TOUR DE FRANCE | 15/01/2014 | 18:48
Ognuno ha un sogno nel cassetto e quello di Felice Gimondi è di portare il Tour de France nella sua Bergamo. Un desiderio cullato per molti anni e forse, oggi, uno spiraglio in tal senso si è aperto. È quanto emerso dall’incontro odierno organizzato a Parigi tra una delegazione bergamasca, comprendente oltre a Felice anche Giovanni Bettineschi di Promoeventi Sport e Gianluigi Stanga, che ha presentato ai dirigenti della Grande Boucle la candidatura di Bergamo, e più in generale della Lombardia, ad ospitare una o più tappe del Tour.
Ad accogliere la “spedizione” orobica in terra di Francia è stato lo stesso Christian Prudhomme, numero uno del Tour de France, al fianco di Cyrille Tricart e dell’ex pro su strada, Thierry Gouvenou, manager dell’organizzazione francese.
«Da tempo coltiviamo un buon rapporto con i dirigenti del Tour e da parte loro non abbiamo mai trovato le porte chiuse ad una nostra candidatura – ha commentato Felice Gimondi al rientro da Parigi – ma se non si è mai potuto approfondire il progetto è perché gli organizzatori di A.S.O. avevano già assunto impegni con altre località troppo lontane dalla nostra regione».
Ora però le cose sembrano essere favorevoli per una candidatura lombarda, decisamente più concreta rispetto al passato.
«I dirigenti del Tour hanno accolto favorevolmente il nostro interesse e la nostra tenacia nel perseguimento del “sogno di Felice” – ha commentato il presidente di Promoeventi Sport, Giovanni Bettineschi – tuttavia, non potendo trovare una soluzione per l’edizione 2015 con l’Expo di Milano, ci hanno prospettato un’ipotesi estremamente interessante entro il 2017».
Una ipotesi, va detto, che dovrà essere verificata la fattibilità con Regione Lombardia e con tutti gli enti locali coinvolti nel progetto, prima di formulare una candidatura ufficiale agli organizzatore del Tour de France.
Nei prossimi giorni il management di Promoeventi Sport con Giovanni Bettineschi, Felice Gimondi e Gianluigi Stanga sonderà presso le autorità competenti se esistono le condizioni per proseguire nella candidatura, e solo dopo un riscontro positivo circa le garanzie necessarie, si passerà al passo successivo con la richiesta formale al gruppo A.S.O.. Per il momento il sogno di Felice Gimondi e di molti bergamaschi resta tale, ma si lavora perché il cassetto possa essere aperto.
comunicato stampa
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