Malagò: «Medici di base nel ciclismo? Non credo si possa fare»

POLITICA | 07/12/2013 | 13:19
Ospite della redazione di Qs, il quotidiano sportivo del Giorno, la Nazione e il Resto del Carlino, il presidente del Coni Giovanni Malagò ha risposto anche a domande sul ciclismo, da lui pubblicamente difeso in occasione del Giro d’onore della Federazione.

Sulla vicenda dei medici sportivi, non più obbligatori per le categorie dilettantistiche, il numero uno dello sport italiano ha detto che «c’è un po’ di equivoco, in realtà stiamo aspettando i decreti di attuazione della norma Balduzzi. Abbiamo avuto una riunione proprio ieri mattina (venerdì, ndr) e davanti alla tesi che i medici di base possano sostituire quelli sportivi il presidente della Fmsi, Maurizio Casasco, ha sostenuto che tale tesi è irricevibile», facendo pensare che il provvedimento sia destinato a rientrare.
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COMMENTI
Serve il Preside
7 dicembre 2013 17:41 ruotone
Ciuspia, stavolta lo dice anche Malagò. Lo dice Casasco. E lo dice pure una legge.
Ci vuole il Papa per mettere questa Federazione sulla retta via?
Se dobbiamo però ogni volta disturbare la maestra per coloro che non vogliono andare dietro la lavagna in castigo siamo messi male.
Mi sa che d'ora in poi interverrà spesso anche il preside. :)

grande Malagò
7 dicembre 2013 18:49 JBFletcher
finalmente i vertici dello sport nazionale Malagò e Casasco intervengo a bloccare un potere bulgaro senza senso.

La federazione deve operare in democrazia e il consiglio nazionale deve avere il coraggio di opporsi a certe assurdità e non aspettare l'intervento di presidenti esterni. Grazie Casasco e Malagò di salvare il ciclismo!

Che figura di mer...!
8 dicembre 2013 03:24 Bastiano
Cosa dire, questa e' la FCI delle azioni spettacolari e delle retromarce penose.
Ma quanto si rendono conto i burattini che sono dsietro Di Rocco, di tutte le trovate ridicole del loro presidente che hanno portato e penose retromarce?

Finalmente una voce
8 dicembre 2013 10:46 angelofrancini
Forse il CONI ed il suo Presidente Malagò si sono ricordati dei doveri che le norme legislative loro impongono.
Speriamo che vadano avanti perché questa dei Medici, come avevo scritto tempo fa, è una solenne porcata: trovo strano l'atteggiamento odierno di Casasco sino ad ieri silente e defilato sul problema.
Ora speriamo che il Coni sappia guardare anche ad altre cose ben più gravi che riguardano l'operato della Federazione.

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