Eddy Merckx: «No caro Lance, correre puliti si può»

DOPING | 30/06/2013 | 12:28
Il Tour de France si può vincere in maniera regolare e senza ricorrere al doping. Parola di Eddy Merckx, considerato il più grande corridore di tutti i tempi, che risponde così alla polemica innescata -alla vigilia della centesima edizione del Tour, partito ieri- dal suo ex collega Lance Armstrong, vincitore di 7 Tour e poi squalificato per doping, secondo il quale per vincere la Grande Boucle occorre per forza ricorrere a qualche aiutino farmacologico.

Il «Cannibale», come era soprannominato l'indimenticato campione belga, vincitore di cinque edizioni del giro di Francia a cavallo degli anni Settanta (di altrettante di quello d'Italia, e di innumerevoli altre corse) in un'intervista a «Le Parisien» sostiene invece che il ciclismo pulito è possibile. «Oggi - spiega l'anziano ex campione - con il passaporto biologico, coloro che barano vengono scoperti. Ai nostri tempi non esistevano questi prodotti che aiutano a aumentare le prestazioni».

«Mi dispiace leggere certe dichiarazioni» dichiara Merckx, riferendosi a Armstrong. «Non si può mettere tutti sullo stesso piano». L'ex campione americano, dice Merckx, ha avuto «la sfortuna di correre in un periodo in cui la medicina ha preso il sopravvento»; e aggiunge «ma non voglio giudicarlo, l'ho visto dopo che ha avuto il cancro, so che ha visto la morte...».

Merckx, oggi 68enne, si sta riprendendo dopo un intervento chirurgico al cuore. Per lui «la più bella vittoria della carriera è quella al Tour, perchè il Tour de France è la gara più importante per un ciclista».
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COMMENTI
tacer
1 luglio 2013 03:49 AERRE56
un bel tacer non fu mai scritto.

Ogni epoca ha il suo doping
1 luglio 2013 09:45 Bartoli64
Rispondere ad una leggenda vivente come Eddy Merckx impone sempre una dovuta (e doverosa) dote di rispetto, e con questo rispetto vorrei approcciare questo post.

Il mitico “Cannibale” afferma che Armstrong sbaglia a dire che senza il doping non si può vincere un Tour, e la riprova di ciò è venuta soprattutto dalla risposta che Cadel Evans (meraviglioso vincitore della Grand Boucle) ha indirizzato al texano pochi giorni fa.

Merckx, finalmente, ha compreso che il ciclismo va assolutamente difeso dal doping, anche perché a questa piaga è stato molto più esposto rispetto ad altri sport, e per mille motivi che non riguardano solo l’uso che ne hanno fatto nel tempo gli atleti.

Dico che finalmente Merckx prende una posizione chiara e non omertosa sul doping, al contrario di quanto fece qualche hanno fa nei confronti di Erwann Mentheour, l’ex corridore francese autore del libro “Il mio doping”, che l’asso belga equiparò alla stregua di un cialtrone che, per di più, era stato sospettato d’essere stato adeguatamente prezzolato da chissà chi per gettare fango sul ciclismo.

Vorrei poi concludere - sempre con il massimo rispetto – su quella frase in cui afferma che ai suoi tempi non esistevano prodotti con cui aumentare le proprie prestazioni, e questo non è completamente vero…

Ogni epoca, purtroppo, ha il suo doping e, anche quando correva il grande Campione belga, il ricorso a sostanze proibite (spesso tossiche) per aumentare la performance atletica esisteva eccome, tanto che, proprio in quegli anni, la conoscenza di certe sostanze cominciò ad essere sempre più approfondita, sino ad imporre il doping come parte integrante del “bagaglio tecnico” di un corridore, sino a trasformarsi un una sorta di “cultura” nefasta della quale ogni corridore in epoca moderna ha sentito parlare chissà quante volte.

Bartoli64

Ipocrita.
1 luglio 2013 09:51 valentissimo
Ma come può dirlo? Se con il doping andavano a delle medie alte, ora che il doping secondo Il Cannibale, è possibile che si corra molto più forte?
Siamo seri e non continuiamo a nascondere la testa sotto la sabbia.

grande campione
1 luglio 2013 10:23 SERMONETAN
Sara' per sempre il piu' grande.ma ha il naso come Pinocchio.

bartoli64
1 luglio 2013 10:50 marcog
sono d'accordo con quanto scritto dal sig. Bartoli64: ogni epoca il suo doping.
Se il buon Eddy fosse nato ed avesse corso qualche anno dopo avrebbe usato gli stessi "aiutini" che ha usato il Texano; naturalmente la stessa cosa vale per Armstrong, qualche anno prima invece di usare aiutini per il sangue avrebbe usata delle "ricariche" diverse....
Marco

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