Il 1° giugno del 2010, in provincia di Lecco, durante un allenamento per preparare il Grand Prix Ciudad de Valladolid, prova di Coppa del Mondo, in compagnia di altri due ciclisti (il fidanzato Matteo Pelucchi all'epoca dilettante, oggi professionista e Samuele Conti), è stata investita da una automobile.
Trasportata in ospedale in condizioni gravissime, dopo essere stata in coma farmacologico è ritorna alla vita come per miracolo il 9 giugno, giorno del suo 22° compleanno.
Questo incidente le ha causato la perforazione di un polmone, ferite al viso e un trauma alla colonna vertebrale con la frattura di alcune vertebre e, da allora, è costretta su di una sedia a rotelle.
Questa nuova condizione di disabilità in cui si è venuta a trovare, con le innumerevoli difficoltà quotidiane che una persona con paralisi deve affrontare, non le ha però tolto la voglia di lottare per cercare di ritornare alla normalità.
Nel 2011 la prima uscita pubblica dopo il gravissimo incidente.
Marina è stata la madrina della presentazione del Team Diadora Pasta Zara Manhattan, quella che era e resta la sua squadra e, in quella occasione, ha ufficializzato la nascitadell'Associazione Onlus Marina Romoli.
L'Associazione no profit Marina Romoli Onlus, istituita insieme alla sua famiglia e agli amici più stretti, si rivolge a tutti gli under 30 che praticando ciclismo agonistico sono stati vittime di gravi incidenti stradali, allo scopo di offrire loro due generi di aiuto: uno economico immediato per affrontare le cure e la riabilitazione molto costose, l'altro in proiezione, sostenendo la ricerca indirizzata all'individuazione di terapie in grado di curare le lesioni al midollo spinale.
Il premio Avis Sport e Solidarietà verrà consegnato a Marina Romoli Domenica 10 Novembre, nel corso della Festa Sociale della Società Ciclistica Avis nsn che si terrà a Bocchi, frazione di Comazzo (LO), con la seguente motivazione:"Per le sue doti ciclistiche manifestate su strada e pista che le hanno permesso di affermarsi fra le più giovani atlete del neoprofessionismo e per la forza ed il coraggio dimostrati successivamente nel vivere il tragico evento subito trasformandolo, grazie alla Onlus da lei realizzata, in un raggio di luce e speranza per altri sfortunati".
da www.avisbikenokiasiemens.it
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