E i risultati si vedono, sono sotto gli occhi di tutti e non può che far piacere al patron bergamasco e a tutto il suo entourage leggere sui giornali titoli e pagine dedicate a questi ragazzi.
“Villella, fughe e salite” e “E baby Ruffoni ha l’occasione della vita”. Sono solo gli ultimi due titoli che in questi giorni la Gazzetta dello Sport ha dedicato a due tra i giovani più interessanti del nostro ciclismo, impegnati ora al Giro d’Italia e passati al professionismo quest’anno dopo essere proprio cresciuti e aver regalato tante soddisfazioni al Team Colpack.
Davide Villella corre per la Cannondale Procycling, corridore completo rappresenta sicuramente uno dei più grandi giovani talenti del ciclismo italiano. Ha dimostrato di avere grandi doti, già lo scorso anno da stagista ha centrato piazzamenti di prestigio e ha convinto anche Roberto Amadio e i suoi collaboratori a portarlo al Giro al servizio dei capitani Ivan Basso ed Elia Viviani, contrariamente a quanto preventivato ad inizio stagione.
Uomo veloce, invece, Nicola Ruffoni, anche lui già piazzato quest’anno e anche lui protagonista al Giro con la Bardiani – CSF dove sogna un piazzamento di tappa e magari anche una vittoria.
Al Giro c’è anche il veronese Edoardo Zardini, al secondo anno tra i prof, che poche settimane fa si è tolto la bellissima soddisfazione di vincere un’importante tappa al Giro del Trentino dimostrando di poter star lì a competere con i migliori.
Non è al Giro, ma con la maglia della Bardiani, oltre che a Ruffoni e a Zardini, corre anche Paolo Colonna, campione italiano Elite senza contratto nel 2013 con la Colpack, e che quest’anno ha a sua volta debuttato tra i prof lavorando per gli uomini veloci della squadra.
Manca da questa edizione del Giro d’Italia, ma lo vedremo sicuramente presto alla Corsa Rosa e protagonista in altre corse Gianfranco Zilioli della Androni-Venezuela, altro prezioso frutto del vivaio bergamasco già capace di vincere a Prato lo scorso anno da stagista. E non dimentichiamo il trentino Cesare Benedetti ormai professionista da 4 anni con la NetApp, che ha lasciato un pezzo di cuore in casa Colpack. Questi sono solo gli ultimi nomi usciti dal vivaio orobico di una lista lunghissima e che si arricchisce anno dopo anno.
Ragazzi che nella squadra di Antonio Bevilacqua, Gianluca Valoti e Rossella Dileo trovano prima di tutto una grande famiglia, tecnici che anche a distanza di anni continuano a fare il tifo per loro.
Ragazzi
che ad ogni risultato o vittoria ricordano con piacere il passato e
dedicano un pezzo dei loro successi e momenti di gioia alla Colpack e al
presidente Beppe Colleoni che da anni si impegna con grande passione a favore dei giovani anche e soprattutto per il bene del ciclismo italiano.