Seconda giornata di gare al velodromo «Attilio Pavesi» di Fiorenzuola d'Arda, con la disputa del Gran Premio Paola Scotti, valido per i «Boccioli di Rose». In pista ieri le categorie femminili Donne Esordienti, Allieve e Juniores-Elite, impegnate in competizioni Omnium.
Nella graduatoria delle Donne Esordienti ha primeggiato Silvia Zanardi del Cadeo Carpaneto (20 punti), che ha preceduto la compagna di squadra Giorgia Montanari (15) e Diana Locatelli della Sangiulianese. Le singole prove hanno comunque avuto tre diverse vincitrici. Aurora Ampollini del Cadeo Carpaneto si è imposta nella Corsa a punti (25), davanti a Michela Corino del Racconigi Cycling Team (23) e alla consocia Silvia Zanardi (15). Nello Scratch, dominio ancora del Cadeo Carpaneto, che ha monopolizzato il podio, piazzando nell'ordine Giorgia Montanari (prima), Lucrezia Francolino (seconda) e Silvia Zanardi (terza). Proprio la Zanardi nell'Eliminazione conclusiva ha colto il successo decisivo anche per la classifica finale dell'Omnium, battendo Diana Locatelli (Sangiulianese) e Chiara Volpi (Potentia 1945).
Belle ed equilibrate anche le gare dell'Omnium Donne Allieve. La Corsa a punti è stata appannaggio di Martina Stefani del Team Vecchia Fontana (14 punti), mentre hanno completato il podio Elisa Balsamo (8) e Letizia Paternoster (8). Nello Scratch la ruota più veloce è stata invece quella di Alessandra Sartori (Vecchia Fontana), con Jessica Raimondi (Re Artù Factory Team) seconda ed Elisa Balsamo (Vigor) terza. Nella decisiva Eliminazione, Letizia Paternoster (Vecchia Fontana) ha preceduto Elisa Balsamo (Vigor) e Martina Michelotti (Re Artù Factory Team). L'Omnium se lo è quindi aggiudicato la regolare Elisa Balsamo (19 punti), davanti a ben tre atlete del Team Vecchia Fontana: Letizia Paternoster (18), Martina Stefani (13) e Alessia Sartori (10).
L'Omnium Donne Juniores-Elite ha infine incoronato Elena Bissolati del Re Artù Factory Team (34 punti); piazza d'onore per la consocia Giulia Nanni (32) e terza posizione per Nadia Quagliotto del Team Vecchia Fontana (26). Anche in questo caso, quattro diverse vincitrici in altrettante gare. La Corsa a punti è andata a Nadia Quagliotto (15), davanti a Elena Bissolati (12) e Maria Vittoria Sperotto della Gauss (9). Nello Scratch, doppietta del Re Artù Factory Team, con Sara Franceschelli prima e Giulia Nanni seconda; terza Matilde Giordani (Cipollini Assali). Affermazione di Elena Bissolati nell'Eliminazione, superando la compagna di squadra Giulia Nanni (seconda) e Sara Calissi dell'Estado de Mexico (terza). Gran finale con il Giro da fermo: Miriam Vece della Valcar su tutte (30,66), quindi Maria Vittoria Sperotto (30,80) ed Elena Bissolati, che con il terzo posto ha centrato anche il successo nella classifica conclusiva dell'Omnium. Al termine delle gare, le vincitrici sono state premiate con i trofei messi in palio da Alberto Ginofero, figlio di quel Renato Ginofero che all'inizio degli anni Sessanta, proprio in provincia di Piacenza, fu il primo organizzatore di gare femminili in Italia. La riunione odierna si è poi conclusa con le gare riservata ai Giovanissimi, che hanno fatto registrare, oltre un ottimo successo di partecipazione, anche tanto entusiasmo sia tra i piccoli atleti sia tra il numeroso pubblico presente.
Oggi pomeriggio, al velodromo “Attilio Pavesi” di Fiorenzuola d’Arda, ultima giornata del trittico di gare dei “Boccioli di Rose”: andrà in scena il Gran Premio Olimpio Gambini, riunione dedicata alla memoria di uno dei “padri” della pista fiorenzuolana. In pista ci saranno Esordienti, Allievi, Juniores-Elite, che si daranno battaglia in competizioni Omnium.
Il ritrovo è fissato alle 14.30 e l’inizio delle gare è previsto per le16. Questo il programma delle competizioni:
Esordienti: Omnium (200 metri, Corsa a Punti ed Eliminazione)
Allievi: Omnium (Giro Lanciato, Corsa a Punti ed Eliminazione)
Juniores – Elite: Omnium (Giro Lanciato, Corsa a Punti ed Eliminazione)
Le gare in programma oggi
Corsa a punti: Gara con sprint intermedi a punteggio per i primi quattro classificati (5.3.2.1). Vince l’atleta con il maggior punteggio. Ad eventuali atleti che guadagnano un giro vengono attribuiti 20 punti, meno 20 punti in caso di perdita del giro. In caso di parità di punteggio vale il miglior piazzamento dell’ultimo sprint.
Giro Lanciato: il tempo viene rilevato sulla linea di arrivo, un giro misura 394 metri.
200 Metri Lanciati: il tempo viene rilevato sulla linea di arrivo, lo start scatta a 200 mt. dall'arrivo.
Eliminazione: Dopo tre giri di pista iniziano le eliminazioni per gli atleti che passano per ultimi sulla linea di arrivo con la ruota posteriore, fino allo sprint finale fra i due migliori atleti rimasti in gara.
Omnium: classifica di più prove con punteggi che compongono la classifica finale della gara. In caso di parità di punteggio vale il miglior tempo complessivo delle prove cronometrate
Chi era Olimpio Gambini [a cura di Graziano Zilli]
Olimpio Gambini merita un posto decisamente importante non solo nella storia del velodromo “Attilio Pavesi” ma anche in quella di tutto lo sport di Fiorenzuola d’Arda. Nato il 26 maggio 1904, a soli 15 anni diede vita al Gruppo Sportivo Fiorente, in pratica la prima associazione calcistica fiorenzuolana; quindi, nel 1929, fu tra i promotori della costruzione della pista ciclistica che circondava il locale campo sportivo (all’epoca denominato “Aldo Milano”). Proprio su questo anello in terra battuta organizzò riunioni importanti, che videro anche la partecipazione di assi del pedale (Girardengo, Binda, Belloni ed altri). Negli anni Trenta ricoprì varie cariche, in particolare quelle di ispettore provinciale della pallacanestro, giudice di gara Fidal e fiduciario per lo sport a Fiorenzuola. Nel dopoguerra, con altri appassionati, fondò il Velo Club Tre Mori, un glorioso sodalizio ciclistico che vantò tra le sua fila l’argento olimpico Guido Bernardi, oltre ai vari Faccini, Gualla e Trioli. Dedicò le sue attenzioni soprattutto al settore della pista e si spese energicamente per il ripristino del velodromo di Fiorenzuola, approntando la nuova copertura in cemento dell’anello, in luogo della terra battuta. Tornò ad organizzare riunioni di prestigio, con campioni italiani e stranieri (Coppi, Bartali, Terruzzi, Maspes, Baldini, Koblet, Middelkamp, Schandorf, Andersen, ecc). Fu lui a proporre al commissario tecnico unico dei Dilettanti, il romano Giovanni Proietti, il binomio Castell’Arquato-Fiorenzuola per la preparazione degli azzurri: così, per qualche anno, prima i nostri pistard e in seguito anche i nostri stradisti prepararono sulle strade piacentino Olimpiadi e Campionati del Mondo. Operò anche in seno alla Federciclismo (in particolare nella commissione carte federali, appello e disciplina) e ricoprì la carica di vicepresidente della “Lega Italiana Velodromi”. Il declino della pista di Fiorenzuola tra gli anni Sessanta e Settanta lo amareggiò profondamente, senza peraltro allontanarlo dallo sport. Continuò a prestare la sua preziosa attività nell’Atletica Libertas Fiorenzuola, nei centri Olimpia, nel Club Pescasportiva Valdarda, nel Club dell’Amicizia e nell’associazione Veterani dello Sport. Nel 1980 ricevette la Stella d’Oro del Coni. Morì nel marzo 1983.
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