Armstrong: il mio era doping "conservativo"

DOPING | 08/11/2013 | 08:56
Nonostante la squalifica a vita per doping, Lance Armstrong non è mai stato trovato positivo ad un test antidoping. E il ciclista statunitense è sicuro che non l'avrebbero mai trovato positivo perché utilizzava un sistema «conservativo».
«Non ero mai positivo, mai, perché il piano era molto conservativo», ha detto Armstrong nella seconda parte dell'intervista con cyclingnews.com.
A gennaio e dopo anni di richieste, il texano ha ammesso in un'intervista televisiva che effettivamente aveva preso delle sostanze proibite durante gran parte della sua carriera. «Il piano era conservativo -ha ripetuto-, per niente rischioso e matematico», ha aggiunto descrivendo il programma di doping della squadra Us Postal.
Armstrong ha ammesso di capire di non avere più credibilità e si è detto dispiaciuto che le sue bugie abbiano alimentato la speranza delle vittime del cancro, malattia che lui ha superato. «Ho dato loro speranze, ho fatto pensare che la storia era perfetta. Mi piacerebbe cambiare tutto questo, ma non posso». L'ex ciclista si è detto anche dispiaciuto di essere stato tanto aggressivo con i giornalisti che sospettavano di lui. «È stato un tremendo errore».
Lo statunitense ha poi assicurato di aver iniziato a doparsi nel 1995 durante quello che ha denominato un «movimento tettonico», che ha elevato il livello del doping nello sport della bicicletta. «Sentivamo che non c'era altra possibilità. Ovviamente c'era, saremmo potuti andare tutti a casa, ma sentivamo che per competere a quel livello non c'era un'altra opzione».
Nonostante abbia iniziato a doparsi nel 1995 e lo fece almeno fino al suo ritiro nel 2005, quando vinse il suo settimo Tour, l'ex ciclista ha assicurato che «il 99 percento» della sua carriera non ha niente a che vedere con il doping.

da lastampa.it
Copyright © TBW
COMMENTI
8 novembre 2013 10:04 foxmulder
Vorrei capire due cose: 1) Cosa significa, stanti anche le sue stesse ammissioni, che il 99 percento della sua carriera non ha niente a che vedere con il doping: per caso intende dire che fatte 100 le ore di veglia il 99% era dedicato all'allenamento e "solo" l'1% a doparsi? Non sarebbe poco...
2) Stante lo sfoggio di capacità di "calcolo di convenienza" sin qui dimostrate in anni di "negazionismo", cosa dovrebbe indurci a credere che adesso anche queste dichiarazioni non derivino per l'appunto da "calcolo di convenienza"?

MA BASTA!!!!!!
8 novembre 2013 15:10 jaguar
In poche parole si dopava per non faticare quando andava a piedi a casa!!!!!!!
Ma non faresti meglio a stare zitto?
A Roma si dice "la m...a più la smucini e più puzza" (dialettale)

non se ne può davvero più!
9 novembre 2013 09:59 lattughina
Mi stupisco che ci siano ancora persone che leggano e abbiano voglia di commentare ciò che dice il decaduto re del Tour de France. Falso fino al midollo ha ingannato sportivi e malati perdendo faccia e credibilità. E' ora che cada nell'oblio totale dei media e chiedo cortesemente al direttore Stagi di non pubblicare più notizie relative a questo essere vergognoso che non fa più parte del ciclismo. Grazie.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Remco Evenepoel è senza ombra di dubbio uno dei cronoman più forti al mondo e i titoli vinti dimostrano chiaramente la sua classe. Il belga ha fatto vedere tante volte le sue qualità e in questo 2024 ha conquistato sia...


Protagonista assoluto della stagione 2024, Jonathan Milan aggiunge un'altra "maglia" alla sua collezione, quella bianca dell'Oscar tuttoBICI come miglior giovane della stagione. Nella graduatoria del Gran Premio ACM Asfalti, voluta dall'ex professionista Nicola Miceli, il friulano della Lidl Trek ha...


La storia del ciclismo italiano è ricca di corse che non si disputano più ma che hanno fatto la storia: per questo abbiamo pensato di proporvi una nuova rubrica che le tiri fuori dal cassetto dei ricordi. Se avete una foto...


La passione per la bici, il divertimento e la felicità nel pedalare devono avere la priorità rispetto ai risultati, alle coppe e alle vittorie. Soprattutto tra i giovanissimi» Mauro Ulissi, padre di Diego e vicepresidente dell’Unione Ciclistica Donoratico chiarisce subito...


Se pensavate che Tadej Pogacar fosse un asso solo della bicicletta vi diciamo subito che vi sbagliate perché il campione del mondo ha molte altre carte da giocare. Dategli una racchetta, una pallina e un campo da padel e vedrete...


Il Consiglio della Lega del Ciclismo Professionistico si congratula con il presidente Roberto Pella, riconfermato nella giornata di ieri a Torino, per i prossimi cinque anni, nel ruolo di vicepresidente di ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Durante la cerimonia, Pella,...


Si è svolta questa mattina al Centro Congressi di Riva del Garda l'Assemblea AIOCC, che riunisce gli organizzatori di gare ciclistiche da tutto il mondo. Oltre al presidente Christian Prudhomme, direttore del Tour de France, sono intervenuti anche il Presidente dell’UCI...


Novità in casa Team Biesse Carrera, florida realtà ciclistica bresciana che ha terminato da poche settimane un 2024 da protagonista tra la formazione Continental e l'intero vivaio sia maschile sia femminile. Il sodalizio ciclistico annuncia la nomina a presidente di...


La recedente modifica del codice della strada ha segnato un passaggio epico per chi pedala in Italia: il metro e mezzo per il sorpasso sicuro è finalmente legge. Si tratta di un traguardo importante perchè per la prima volta la misura...


Il fiorentino Saverio Metti, attuale presidente del Comitato Regionale Toscana di ciclismo, ha sciolto i dubbi e si presenterà quale candidato alla vice presidenza della Federazione Ciclistica Italiana, la cui assemblea elettiva delle società è fissata per domenica 19 gennaio...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024