DILETTANTI | 01/06/2014 | 18:01
Il
vicentino da Malo Giacomo Berlato arriva da solo in viale De Gasperi e
vince l’Internazionale organizzata dal Velo Club di San Vendemiano. La
Zalf archivia così una giornata nella quale ha centrato tutti gli
obiettivi: al successo di Berlato va aggiunto quello di Simone Andreetta
che fa sua la Challange del Prosecco. Berlato stacca tutti in cima
all’ultimo Gpm di Cà del Poggio “E’ stata forte la squadra ma anch’io
sono andato forte, il contachilometri non scendeva mai sotto i 48/50
orari”. Secondo posto beffa per l’australiano Ewan “Credevo di essere
primo ed è perciò che ho fatto la volata”. Ha sudato freddo Andreetta
che a un certo punto temeva di perdere la Challange del Prosecco “Poi
per fortuna ci siamo organizzati e abbiamo recuperato il ritardo”. Le
battute iniziali hanno visto primo attaccante Stefano Di Carlo (Vejus)
che ha guadagnato 30” ma il grosso non gli ha lasciato spazio e sui
successivi transiti per i traguardi volanti sotto l’arrivo il gruppo
recuperava su ogni attaccante, con Michele Zanon (Team Event Soullimit)
nelle vesti di implacabile cacciatore della particolare classifica che
poi si aggiudicherà. L’unico plotone numeroso si registrava verso il
terzo passaggio, con Berlato, Paulus e Locker avanti con lieve vantaggio
su Guizzetti, Baronti, Bonaiti, Campagnolo, Zeller, Rudi, Cordioli,
Zanchi e Zambon che s’agganciano al terzetto di testa. La dozzina di
uomini al comando riesce a compiere quasi un giro davanti ma quando
cominciano i giri con le ascese di Cà del Poggio, il grosso transita a
ranghi compatti. Ci si attendono movimenti verso le salite, le
previsioni s’avverano. Sul primo Gpm di Cà del Poggio transitano,
allungati e nell’ordine Rusnac, Berlato e Stussi. Sulla successiva
discesa si forma un gruppetto di dieci: oltre ai tre battistrada
s’agganciano anche Chianese, Rota, Basso, Paulus, Donato, Botter e
Bertazzo. Il nuovo drappello viaggia d’accordo e transita sotto la linea
d’arrivo con 1’24” sui più immediati inseguitori, un terzetto composto
da Tonelli, Bonusi e Rechita, mentre il gruppo insegue a 1’42”. Bonusi
non regge il ritmo, il terzetto inseguitore perde quindi un uomo mentre i
dieci davanti procedono spediti verso il secondo Gpm dove Chianese
passa davanti a Rusnac su Berlato. Il grosso paga già 2’42”” mentre
Bonusi ritorna su Tonelli e Rechita che cominciano a vedere la coda dei
battistrada, davanti solo 38”. L’inseguimento dei 3 va a buon fine e al
km 113 ci sono 13 uomini al comando. La loro azione prosegue anche per
il giro successivo, il grosso lima altro ritardo (ora viaggia a 52”) ma
davanti i 13 resistono ancora verso la terza ascesa al Gpm dove Rusnac
precede Berlato e Chianese mentre Bertazzo patisce il ritmo e si stacca.
Non cambia nulla sulla discesa, la dozzina sgranata dal Gpm si
ricompone e transita al suono della campana con 1’23” sul grosso
inseguitore condotto dall’australiano Alexader. Si sale per l’ultimo Gpm
dove 100 prima di scollinare Berlato piazza la botta definitiva. Dietro
si allungano e non trovano la coordinazione per chiudere il buco, il
vantaggio di Berlato oscilla tra i 20 e i 30”, dalle retrovia arrivano
altri ancora per un grande rimescolamento ma davanti Berlato resiste
sino alla fine.ARRIVO: 1. Giacomo Berlato (Zalf Euromobil Désirée Fior) km 176 in 4h13’12” media 41.651; 2. Caleb Ewan (Australia) a 20”; 3. Simone Andreetta (Zalf); 4. Dennis Paulus (Team Gourmetfein); 5. Cristian
Raileanu (Gaiaplast Maglificio L.B. Bibanese); 6. Marco Chianese (Team
Pala Fenice); 7. Aleksandr Riabushenco (S.Marino); 8. Colin Stussi
(Roth Felt); 9. Raffaello Bonusi (Marchiol); 10. Andrea Vendrame (id.).
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