Vi ricordate Finale Emilia? La sua Torre dell'Orologio è diventata il simbolo del terremoto che nel maggio dell'anno scorso ha sconvolto l'Emilia Romagna, oltre a parte del Veneto e della Lombardia. A distanza di mesi, tra macerie e lungaggini burocratiche, la cittadina modenese sta facendo del proprio meglio per ritornare a una vita normale, anche senza la sua torre. Questa mattina grazie alla multinazionale Vaillant nel cuore della città ferita si è svolta una pedalata cicloturistica di 7 km al grido di "Vai Finale!" per celebrare la costruzione della nuova scuola media e di un modernissimo palazzetto dello sport. A dare il simbolico “primo colpo di pedale”, insieme al sindaco di Finale Fernando Ferrioli e all'amministratore delegato di Vaillant Italia Gherardo Magri (il primo da sinistra, con il sindaco Ferioli, Cassani e Bugno) che ha donato due centrali termiche (sia per il palazzetto che per la scuola), anche due campioni del pedale del calibro di Gianni Bugno e Davide Cassani.
«Mi sembra la giornata perfetta per donare calore, un po' meno per pedalare - scherza il due volte campione del mondo monzese davanti alla cittadinanza che ha gremito i giardini pubblici Alcide De Gasperi - Vi ammiro molto per aver inforcato la bici nonostante la pioggia, ma soprattutto per aver tenuto duro ed esservi rialzati dopo il terremoto. Si inizia da Finale Emilia, sembra un gioco di parole ma non lo è, oggi celebriamo una ripartenza speciale».
Alla sua ruota si pone Cassani che, essendo di Faenza, con questa terra ha un legame molto stretto: «Sono nato a un centinaio di chilometri da qui, ma è la prima volta che ritorno da queste parti dopo la tragedia del 20 maggio 2012. La scuola e il palazzetto che oggi festeggiamo sono emblema del ritorno alla vita. Se i bambini riprendono a giocare e a praticare sport abbiamo vinto».
Grande emozione per il sindaco di Finale Emilia Fernando Ferioli, che con grande positività si è rivolto così ai suoi concittadini: «I 7.5 km che abbiamo percorso sotto l'acqua sono stati uno sforzo enorme rispetto a quello che abbiamo passato e che ricorderò però più che per la fatica per ciò che l'evento di oggi rappresenta. Il 20 maggio ci siamo svegliati che Finale Emilia non esisteva più, ma grazie alla forza della gente, di questa comunità e di aiuti concreti come quello che abbiamo ricevuto da Vaillant oggi ci stiamo risollevando. Intorno a me vedo solo volti sorridenti: grazie a Vaillant e grazie a tutti voi».
Emozione e orgoglio da parte di Gherardo Magri, amministratore delegato di Vaillant, che con i suoi collaboratori ha fortemente voluto questa iniziativa: «Mi sono commosso a sentire le parole del sindaco, per questo rimando a lui e alla sua città il grazie che ci ha rivolto. Da italiano a capo di una multinazionale tedesca sono fiero di poter dare una mano all'Italia che merita di ripartire. Siamo sinceramente orgogliosi che grazie anche al nostro contributo 300 ragazzi torneranno sui banchi della nuova scuola media e molti di più potranno usufruire di un nuovissimo palazzetto dello sport. Il nostro è un piccolo gesto, che riteniamo importante per il futuro. Come si dice? É una goccia nell'oceano, una delle tante ma unica e fondamentale. E oggi, grazie a voi tutti, ci sentiamo sicuramente degli uomini migliori». Vai Finale!
da Finale Emilia, Giulia De Maio
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