglia,
su chi suppostamente dovrebbe far si che questo tipo di situazione
non debba assolutamente crearsi.
Sono d'accordo per la radiazione al primo errore ma non per tutti i casi.
Sono anch'io della generazione degli anni '80/2000, d'accordo,
(per quando riguarda gli anni '40, '60 o '70 non commento..)
in quel periodo tutto era differente, le norme, le modalitá,
i vertici che sapevano e che si adeguavano alla situazione del periodo,
peró adesso siamo nel 21º secolo e c'é bisogno di attenersi alle regole vigenti.
RIPETO sono fermamente convinto nella buona fede di Diego Ulissi e spero non confondermi,
e se dovrá pagare spero per lui che sia in forma adeguata rispetto al ..suo tipo di "errore".

Fra74 ti ripeto...
27 giugno 2014 13:47 Bartoli64
... i corridori professionisti corrono per lavoro e con tanto di contratto.

Le loro sono prestazioni di lavoro retribuite, tutelate sotto il profilo normativo, assistenziale e persino pensionistico nonostrante non abbiano carriere lunghe come quelle di un normale lavoratore.

Ciò li rende dunque e comunque perfettamente assimilili a dei lavoratori (dipendenti o professionisti che siano), senza considerare che un norma sportiva (specie se tocca un sacrosanto diritto come quello al lavoro) NON può MAI essere "contra legem" perchè cadrebbe alla prima causa in Tribunale.

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