Mai così «killer», mai così ingenuo

I VOTI DEL DIRETTORE | 24/05/2013 | 14:55
di Pier Augusto Stagi        .

Danilo DI LUCA. 0. Un killer, un vero killer, uno spietato cecchino che ha saputo ancora una volta,  dopo la sua positività al Cera del 2009, dopo la “pipì degli angeli,” dopo le sue note frequentazioni con Santuccione e l’Oil for Drug, colpire al cuore il ciclismo. Un killer privo di scrupoli, privo di ragionevole sensibilità. A 37 anni ancora lì a giocare e a fare il fenomeno, il “bauscia”, lo sfrontato, lo spaccone, con la tracotanza di chi non ha capito assolutamente niente della vita e non ha saputo nemmeno fare tesoro degli errori commessi. Un killer che speriamo possa essersi definitivamente fermato, e che in maniera definitiva si allontani da questo ambiente con le sue biciclette Kyklos. Il nome Kyklos deriva da un vocabolo del greco antico e indica due ruote che si muovono assieme, un binomio che crea un unicum, si legge sul suo sito. Sì, proprio. Si muova da solo o in compagnia, faccia lui. Però si muova, si tolga di mezzo e non si faccia più vedere. Consiglio per i naviganti: squadre giovanili, amatoriali, granfondisti, aziende, imprenditori, top manager, Gazzetta dello sport, Rcs Sport, preti che salvificano le anime, state fermi se potete. Lasciate che lui stia dove deve stare: lontano da qui. Grazie.

Valentino SCIOTTI. 1. Che dire del signor Farnese Vini by Fantini? Che dire della sua cocciuta volontà di portare il povero cocco al team di Citracca e Scinto? Che dire di questa sua commovente e straziante amicizia con il campione di Spoltore? Che dire? Sicuramente sa fare dell’ottimo vino.  Si limiti a questo. Prosit.

Michele ACQUARONE. 4. È il grande capo, è l’uomo che tutto muove e tutto coordina e, alla fine, è quello che ci ha messo la faccia per portare al Giro Danilo Di Luca contro i pareri di Vegni e non solo. Aveva creduto in buonafede alle promesse di Di Luca, alla sua redenzione, al suo profondo desiderio di tornare a correre il Giro da grande vecchio, senza far ricorso a vecchie abitudini. C’è cascato. Siamo certi che da oggi in poi non ci cascherà più: e questa è la notizia più bella.

ACCPI. 8. Almeno a parole, almeno con un comunicato, hanno preso una posizione chiara. Spero che abbiano la forza e la volontà di non fare solo un’azione di facciata, ma di portare a compimento quello che si sono posti di fare: chiedere i danni ad uno scellerato. Un killer.

BENPENSANTI. 0. Ci sono e ci saranno sempre, soprattutto tra i nostri colleghi, tra i nostri concorrenti, tra quelli che fanno «la geografia della poesia» e pensano ancora che i corridori sono solo delle povere vittime, degli ebeti plagiati da dotti medici e sapienti. Bene, risparmiateci il vostro buonismo. Tenetevelo in gola. Evitateci l’ennesimo esercizio straziante e retorico. È grazie anche a voi che questo sport rischia di morire.
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COMMENTI
Dott. Stagi,
24 maggio 2013 15:07 Fra74
condivido i voti che Lei ha dato ai vari Di Luca e Valentino Sciotti, ma mi permetta, Lei, personalmente, che voto si darebbe?!? Mi sembra che Lei stesso abbia lodato Danilo Di Luca in questo inizio di Giro di Italia,o sbaglio? E sempre Lei ha lodato Visconti, non ricordando, (forse appositamente), la squalifica subita per aver frequentato il Dott. Ferrari. Ieri, al Processo alla Tappa, la Sig.ra DE STEFANO, ingiustamente, non Le ha dato quasi mai spazio, ma mi sarei aspettato qualche Suo intervento più diretto, mirato, nel suo stile. Ha perso una occasione. Rimandato, da rivedere, se mi permette. S.V. (che sta per senza voto, per ora).
Cordialità.
Francesco Conti-Jesi (AN).

Mah
24 maggio 2013 15:33 maverick63
Totalmente d'accordo con il sig.Conti, questo non doveva neppure rientrare dopo le porcherie del passato, invece non solo ce lo siamo trovato fra le scatole, ma tutti pronti ad incensare ogni suo scattino.
Riguardo alla De Stefano che personalmente apprezzo moltissimo, mi vengono i brividi per tutte le volte che si è zerbinata nei confronti di Di Luca.
Un consiglio a Bulbarelli che non ha molto a che vedere con questa storia, stia attento con i suoi programmi "dedicato a", vada a prendere ex corridori un pò datati perchè ho la netta impressione che con quelli degli anni 90/2000 rischi l'ennesima figuraccia.

tram tram
24 maggio 2013 16:13 zemmel
solito tram tram portare al cielo un uomo per poi massacrarlo, importante è vendere giornali (esempio panta e lance)
ognuno risponde alla propria coscienza

Egr Direttore
24 maggio 2013 16:20 limatore
io penso che chi ha dato 7 a un personaggio come lui (praticamente un Al Capone della bicicletta) debba per primo recitare un "mea culpa". I voti dovrebbero considerare il passato e con un passato come il suo sufficienza MAI. anzi i giornalisti dovrebbero dimenticarsi il suo nome (repliche comprese)

che poi....
24 maggio 2013 19:17 LampoJet
E pensare che il doping non serve a nulla! Ora che sono tutti puliti vanno veloce come prima, per cui che errore Danilo!

al Direttore Pier Augusto Stagi
24 maggio 2013 19:36 angelofrancini
Caro Pier,
non te la prendere per certi apprezzamenti che ti vengono rivolti: sono la dimostrazione della superficialità con cui molti si sentono in diritto di commentare alcuni fatti.
Dimenticando nel contempo alcune particolarità.
Che colpa può essere rivolta ad un cronista (giornalista) che esalta una grande prestazione, di un atleta o di una squadra: nessuna! Perché lui scrivendo cerca di trasmettere ai lettori le sensazioni che prova nel momento in cui scrive di quel dato gesto sportivo che ha appena vissuto, incluse le valutazioni del momento.
Se poi il giorno dopo scopre che quel gesto è stato ottenuto in modo scorretto o fraudolento, sarà la coscienza del giornalista a fargli scrivere la rettifica indicando il nome e cognome del “fasullo”.
Chi critica il tuo operato cosa vuole ottenere?
Se la positività di Danilo è uscita oggi (ed era un controllo del 27 aprile, credo) cosa avresti dovuto fare con tutto quello che di bello hai scritto in questi giorni su Nibali: secondo il pensiero di costoro non avresti dovuto scrivere nulla, perché non vi è nessuna certezza che non possa uscire una positività e quindi venire poi smentito!
Con il loro pensiero e con la loro critica questi vogliono toglierci anche l’emozione che il vivere questi momenti ti da e che trasmetti ai tuoi lettori.
Cosa avresti dovuto scrivere, secondo questi detrattori, durante i sette Tour di Armstrong: nulla. Ma solo dopo dieci anni abbiamo saputo le porcherie che vi erano dietro (solo il 20/30% delle stesse).
E questo mio pensiero vale per tutti (scusa, quasi...)i giornalisti.
Poi questi criticoni sono i primi a gioire se la loro squadra del cuore vince il derby con un goal segnato in fuorigioco al 94’ minuto: ma andassero a vedere il calcio.
E tu conosci la passione sfegatata che mi lega anche al calcio.
Per cui continua a dare i voti che vuoi, rispondendo solo alla tua coscienza e, come hai fatto oggi nel momento che vi è da bastonare, bastona: in poche parole non di curar di loro.

Come al solito però pongo la questione sul piano delle regole e sul cosa fare: bisogna avere il coraggio di porre la questione sul piano internazionale.
Non è più accettabile avere conoscenza dei risultati degli esami antidoping dopo mesi che si è svolta una gara: è controproducente agli interessi del ciclismo, ne fa perdere in credibilità. E appunto permette che si insinui ad ogni impresa il tarlo del dubbio.
Bisogna trovare il metodo per avere una risposta più rapida ben capendo che, comunque, questa non potrà arrivare nel giro di poche ore: ma bisogno accelerare in tal senso.
L’UCI deve tornare ad essere la Federazione che associa le Federazioni nazionali: punto e basta.
E’ inutile che si sia trasformata, grazie ai regolamenti addomesticati che si è data (contrastanti con il suo stesso Statuto), in una sorta di F1. Magari cosi fosse poiché siamo lontani da una gestione cosi professionale, che è adattata agli interessi di pochi nel ciclismo mondiale, perché vorrebbe dire che il ciclismo si è culturalmente evoluto.
La strada dovrebbe essere quella e penso non sia difficile da raggiungere per il prodotto ciclismo, ma nell’interesse comune e non nell’interesse di quei soliti quattro.


Commenti vari
24 maggio 2013 21:14 gass53
QUESTI SONO SOLO ALCUNI COMMENTI DEL MESE DI FEBBRAIO CHE VENIVANO FATTI IN RELAZIONE ALLA NOTIZIA DELL'INGAGGIO DEL kILLER............DI LUCA:

Per fra74
Domenica 17/2/2013 Monti1970
Di Luca ha,giustamente,pagato per l'errore che ha fatto,quindi é giusto che corra. É la stessa situazione che é capitata alla maggior parte dei suoi coleghi

Accoppiata............
Domenica 17/2/2013 gass53
Nel ippica l'accoppiata vincente è pagata bene..........nel ciclismo non lo sapevo, cè sempre da imparare...........domani vado in agenzia e mi gioco 50 Eurini su Garzelli/DiLuca chissa mai che vinca qualcosa..............Poeri a noi come siam messi male!!!


Di Luca e Garzelli
Domenica 17/2/2013 Monti1970
Garantiscono risultati e in più potano sponsor! Sono le due cose che chi fá una squadra vá a cercare. Quindi mi sembra normale che se due corridori così decidono di fare un altra stagione,non abbiano problemi a trovare squadra,rispetto a giovani incognite. Non capisco cosa ci sia da fare tante polemiche,provate a mettervi nei panni di chi allestisce squadre proffesonisti ... Fareste così anche voi

xmonti1970
Domenica 17/2/2013 gass53
oh monti,ma un paio di settimane fà, un dicevi che son tutti dopati i corridori di quell'epoca????? ora ti stanno bene??? A me pare che tu voglia tenere i piedi su 2 staffe...........attento che poi si ruzzola di sotto dal poggio!!!
MONTI O CHE TU MI DICI ORA???????????????????????????????????????

Caso Di Luca
24 maggio 2013 22:09 bikepower
Amici, siamo costernati, siamo amareggiati, siamo tutti profondamente delusi di fronte al triste epilogo con la quale si conclude la carriera di Di Luca. Non sappiamo cosa gli sia frullato nella testa. Non sappiamo se ha deciso e agito da solo, se ha acconsentito ai demenziali suggerimenti di qualche sconsiderato Tigellino... Sappiamo però di dover riservare pur sempre spazi di ulteriore indulgenza per l'uomo-Di Luca. Facciamo tesoro di quanto accaduto e stabiliamo regole ferree per salvaguardare il cristallino volto del ciclismo (segue)

al direttore Stagi
24 maggio 2013 23:44 lattughina
Sinceramente non capisco il voto negativo, 4, a Michele Acquarone. Voto negativo solo perchè ha accettato Di Luca al Giro? Ma Stagi, per favore, non mettiamo le streghe al rogo. Basso, andato a casa prima ancora di prendere il via, Visconti, Scarponi, Garzelli, Sella, Pellizzotti ... questi sono tutti presenti al Giro con trascorsi più o meno pesanti con il doping ... Non cerchiamo a tutti i costi di voler incolpare sempre qualcuno, Acquarone cosa c'entra con la demenza di Di Luca? Questo Giro è bellissimo, e vorrei che rimanesse nella memoria collettiva come una grande dimostrazione di professionalità dello staff RCS. Di Luca è solo un imbecille, lasciamolo al suo destino.

Sig. Angelo Francini,
25 maggio 2013 16:10 Fra74
condivido quanto da Lei scritto, ma se tra i detrattori che lei descrive, ci fosse anche il sottoscritto, mi permetto di puntualizzarLe il mio pensiero: ho grande stima dell'operato giornalistico del Dott. Stagi, la mia provocazione ironica è rivolta al Dott. Stagi, ma sopratutto a tutti quei giornalisti che, si appiattiscono, avanti a tutti quei corridori che sono tornati da una squalifica x doping: personalmente, avrei lodato lo stato di forma di DI LUCA, ma avrei pure SOTTOLINEATO quello che aveva rappresentato in passato a seguito della squalifica subita e scontata, così come per VISCONTI, o altri..tutto qui...se mi permette, non è un puntare il DITO contro di loro,ma un ESSERE OBIETTIVI sul ritorno di tali ciclisti che hanno "macchiato" il loro percorso con queste squalifiche...tutto qui.
Francesco Conti-Jesi (AN).

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