IMBARAZZI SPAGNOLI, SPOCCHIA UNIVERSALE

TUTTOBICI | 29/04/2014 | 07:53
IMBARAZZANTE. Gli azzurri di Cesare Prandelli che non corrono più. Gli azzurri che perdono contro i campioni del mondo e d’Europa solo 1-0 ma subiscono una evidente sconfitta sul piano tecnico ma ancor di più su quello fisico. Il CT che nel dopopartita si lascia andare ad un aggettivo che non lascia dubbi alle interpretazioni: imbarazzante, riferendosi alla condizione fisica dei nostri. Nessuno che però approfondisce, cerca di capire e verificare. Saremo anche brocchi, ma è mai possibile che a livello fisico si sia già così a terra solo a marzo? Possibile che Barcellona e Real vadano a mille sempre? Possibile che Marta Dominguez, ex campionessa del mondo delle siepi ed ex vice-presidente della sua federazione e oggi senatrice nel mirino della IAAF per palesi e perduranti irregolarità nel proprio passaporto biologico, sia stata assolta dalla propria Federazione perché per loro questo sistema di controllo non è affidabile? Certo che è possibile. In Spagna tutto è possibile. Lo sport iberico continua a far finta di nulla, ma quel che è peggio è che anche noi, come stampa italiana, non percepiamo il benché minimo imbarazzo e ci si catapulta a celebrare come se nulla fosse il “clasico” Real-Barcellona. Titoli trionfalistici e paginate per raccontare il 4-3 “blaugrana”. E poi speciali: «Tecnica e intensità, dobbiamo imparare da loro». Imbarazzante.

PERCEZIONE. «Il ciclismo tra percezione e comunicazione», è il titolo di una ricerca condotta dalla Link Camp University, in collaborazione con Rcs Sport, Federciclismo e presentata all’inizio di marzo nei saloni di Confindustria, con Giorgio Squinzi a fare da padrone di casa e il presidente federale Renato Di Rocco e il neo c.t. azzurro Davide Cassani nella veste di ospiti. Si tratta del primo rapporto nazionale sull’unico sport che in Italia regga il confronto con il calcio. L’intenzione è buona e il lavoro di quasi 300 pagine è sicuramente da leggere. Solo un appunto, ma nemmeno tanto piccolo. Il lavoro presentato è troppo autoreferenziale. Per capire la percezione che si ha del ciclismo si sono fatte delle interviste (mille) a chi si è presentato al Giro d’Italia dello scorso anno. Poi sono stati ascoltati “opinion leader” che vanno da Renato Di Rocco a Davide Cassani, passando per Mauro Vegni, Gian Luigi Stanga, Vincenzo Scotti e Pietro Nigrelli fino ad Antonio Rossi. Per proseguire con Alfredo Martini, Francesco Moser e Andrea Monti. Ignazio Marino, Josefa Idem ed Enzo Ghigo. Amedeo Colombo e Mario Cipollini. Eugenio Capodacqua e Gianni Bugno. Paolo Bettini e Michele Bartoli. Piero Angela e Vittorio Adorni. Forse era meglio sentire anche chi di ciclismo non ne vuol più sentire parlare. Chi non va nemmeno a vedere una corsa. Chi ha seguito fino ai tempi di Pantani e poi ha deciso di chiudere per sempre con il nostro sport. Questo lavoro ha la pretesa di essere un’analisi sociologica sul ciclismo, ma la percezione che si ha è di tutt’altro genere.

CHE SPOCCHIA. Ci risiamo. Alla Parigi-Nizza, 27 corridori non firmano il foglio firma. Gli organizzatori danno l’ultimatum e minacciano di estrometterli dalla corsa il giorno dopo. Siamo alle solite: i corridori faticano a presentarsi alle punzonature, si concedono malvolentieri ai tifosi prima della partenza di una gara e per non avere rotture con autografi e foto arrivano all’ultimo minuto al foglio firma. Mancano di rispetto ai tifosi e agli organizzatori. Ma per le loro squadre e i loro team-manager questo andazzo va bene? Dovrebbero promuovere il prodotto ciclismo e quello che invece lasciano per strada è solo una spocchia che in questo periodo di vacche magre non è assolutamente tollerabile. Vi svegliate o volete proprio che gli sponsor decidano di investire – come già fanno – i loro quattrini altrove?
 
di Pier Augusto Stagi, editoriale di tuttoBICI di aprile
Copyright © TBW
COMMENTI
29 aprile 2014 12:43 geom54
comunque, molto personalmente, giudico abissale l'ignoranza di chi mette quattrini in "quel gioco" di cui alla foto;
prego accomodarsi.

I-N-C-R-E-D-I-B-I-L-E!!!
30 aprile 2014 13:53 pickett
Stagi accusa la nostra stampa di esaltare in modo acritico i trionfi delle squadre spagnole di calcio,e A FIANCO del suo articolo compare la copertina di Tuttobici,in cui si osanna A.C.,che dopo qualche tempo di crisi,(per due anni a cronometro non andava + neanche a spingerlo)si é rimesso a mangiare il filetto.Coerenza:zero!

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Il secondo innesto di pregio per il Team MBH Colpack Ballan CSB arriva dal Piemonte. Si tratta infatti di Manuel Oioli, corridore nato il 17 maggio 2003 a Borgomanero, città dove è anche residente.L’atleta proviene dalla società Q36.5 ed ha...


Leggenda, fuoriclasse, imbattibile, straordinario, ormai abbiamo finito le parole per descrivere Tadej Pogacar e il suo 2024, o forse non abbiamo mai usato quelle corrette. Quest’anno lo sloveno è entrato a tutti gli effetti nella storia regalando e regalandosi un’emozione...


Ci sono nuove modifiche ai regolamenti dell’UCI e questa volta a finire nel mirino dell’Unione Ciclistica Internazionale sono i rebreather con CO, ovvero il monossido di carbonio.  Durante il seminario annuale dell'UCI a Nizza, l'Unione Ciclistica Internazionale ha lanciato un...


Sono giorni concitati di incontri, telefonate, riunioni e vertici. E di grande preoccupazione on tutta l'Olanda. La colpa? Della NATO... La Federciclismo olandese, la KNWU ha reso noto infatti che, a causa del vertice della NATO che si svolgerà a...


Zurigo, Svizzera. Sabato 25 agosto 1923. Mondiali di ciclismo su strada, a quel tempo riservati esclusivamente ai dilettanti. Piove. Un corridore azzurro, forse ancora insonnolito, forse distratto, cade. Lui, un ginocchio ammaccato, sanguinante. La bici, una pedivella storta, contorta. Mancano...


C’era una volta la chiesetta dei Santi Filippo e Giacomo, le cui prime notizie risalgono al XIII secolo, in quel di Limbiate  (Monza e Brianza). Dopo essere stata centro della crescente comunità per secoli, viene abbandonata a favore di chiese...


Un breve ritiro nel fine settimana di due giorni del Team Franco Ballerini-Cesaro per ritrovarsi, pianificare il lavoro, ed iniziare a parlare dei programma per la stagione ciclistica 2025l. Il ritrovo a San Baronto presso la foresteria per prendere misure...


Nelle uscite gravel ci sono molte cose che restano indelebili come i panorami, lo sterrato, i sentieri inesplorati, ma anche la compagnia e la fatica che in questi momenti assumono contorni davvero piacevoli. Si esce in gravel e si va, anche...


Serata goriziana da tutto esaurito al Kinemax: una serata dedicata al ciclismo, anche in previsione di una nuova tappa transfrontaliera italo-slovena del Giro d'Italia 2025 e per ricordare Marco Pantani e le sue grandi imprese. Ospite della rassegna Alienazioni, con...


Questa sera alle 20.30 sulle frequenze di Teletutto va in onda una nuova puntata di Ciclismo Oggi, lo storico appuntamento dedicato al ciclismo giovanile. La stagione agonistica è giunta al termine ed è il momento giusto per rivivere alcuni dei momenti più...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024