Vince Bohuanni, perdono i corridori e complimenti al geometra

I VOTI DEL DIRETTORE | 13/05/2014 | 18:27
di Pier Augusto Stagi               -

Posso dirlo? Spettacolo imbarazzante. Peccato per Giovinazzo, per Bari, per la Puglia, per tutti gli sportivi sulle strade e davanti alla tivù. Speriamo che non accada più. Voto 2.


Nacer BOUHANNI. 8. Giro giro tondo casca il mondo… Lui non casca e vince. È uno dei pochi che riesce a rimanere in piedi su queste strade saponetta e trionfa in rimonta in una tappa del Giro o meglio, di un Grande Giro.

Giacomo NIZZOLO. 7. Perde aderenza in curva, perde metri su Bouhanni, ma alla fine strappa con i denti un piazzamento che lo avvicina al gradino più alto. Sarà per la prossima volta.

Elia VIVIANI. 8. «Hanno fatto bene a neutralizzare l’ultimo giro e a lasciare noi velocisti rischiare l’osso del collo in questo circuito. Noi tanto lo rischiamo sempre, con la pioggia e con il sole. I velocisti devono rischiare». Cosa aggiungere di più.

GIOVINAZZO. 8. La prima partenza italiana è da applausi. Grande calore – nonostante la pioggia – tanta passione e festa a tinte rosa. Giovinazzo è una piccola bomboniera incastonata nella Murgia barese: il porto, le mura quattrocentrsche, la cattedrale di Santa Maria Assunta (del XII Secolo), il Palazzo Ducale… Proprio un bel modo di ricominciare a pedalare sulle strade di casa nostra. Potremmo dire che Dublino e Giovinazzo sono legate da un filo rosa ben visibile agli occhi del mondo. Da nord a sud un unico grande e riconoscente grazie.

Silvio MARTINELLO. 9. «Mi sembra tutto, troppo eccessivo…». Lo stavo pensando. Lo stavo per scrivere. Lui l’ha detto in cronaca diretta mentre i corridori erano alle prese con quella pagliacciata messa in onda e gliene rendo merito. Va bene non rischiare l’osso del collo. Va bene chiedere agli organizzatori tutte le attenzioni del caso, ma vanno rispettate sia le corse che gli spettatori. Un tempo, neanche tanto tempo fa perché non sono ancora un vecchio bolso, i corridori stringevano patti di non belligeranza e simulavano gare vere correndo in modo finto. Loro sapevano, all’esterno se ne accorgeva solo chi era dell’ambiente. Oggi abbiamo assistito a capricci stucchevoli e plateali che potevano risparmiarsi. Non è il modo più nobile per farsi notare. E nemmeno il più elegante per sentirsi un po’ più fighi. Soprattutto non è il modo più signorile per onorare una delle corse più importanti del mondo.

KITTEL. 4. Ha la febbre. Forse no. Si può dire tutto e il contrario di tutto. Di corse ne ho viste parecchie, di Giri anche: è difficile credere che per qualche linea di febbre questi ragazzi capaci di cose al limite dell’umano, non abbiano la forza di percorrere 112 chilometri sotto la pioggia e verificare in serata le reali condizioni. Kittel ha sofferto di una forma di gastroenterite acuta e fulminante? Solo in questo caso non avrei nulla da ridire. In ogni caso, se la giri in un modo pensi male, se la giri in un altro pensi che del Giro interessi poco: e non so cosa sia peggio.

Villaggio di PARTENZA. 4. A livello estetico il geometra del Giro l’ha disegnato molto meglio. A prima vista l’impatto è buono. Molto buono. Poi scopri girandolo che gli appassionati, gli sportivi delle sedi di tappa possono solo stare lontano, molto lontano dai personaggi, ma soprattutto da loro: i corridori. Già ci pensano i corridori e le squadre a starsene rintanati nei loro bus (poi si lamentano se nessuno li riconosce, se l’immagine del nostro sport è ridotto ai minimi termini), se poi si mettono anche i geometri del Giro a issare barriere e limiti invalicabili il capolavoro è fatto. Bravi. Complimenti vivissimi. Al Tour fanno a gara a far entrare tutti, a rendere gli appassionati parte integrante della grande festa della più importante manifestazione ciclistica mondiale, e noi che siamo alla disperata ricerca di contatto umano, teniamo i nostri appassionati ai margini del villaggio del Giro. Esattamente il contrario di quello che fanno in Francia, ma noi – tanto geniali e wow – ovviamente non abbiamo da imparare niente da nessuno.

Copyright © TBW
COMMENTI
13 maggio 2014 18:38 LampoJet
Stagi per favore....la smetta.

chiedo
13 maggio 2014 18:57 effepi
amici , vi chiedo : secondo Voi al tour i corridori si sarebbero comportati nello stesso modo ? Ricordiamoci che al tour si correrà sul pavè della Roubaix , sarà meno pericoloso ?

Villaggio di PARTENZA. 4.
13 maggio 2014 19:04 sbrinzoblu
splendida analisi della distanza che chi governa il ciclismo ha messo tra i campioni e i tifosi, per questo non è più lo sport nazional popolare. bisogna aprire le porte e attrarre i tifosi, non respingerli dietro transenne di 3 metri! buttadentro, non buttafuori.

Martinello/ Stagi
13 maggio 2014 19:14 Partanna
Voto 9

Mah!!!!
13 maggio 2014 19:21 Bastiano
Mettere d'accordo i partecipanti ad una seigiorni oppure ad un circuito ad inviti è molto facile, farlo con 200 corridori che scoprono in gara che non ci sono le condizioni minime di sicurezza, mi sembra tutt'altra cosa!
Se in 3 km di corsa è successo quello che abbiamo visto, anche uno che di ciclismo non ne mastica, può facilmente comprendere che non facendo gara, si è evitato di distruggere il Giro alla prima tappa italiana.
Mi dispiace ma, questa volta sto con i ciclisti.

Ci vuole buon senso
13 maggio 2014 19:26 Per89
é da un po' che non scrivo su questo forum per varie ragioni, ma oggi non riesco a stare zitto. Come si fa a dire che quello che è successo oggi era tutto eccessivo? come si fa a dire che i corridori hanno fatto i capricci? A me sembra che la decisione presa dall'organizzazione sia stata corretta hanno fatto 6km di gara vera ed è caduto metà gruppo, quindi stiamo parlando di che cosa... Purtroppo le strade del sud quando piove sono come sapone, se lo spettacolo sono le cadute oltre a disegnare i finali così tecnici buttiamoci un po' d'olio....

Suggerimento
13 maggio 2014 20:32 FrancoPersico
Sig. Stagi, si prenda una sana e rilassante vacanza... si porti col lei il Sig. Cristiano Gatti. L'auto ce l'avete per partire e approdare ad altre mete. Buona serata.
Franco Persico (IM)

Bastiano
13 maggio 2014 20:56 Line
sto con te …pensate se cadeva qualcuno di classifica !! chi ci perde il Giro SIGNORI miei

criticoni da poltrona
13 maggio 2014 21:19 enricocasi
per tuuti quelli che stanno sedudi sulla poltrona, e che non sanno cosa significa finire per terra sull'asfalto, è facile criticare.

al tour
14 maggio 2014 01:06 filos71
Al tour successe più o meno la stessa cosa, con Cancellara che faceva il vigile e Chavanel andava a vincere a Liege...

asfalto nuovo!!!
14 maggio 2014 10:36 snorche
le strade se sono pericolose per una tappa del giro d'italia lo sono pure per le persone che le percorrono tutti i giorni con le loro auto, scooter, o biciclette...quindi vanno riasfaltate...per soli 8 km!!!

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Remco Evenepoel è senza ombra di dubbio uno dei cronoman più forti al mondo e i titoli vinti dimostrano chiaramente la sua classe. Il belga ha fatto vedere tante volte le sue qualità e in questo 2024 ha conquistato sia...


Protagonista assoluto della stagione 2024, Jonathan Milan aggiunge un'altra "maglia" alla sua collezione, quella bianca dell'Oscar tuttoBICI come miglior giovane della stagione. Nella graduatoria del Gran Premio ACM Asfalti, voluta dall'ex professionista Nicola Miceli, il friulano della Lidl Trek ha...


La storia del ciclismo italiano è ricca di corse che non si disputano più ma che hanno fatto la storia: per questo abbiamo pensato di proporvi una nuova rubrica che le tiri fuori dal cassetto dei ricordi. Se avete una foto...


La passione per la bici, il divertimento e la felicità nel pedalare devono avere la priorità rispetto ai risultati, alle coppe e alle vittorie. Soprattutto tra i giovanissimi» Mauro Ulissi, padre di Diego e vicepresidente dell’Unione Ciclistica Donoratico chiarisce subito...


Se pensavate che Tadej Pogacar fosse un asso solo della bicicletta vi diciamo subito che vi sbagliate perché il campione del mondo ha molte altre carte da giocare. Dategli una racchetta, una pallina e un campo da padel e vedrete...


Il Consiglio della Lega del Ciclismo Professionistico si congratula con il presidente Roberto Pella, riconfermato nella giornata di ieri a Torino, per i prossimi cinque anni, nel ruolo di vicepresidente di ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Durante la cerimonia, Pella,...


Si è svolta questa mattina al Centro Congressi di Riva del Garda l'Assemblea AIOCC, che riunisce gli organizzatori di gare ciclistiche da tutto il mondo. Oltre al presidente Christian Prudhomme, direttore del Tour de France, sono intervenuti anche il Presidente dell’UCI...


Novità in casa Team Biesse Carrera, florida realtà ciclistica bresciana che ha terminato da poche settimane un 2024 da protagonista tra la formazione Continental e l'intero vivaio sia maschile sia femminile. Il sodalizio ciclistico annuncia la nomina a presidente di...


La recedente modifica del codice della strada ha segnato un passaggio epico per chi pedala in Italia: il metro e mezzo per il sorpasso sicuro è finalmente legge. Si tratta di un traguardo importante perchè per la prima volta la misura...


Il fiorentino Saverio Metti, attuale presidente del Comitato Regionale Toscana di ciclismo, ha sciolto i dubbi e si presenterà quale candidato alla vice presidenza della Federazione Ciclistica Italiana, la cui assemblea elettiva delle società è fissata per domenica 19 gennaio...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024