DI LUCA POSITIVO!

DOPING | 24/05/2013 | 10:09
Il tweet è firmato da Pier Bergonzi, caporedattore centrale de La Gazzetta dello Sport: «Bad News. Danilo Di Luca positivo in un controllo a sorpresa». L'abruzzese che stava disputando il Giro d'Italia con la Fantini è risultato positivo a EPO in un controllo a sorpresa a casa sua lo scorso 29 aprile. Già positivo al CERA al Giro 2009, il Killer di Spoltore era al 26° posto in classifica generale con un ritardo di 33'33" di distacco dalla maglia rosa Vincenzo Nibali.
Copyright © TBW
COMMENTI
vergogna
24 maggio 2013 10:30 lisa
Se fosse vero è una vergogna..il lupo perde il pelo ma non il vizio

aaaaaah! Vergogna!!!
24 maggio 2013 10:30 TPXP
ora aspetto qui tutti quelli che lo difendevano ed insultavano chi non credeva nel suo ritorno, aspetto qui scinto, sciotti !!! come lo definiva scinto un uomo fondamentale per la sua esperienza!

A CASA
24 maggio 2013 10:32 maverick63
Spero che Scinto se ne vada a casa con tutta la sua marmaglia, a casa tutti i giornalisti che commentavano ogni scatto come un'impresa dimenticando i 10 anni di porcherie di questo corridore passato da una serie di inchieste e squalifiche da far paura.
Bene veramente bene stiamo cercando a fatica di rifarci una "verginità" per poi vedere una pseudo squadra ingaggiare un ex corridore che puntualmente ci fa l'ennesimo regalino.
ABBIAMO QUELLO CHE CI MERITIAMO !!!!!!!!!!

Chiedo scusa per aver ragionato con il cuore.
24 maggio 2013 10:58 Farnese
Cosa dire, io ho voluto e creduto nell'uomo e nell'atleta ed è giusto che sia io prendermi tutte le colpe perchè ho sbagliato. Forse ho sbagliato a credere che dopo un errore ci si possa redimere ed imparare a non ricaderci, forse ho sbagliato a voler aiutare una persona che ho visto in difficoltà, forse ho sbagliato a seguire i valori di quell'educazione religiosa che la mia famiglia mi ha dato, forse ho sbagliato nel credere che quando parli con una persona guardandolo negli occhi, puoi leggere anche il suo cuore. Sta di fatto che ho sbagliato e di questo debbo farne ammenda e chiedere scusa ai tifosi, al Team, agli altri sponsor, ai miei soci, a tutti gli altri ciclisti che stanno correndo il Giro in modo corretto e leale ed a tutti quei giovani atleti che verranno scossi da una simile notizia.
Oggi sono distrutto ma, voglio credere che nel ciclismo esista un mondo migliore di competere, utilizzando solo le proprie energie per vincere o perdere con orgoglio e dignità.
Tutti meritano una seconda chance nella vita ma, per il bene di questo sport, chiedo che non venga data più la seconda possibilità agonistica, che tutti gli atleti che hanno sbagliato, utilizzino il proprio errore per costruirsi un futuro migliore nella vita lavorativa e sociale. Spero che Il Signore mi continui a far ragionare con il cuore ma, che illumini meglio le mie scelte.
Valentino Sciotti

Vini Fantini
24 maggio 2013 11:00 mailman
poveri Scinto e Citracca, povero Sciotti puntare su Danilo è stato un errore speriamo non ne paghi le conseguenze anche il ciclismo Italiano e il movimento

24 maggio 2013 11:08 foxmulder
Quest'uomo è un mito!

Peccato, brutta tegola per Citracca e Scinto
24 maggio 2013 11:18 Melampo
Al G.P. Industria ed Artigianato Larcianese lo scorso 27 Aprile andò forte, al rientro alle competizioni dopo circa sei mesi.

Brutta tegola per Angelo e Luca. Si giocano la wild card al Giro d'Italia per i prossimi anni, visto che il Signore è recidivo e che è stato riproposto.

Noto con dispiacere che certe notizie vengono date con estrema solerzia dalla RCS, che continua la sua battaglia contro il ciclismo, per la sua distruzione a livello mediatico. Non capisco cosa ci guadagna, visto che oramai ha quasi il monopoli per le organizzazione in Italia. Io, in ogni caso, continuo il boicottaggio assoluto di quello che fa e di quello che scrive.

Buffone!
24 maggio 2013 11:18 granditex
quanto dovremo ancora sopportare la presenza di questi personaggi che non fanno altro che rovinare il ciclismo? radiazione alla prima positività, non permettere che si tesserino più e finiamola lì!
invece i vari telecronisti a sottolineare quanto era bravo quest'anno, come andava nonostante i pochi giorni di corsa nelle gambe, ecc.. ecc..
fa ridere l'intero carrozzone del ciclismo, da chi corre a chi commenta.. e gli spettatori ingenui fanno ridere anche loro, presi in giro da decenni eppure presenti sul Galibier sotto la neve, come il sottoscritto :(

ma va
24 maggio 2013 11:23 SERMONETAN
Proprio ieri in una gara amatoriale a Sermoneta,alcuni ex ciclisti mi si sono avvicinati pet dirmi si sta verificando quello che hai detto il 01-05-13.

Vini Farnese
24 maggio 2013 11:40 ilNik
Mi dispiace per il presidente, ma non ci sono colpe nel dare una possibilità a chi ha sbagliato. Ci sono colpe nei delinquenti che reiterano il reato. Contro Di Luca deve adire a vie legali per ricevere un indennizzo stellare. Di Luca è una vergogna, così come la maggior parte dei ciclisti della sua e precedente generazione. Uno schifo. D'accordissimo invece per la radiazione alla prima positività grave (EPO, GH, ormoni, ecc). La Franci di Silvi M. la saluta.

cosa c'è di nuovo
24 maggio 2013 11:48 FORCING
Ma voi giornalisti e commentatori pensate che noi che seguiamo il ciclismo in tv , sui giornali,e su internet siamo proprio così stupidi.
A volte è meglio spegnere la tv non leggere riviste e giornali ,non collegarsi ad internet e (tempo permettendo) prendere la bici ed andare a farci un giro lontano da tutte queste schifezze che il ciclismo moderno continua a riproporre.
BASTA BASTA BASTA ho perso anche troppo a vedere i 7 tour di Armstrong.
Comunque andrei a succhiare il sangue anche da altri fenomeni di questo giro......
Chissà cosa esce......

Al Signor Valentino SCIOTTI
24 maggio 2013 11:56 Melampo
Egregio Signor Valentino Sciotti, concordo pienamente con quello che Lei scrive nel suo post.

A mio avviso, però, nel punto in cui afferma "ed a tutti quei giovani atleti che verranno scossi da una simile notizia.", manca la precisazione che tanti giovani ciclisti che corrono a pane ed acqua si trovano chiusi dai dei Signori attempati ben avvezzi a certe "buone maniere" che non fanno altro che togliere il posto alle nuove leve che, seppur dotati ed impegnati, non hanno alternativa che smettere di correre in quanto le squadre preferiscono i personaggi suddetti.

Se umilmente posso, Le suggerirei in futuro di sostenere economicamente squadre in cui vi siano solo giovani atleti che si sono messi in luce nelle categorie inferiori non con le vittorie, e comunque non solo, ma con un comportamento agonistico e sociale privo di macchie. Solo così, e cioè con gli sponsor che mettono tassative regole etiche e sociali per le loro elargizioni, e con la radiazione alla prima infrazione di "sostanze pesanti" per gli atleti, si potrà, forse, tentare di cambiare un pò il ciclismo.

Saluti.

Utopia
24 maggio 2013 11:57 ciclistas
Fino a che la differenza di guadagno tra un ciclista normale ed uno vincente è così enorme non c'è radiazione che tenga! La vera soluzione è li a portata di mano: doparsi non deve essere conveniente economicamente. Altrimenti uno rischia. Credo che il ragionamento di Di Luca sia banale. sotto un certo ingaggio non vale la pena correre!

Saluti

Claudio Pagani

Valentino Sciotti
24 maggio 2013 12:08 mailman
Caro Valentino,
non ti conosco personalmente ma di nome, ti credo e personalmente ti giustifico, purtroppo sei vittima come tutti gli abruzzesi e dintorni, del carisma di un corridore che per anni ha dato lustro al ciclismo italiano, quello che tu o io non sapevamo era che Di Luca fosse così malato di ciclismo e di vittorie da continuare a fare carte false per essere sempre in palla e sempre protagostista, forse sarebbe stato per lui, per noi appasionati, e per te più importante, fare un passo indietro mettere da parte l'orgoglio personale per mettere a disposizione del ciclismo italiano la sua esperienza per fare nuovi progetti.
Così non si può che dire Squalificatelo e buttate la chiave
Garzie Valentino per quello che fai per il ciclismo italiano in tutte le categorie, ti prego continua a sostenerlo.
Massimo Nardò amatore della Montenero Bike D'angelo&Antenucci Vini Farnese


Che amarezza...
24 maggio 2013 12:15 VDBZ
Ammetto che ciclisticamente parlando mi ha sempre entusiasmato Di Luca.... però dopo tutto questo provo solo amarezza... Avrebbe solo dovuto rientrare per insegnare ciclismo ai più giovani e arrendersi all'età e a chi ha più gamba! Invece la competitività l'ha distrutto per l'ennesima volta.
Mi dispiace

TRISTEZZA PER IL CICLISMO
24 maggio 2013 12:16 angelofrancini
Con profondo dispiacere apprendo della vicenda Di Luca: mi spiace principalmente per il Ciclismo, che ancora una volta sarà additato dai soliti benpensanti dell’ultima ora come “sport dei dopati”.
Non mi spiace invece sul piano personale: dopo la positività contestata allo stesso atleta, che lo portò all’esclusione del Brixia Tour, ed al suo ritorno in gruppo credevo che un certo modo comportamentale sarebbe cambiato. Mi spiace solo per coloro che sono vicini a lui e che dovranno condividerne i risvolti.
Invece trovo ampia soddisfazione per la falsa demagogia che perversa nel mondo del ciclismo a livello dirigenziale: nazionale ed internazionale.
E mi spiego.
Si dichiara di voler combattere il doping, ma da venti anni si mantiene il livello lecito dell’ematocrito a quota 50.
Questo vuol dire obbligare l’atleta, a “”doparsi”” anche nel periodo di scarico. Infatti con i controlli a sorpresa lo si obbliga a mantenere costante tutto l’anno il valore che risulta nel suo pass biologico.
Per cui chi ha 49 risulterà sempre pulito perché cosa vuoi che faccia, mentre chi invece ha 42, avendo il permesso da regolamento di “rubare” ed elevare il suo limite fino a 50, dovrà poi continuare a mantenerlo tutto l’anno, per non incorrere a variazioni pericolose nel tempo.
In tempi ormai appartenenti alla preistoria ciclistica, in Consiglio Federale, proposi di richiedere a tutti i ragazzi che si tesseravano alla categoria Allievi di fornire i loro dati fisici essenziali, fra i quali anche il valore dell’ematocrito: sappiamo che può discostarsi di 1 o 2 punti dal valore naturale fisiologico.
Nella stessa occasione dissi che avremmo dovuto far finta di nulla con i corridori delle categorie internazionali, poiché era un rincorrere qualcosa che era già scappato. Si sarebbero estinti da soli nell'arco di dieci/quindici anni.
Ebbene in quegli anni i corridori che oggi sono al top nel professionismo, erano allievi.
E in quel Consiglio federale vi erano persone come Omini, che era Vicepresidente UCI, e Di Rocco, allora Segretario Generale e oggi Presidente FCI, nonché Pier Augusto Stagi direttore di Tuttobici, che all’epoca era l’addetto stampa, e può essere buon testimone.
Nulla si è fatto: sola tante parole legate al niente di fatto.
Ancora oggi il valore è 50.
Ma l’unica strada perseguibile è ancora quella che proposi quindici anni orsono, se si vogliono veramente ottenere risultati.
Il resto è solo business per chi gestisce la torta dei controlli e di quello che gli gira intorno. Non vi è la volontà di risolvere il problema alla sue radici e concretamente.

24 maggio 2013 12:38 foxmulder
x angelofrancini: intervento condivisibile a livello di riflessioni, ma tecnicamente inconsistente. Il passaporto biologico non funziona nel modo che lei descrive. Il limite di 50 all'ematocrito è precedente all'introduzione del passaporto dove vengono considerate invece le serie storiche del dato (oltre a quello dell'hgb) e la loro variabilitá

@AngeloFrancini
24 maggio 2013 12:39 ilNik
Grazie per le info. Non lo sapevo! Sarebbe talmente facile recuperare i valori ematici (almeno l'ematocrito) di tutti i tesserati, che basterebbe solo averne voglia.
Speriamo si faccia qualcosa. Per il ciclismo e per i sogni rubati degli atleti puliti.

NicolaCosmo

24 maggio 2013 12:56 angelofrancini
a foxmulder
Infatti come tu dici: la serie storica. Se ho 42 e l'ho portato a 50 devo mantenerlo sempre costante a 50. O mi sbaglio.
Sai poi sono poco aggiornato, perché seguire i regolamenti è sempre più difficile: nel ciclismo sono fatti veramente "AD PERSONAM".

24 maggio 2013 13:07 azalai
Si sente dire in giro ( qui tra le marche e l'abruzzo) che di luca abbia delle dificoltà economiche per degli investimenti sbagliati,è questo secondo me che ha spinto Sciotti, come lui dice, a voler aiutare una persona in difficoltà . Le sue parole si capisce che sono del tutto sincere e in buona fede... quasi commoventi.
Mi dispiace leggere alcuni commenti del tutto gratuiti nei confronti di di Sciotti e Scinto... degni dei peggiori tifosi del calcio.

sig. Sciotti
24 maggio 2013 13:13 cocco88
servirebbero piu persone come lei nel ciclismo..perosne trasparenti ke non si nascondono qnd sbagliano... adesso pero il caso di luca le serva come lezione..basta dare opportunita a chi le ha fallite... diamo possibilita ai govani mi viene in mente balloni(per ordine temporale) che fino a pochi giorni fa era a piedi per dare un contratto a uno come di luca... puntiamo sui giovani.. si vincera meno ma si avra un ciclismo migliore ... ;)

Lettera aperta al Direttore Stagi e al Sig. Sciotti
24 maggio 2013 13:38 Bartoli64
Personalmente, oltre che per i tanti tifosi che si arrampicano sulle montagne sfidando freddo e acqua per veder passare i propri beniamini, spiace davvero per i giornalisti come il Dr. Stagi che, proprio ieri, tesseva le lodi di combattente palesate da Di Luca, rinnovandogli fiducia e buoni pronostici per la fine di questo Giro e che - per l’ennesima volta - si trova a fare una figura non proprio edificante nei confronti dei propri lettori.

Ho poi notato la lettera di scuse presentata dal Sig. Sciotti, dirò che l’ho anche apprezzata e che rispetto la grande amarezza che deve aver provato in questa occasione.
Quanto all’ingaggio di Di Luca… che dire?

Diciamo che, da ottimo imprenditore qual è, il Sig. Sciotti si preso il suo bel “rischio imprenditoriale” mettendo sotto contratto un personaggio che - sia pur già abbondantemente macchiato da una pesante squalifica per doping - poteva garantirgli una bella visibilità nella più grande corsa d’Italia (che quest’anno faceva tappa proprio in Abruzzo), ma l’investimento… è andato a buca!

Mi spiace ancor più per la storia del Giro d’Italia, sul quale Di Luca si è premesso di gettare ancora gli schizzi della me**a che si è mandato dentro.
Ora spero che questa squallida (quanto ennesima) vicenda sia lo spunto per ripensare molte cose nei provvedimenti di squalifica per doping, a partire da una sanzione minima che sia NON inferiore ai 4 anni, fino ad arrivare alla RADIAZIONE DEFINITIVA per gli amatori.

Purtroppo ci sono persone che non riescono proprio a concepire una vita senza viverla sempre al limite, che non sanno condurre un’esistenza nel rispetto delle regole, che si credono d’essere più furbi rispetto ad una maggioranza di beoti da prendere sistematicamente per il “qulo”, e di questi casi ce ne sono fin troppi (soprattutto nel campo della politica).

Per i comportamenti deviati di questa gente - oltre ai previsti provvedimenti di legge - esistono strutture apposite, ma non è il mondo del ciclismo (sia pur fatti gli opportuni distingui) che può occuparsene.

Il ciclismo, specialmente di questi tempi, NON può proprio permetterselo.

Bartoli64

P.S. Mel salutare l’amico Sermonetan, vorrei domandare a Melampo: ma di quale “solerzia” stai blaterando?
Tu vivi ancora nel Medioevo oppure, per caso, hai mai sentito parlare di “comunicazione globalizzata”?

Sai che oggi basta un semplice smartphone per essere connessi con un intero universo mediatico? Secondo te la RCS cosa doveva fare? Aspettare che la notizia facesse la muffa (cosa che in questo contesto avviene in meno di una mezza giornata) prima di rilanciarla? Ma pensa te…

Ri-P.S. Ottima risposta quella data da Foxmulder ad Angelo Francini che, con ogni probabilità, si deve essere perso l’introduzione del “Passaporto Biologico” (con tutti i risultati che questo stesso sistema è riuscito ad ottenere nella lotta a doping).

24 maggio 2013 13:41 armeniaquindio
di luca buffone disonesto!!!!!

di luca
24 maggio 2013 13:44 gibinho
Buon giorno, quando la fantini Vini, ha diramato la lista del giro d'italia
ed ho visto il nome di Di Luca ho subito scritto una mia disaprovvazione al Signor
Scinto in quanto un corridore squalificato per doping non deve più correre.
Per fare posto a Di Luca è stato lasciato a casa il Signor Finetto Mauro che da inizio anno ha partecipato a tutte le corse con buone prestazioni.
gli interessi superano l'impegno e l'onesta.
saluti

THE END
24 maggio 2013 14:24 falco
Finalmente

Concordo con Bartoli
24 maggio 2013 14:25 Per89
Ieri al processo in molti lodavano il carattere di Di Luca e questo mi ha meravigliato, perchè dei dubbi mi erano venuti, perchè quando un corridore con due giorni di gara nelle gambe va così forte al Giro, delle riflessioni ti vengono in mente e come dice il proverbio a pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si azzecca.... Sicuramente la notizia è una mazzata il ciclismo in qualche modo grazie anche a Nibali stava ritornando sugli scudi, tanta gente a bordo strada come da anni non si vedeva e ora dobbiamo ringraziare Di Luca, perchè oggi la gazzetta dedica la prima pagina a Nibali, domani lo sappiamo a chi sarà dedicata... Scinto non voleva Di Luca, però proprio l'altro giorno ha detto di essere soddisfatto proprio di Di Luca perchè è un attaccante e si merita una vittoria di tappa oggi dopo lo scandalo dice che non l'aveva mai voluto, come al solito è la coerenza che manca... Come detto da Bartoli, Francini ha scritto un inesattezza il passaporto biologico non funziona così, ci sono una serie di valori tra i quali l'ematocrito e l'emoglobina, ma anche tanti altri e si va a monitorarli nei diversi mesi, quindi non è vero che chi ha l'ematocrito a 42 può portarlo a 50, questo succedeva sul finire degli anni 90 e inizio 2000, concordo poi quando dice che bisognerebbe estendere la cosidetta tutela della salute agli allievi, ma la federazione l'ha tolta negli juniores... Per il resto altra notizia tragica, per il nostro sport, però ho visto che molti corridori stanno prendendo le distanze speriamo non sia solo finta ipocrisia....

Per il futuro
24 maggio 2013 14:56 luki
Per chi dice che Di Luca doveva tornare solo a fare scuola ai giovani dico solo che ci mancherebbe che facesse il direttore sportivo di squadre giovanili. Sarebbe come mettere la volpe nel pollaio.
Ho sempre sostenuto che gli ex professionisti non dovrebbero fare i ds se non a partire dai dilettanti.
I ragazzini devono giocare non insegnare loro la strada della farmacia.

X IL SIG FARNESE!!
24 maggio 2013 14:59 ottosei
Bè x Di Luca che dire purtroppo il suo gesto nn è giustificabile o degno di essere discusso se nn in maniera negativa e distruttiva. Invece il suo main sponsor con i suoi comunicati osceni e ricchi di FARABUTTISMO, si attacca alla religione ed hai sani proncipi!!! MA SMETTILA,QUALI SONO I SANI PRINCIPI CHE PARLI TANTO DA DA FRATE,quelli di aver trattato a pesce in faccia persone che ti consideravano un dritto??uno di quelli che la parola nn la spara a caso ma se parla lo fa per onorare quella parola?? Smettila e mettiti un po in secondo piano xche cosi sei solo ridicoli, E RICORDATI CHE LA VITA È UNA RUOTA CHE GIRA CARO FILOSOFO.( si a parole peró!!)

24 maggio 2013 15:15 angelofrancini
A Bartoli64
Caro Eupeppio, di “cacciatori di streghe” professionisti non ne abbiamo bisogno.
Io mi firmo con il mio nome e cognome, perché non fai altrettanto tu, anziché poi farti fotografare mentre doni il tuo “mestolo di legno” al presidente federale.
Io nel mio commento ho parlato di una proposta datata 15 anni fa: oggi forse, se fosse stata allora accolta, non saremmo qui a parlare di passaporto biologico, poiché sarebbe inutile.
Ho scritto che gli Allievi di allora oggi sono i Top professionisti.
Come ho scritto che la lotta al doping va fatta seriamente, non come è fatta oggi.
Chi ha più interessi oggi? Chi fa finta di combattere il doping, traendo grandi e lauti vantaggi.
Non lontano da Creta, vi è Rodi, ove nel 1992 fu firmata dai Ministri dello Sport dei Paesi aderenti all’Europa la Carta Europea dello Sport. Documento disatteso, da chi combatte il doping, in uno dei suoi passaggi più salienti: l’uso della farmacologia e della medicina per permettere il massimo risultato all’atleta di vertice (una sorta di legalizzazione dell’abuso).
Ma i ben pensanti (di cui ritengo tu sia uno dei massimi esponenti) scrivono quello che gli comoda, alla faccia dell’informazione.
Come nel divorzio. Sarebbe più conveniente per le parti interessate (i coniugi) che fosse abolito il matrimonio, un accordo prematrimoniale costerebbe molto meno che la causa di divorzio.
Ed allora prevenire è meglio che reprimere: certo non so cosa potresti poi scrivere!
O meglio lo so già, le solite Sirene.
Anche Ulisse si finse Etone re di Creta con la cara moglie Penelope, con cui tesseva la tela.
Che forse credesse di avere sempre il "Cavallo di T...ia"?

Killer .......di se stesso
24 maggio 2013 15:21 memeo68
Parlavo ieri l'altro con un collega dei corridori che di colpo resuscitano e guarda caso........e mi puzza da morire il nuovo Visconti, sono solo supposizioni mie ma quando capitò a Sella ci azzeccai eccome. Fuori dallo sport alla prima, per me è l'unica soluzione

Siamo relax il ciclismo e lo sport piu pulito!!!!
24 maggio 2013 15:39 Vincent
Non e perche oggi esce la notizia della positività di Di Luca che bisogna sparare a tutto su questo sport, il ciclismo e un modello per la sua lotta al doping dovrebbero prendere exempio altri sport specialmente il calcio.

Nessuno attenuante per il corridore Di Luca a sbagliato un altra volta deve assumere le sue responsabilita sapeva benissimo cosa stava facendo ma non serve ricominciare a fare tante chiachere ci sono molto piu inportante di questo credo.

Il coni tutti gli istituzione che regolano lo sport in generale devono fare legge uguali per tutti i sport non solo il ciclismo che lo sport con piu controlli all'mondo.

Viva il ciclismo lo sport piu duro del' mondo e meritata rispetto io ciclismo e un sport io calcio e un gioco ma con piu potere e protezione .




esempio
24 maggio 2013 16:03 zemmel
non lo giustifico ma lo capisco ,con gli esempi che vengono dati dal nostro governo. è in qualche modo anche lui una vittima.
recuperare gli uomini prima di recuperare gli atleti

X esempio
24 maggio 2013 16:13 Vincent
Sono d accordo con te!!!!!

Il Colosso di Creta
24 maggio 2013 16:16 ruotone
Giornate terribili.
Non so cosa sia peggio, se il comportamento di Danilo di Luca o dei tanti moralisti sanguinolenti che in queste giornate impazzano.
Che un "sanguinario" si possa occupare di ematocrito ci può anche stare, come diritto ad una sana (?) alimentazione, che lo stesso si debba anche occupare di regole mi inorridisce semplicemente.
Mi inorridisce perché non c'è mai ragionamento e discernimento nel sanguinario. Quando i sanguinari hanno preso il controllo delle regole, il disastro e l'omicidio hanno preso pure il possesso della legge.
Nel nostro sport abbiamo pure il paradosso che i sanguinari di oggi sono gli esperti dell'ematocrito 49,9 di 15 anni fa. Cosa abbiamo fatto in questi ultimi anni? Abbiamo affidato ai sanguinari ex "esperti 49,9" uno strumento prezioso come quello del passaporto biologico.
Della storia che ha portato a questo i professionisti della caccia alle streghe non sono minimamente interessati.
In fondo lasciare le regole ai sanguinari è come affidare in una cucina di un ristorante la cottura delle bistecche a Mr. Dracula, una contraddizione in termini.
Domani tutti a leggere il quotidiano La Repeppiepubblica, con tante ricette al sangue, con tanti "ve l'avevamo detto, il ciclismo, la farmacia, lo sport della piovra", tutta una serie di minchiate stucchevoli che favoriscono la carriera delle narratore di sangue, ma che non portano alcuna vera soluzione o benché minima proposta per fare uscire questo sport dal buco nero in cui si è cacciato.
Caro Francini, è bello vedere quanti esperti di sangue ciarlino in libertà e gongolando in questa giornata succulenta.
Per vedere un po' di sport pulito dobbiamo attendere il prossimo mondiale dei giornalisti ed un altro mesto mestolo di legno in regalo ai moralizzatori federali.
E' una brutta cosa non aver perso la memoria e sapere chi erano quei moralizzatori durante San Sebastian 1997, tanto per fare un esempio. Eh già, son passati sedici anni, il ciclismo è cambiato. Pardon i nomi dei ciclisti e basta.

24 maggio 2013 16:59 angelofrancini
Ruotone,
penso che tu non mi voglia considerare o confondere nel gruppo dei sanguinari.
Ma le cause che hanno portato ad un "mancato ridimensionamento" del fenomeno doping nel ciclismo risalgono appunto alle scelte errate fatte nella notte dei tempi.
Non so dove, ma come tu dici, di sicuro qualcosa è iniziato a San Sebastian 1997.
Ove quasi nessuno dei giornalisti italiani presenti (oggi presenti sui maggiori media) scrisse una riga sul modo vergognoso con cui il vertice federale, in quella occasione, usò un corridore. Corridore che venne portato a San Sebastian solo per poi essere usato immolato sull’altare per fini federal-politici in ambito UCI.
E chi te lo dice uno che a San Sebastian era presente e con una ben precisa figura politico-sportiva.
Ma questo è il mondo del ciclismo: sappiamo solo farci del male da soli.
Tanto i corridori sono considerati e definiti dei DISADADDATI come pubblicamente affermato, da uno dei massimi d.s., nella riunione svoltasi ieri ad Imola (sulle Continental).

Lettera aperta a IRON MAN 3 (al secolo A. Francini)
24 maggio 2013 21:14 Bartoli64
Caro Francini,
premetto che avrò compreso, si è no, il 50% di tutte le baggianate e genialate visionarie che ci hai enunciato coi tuoi post, però tranquillo... mi ha fatto ridere di gusto, e di questi tempi trovare che ti fa ancora ridere non è poco.

Quanto al fatto di usare il nick e non le proprie generalità (come ho detto e torno a ripetere), è una mia sacrosanta facoltà di cui non ti devo proprio rendere conto.

Hai mai considerato, ad esempio, che alcuni blogger potrebbero avere ruoli professionali che non consigliano di rivelare le proprie generalità?

Probabilmente no (come tante altre sono le cose che sfuggono alle tue “certezze”).

Per quanto ti riguarda sappi che il dichiararci le tue generalità non aggiunge nulla a quanto affermi. Per me rimani comunque un “perfetto sconosciuto” che spara sentenze ad alzo zero, ma che poi finiscono tutte nell’Oceano Indiano.

In ogni caso, se proprio ti interessa, sappi che non so proprio di cosa stai vagheggiando quando parli di "cucchiai di legno". In ogni caso mi farò una ricerchina su internet per capire a chi mai la tua fantasiosa mente avrà associato il sottoscritto che, a scanso di ulteriori baggianate, non ha mai svolto la propria professione nel mondo del ciclismo.

Quanto alle tue proposte di 15 anni fa: NON CONTANO UNA MAZZA!

Parli ancora di valori dell’ematocrito, quando quello è solo UNO dei TANTI valori parametrati dal “Passaporto Biologico” , segno evidente che non sai praticamente NULLA di come funziona e, invece di informarti, stai ancora qui a menarcela su quello che hai proposto a “illo tempore”.

In ogni caso, proprio il Passaporto Biologico, è oggi (anno di grazia 2013 d.C.) il miglior mezzo di deterrenza e di ricerca che ha a disposizione l’antidoping, uno stumento che (sia pur perfettibile) ha consentito a questo sport di non rimanere tra le sprire del doping in cui era finito nei mitici anni ’90, smascherando fior di imbroglioni che avevano escogitato trattamenti dopanti (come la trasfusione autologa) semplicemente sopraffini quanto difficili da scoprire.

In ogni caso... ora sono proprio curioso di sapere cosa vorrai mai proporre per condurre questa benedetta lotta al doping!

Tu che dici? Vogliamo mettere un microchip sotto la pelle di ogni corridore sin dalla categoria dei giovanissimi? Non si sa mai... tra 20 anni pure loro saranno dei “Top professionisti”!

Dai IRON MAN 3, esci dalla pellicola che il film è finito! Se proprio lo vuoi sapere, era pure di una noia mortale...

Bartoli64

Danilo
25 maggio 2013 00:18 Partanna
Ma tutta sta gente che parla e' critica a ca..o ma sono mai usciti in bici con Di Luca?

@Bartoli64
25 maggio 2013 09:37 ruotone
Ci sono due detti popolari milanesi che sintetizzano il tuo pensiero filosofico:
- a certa gent l'e' puse' facil metighel in del cu' che in del co
- chi vusa pusè la vaca l'è sua.
Non c'è un post tuo che non esca dalla solita retorica del solito giornalista di cui abbiamo tutti pieni gli zebedei.
Che tu possa tagliare le teste non c'è alcun dubbio, che tu le possa nutrire con qualcosa di importante sul piano culturale ed etico ne provo solo orrore.
Continua a dare sentenze ma non pretendere di insegnare agli altri come vivere ed a trovare le regole per vivere meglio.
La miseria umana dei Robespierre de noantri non va condivisa.
Fatte 'na bella bistecchina a mezzogiorno, al sangue mi raccomando.
E' grazie a gente ottusa come te, che fa paralleli assurdi fra la politica italiana ed il doping che questo sport sta morendo.
Grazie a logiche idiote di questo genere il passaporto biologico è gestito oggi dai complici di Lance Armstrong (usato ed abbandonato).
Troppo facile fare la morale a Di Luca ed agli altri polli che immancabilmente il nostro sport offre all'altare di un antidoping e di un sistema giudiziario (leggasi processo Fuentes) ipocriti che trattano diversamente gli sports e gli sportivi a seconda della loro rilevanza e potenza economica e politica.

Ma chi sei per dare sentenze del genere:
"Mi spiace ancor più per la storia del Giro d’Italia, sul quale Di Luca si è premesso di gettare ancora gli schizzi della me**a che si è mandato dentro"
"spiace davvero per i giornalisti come il Dr. Stagi che, proprio ieri, tesseva le lodi di combattente palesate da Di Luca, rinnovandogli fiducia e buoni pronostici per la fine di questo Giro e che - per l’ennesima volta - si trova a fare una figura non proprio edificante nei confronti dei propri lettori".

Ci mancava pure che Robespierre ci facesse lezioni di galateo e su cosa sia edificante, una persona che si nutre di "demolizioni" non può pretendere di insegnare cosa sia edificante.
Infine esilarante la pretesa di spiegare cosa sia il passaporto biologico.
Sono anni che continui con questo disco rotto, è inutile ripetere qua minchiate a "ruota libera".
Basta leggerle di là.

@ Bartoli64
25 maggio 2013 12:59 angelofrancini
Non so se tu non abbia mai svolto (come dichiari) la tua professione nel mondo del ciclismo (?), ma sicuramente se non l’hai svolta (cosa di cui dubito), qualcuno (di questo mondo) che ti suggerisce o scrive per te molto da vicino lo hai!
Mi stupisce il fatto che affermi che l’uso del nickname debba essere capito poiché dietro tale identità potrebbe esserci un professionista: sono d’accordo con te solo se tale figura professionale è professionista nel raccontare delle fandonie oppure è abituato a prendere in giro una delle due parti a cui si rivolge. Quella delle persone che ne conoscono la vera identità oppure quella degli altri che non la conoscono: in ogni caso verso una delle due mente. Il coraggio di dire ciò che si pensa è di pochi: tu non puoi rientrare fra questi. E questo ti qualifica per un verso e ti squalifica per l’altro.
Puoi tranquillamente fare tutte le ricerche che vuoi in Internet. Se è una minaccia mi fa sorridere.
Al di la delle cariche che ho occupato in ambito federale (quelle che ritengo meno importanti), o legate ai risultati delle società in cui ho operato sia in campo organizzativo (con oltre 60 gare a tappe internazionali organizzate – dil. e prof) sia in campo sportivo (due ori olimpici, un mondiale militari, un mondiale della 100 km., un Giro d’Italia prof, tanto per citarne alcuni) ritengo di avere comunque una certa credibilità.
Vedi per te anche se fossi il Papa sarei sempre uno sconosciuto. E quest’ultima considerazione mi fa sorridere ancora una volta.

PS: per le altre considerazioni ti ho risposto in un commento fatto all’articolo contenente le dichiarazioni di Renato Di Rocco.
Ciao e senza rancore, come si usa nel nostro mondo.

Polemicuccie da bordo strada
25 maggio 2013 19:51 Bartoli64
Cari Francini e Ruotone,
mi sembra fin troppo evidente che siate due personaggi in malafede che, pedipiù, si ostinano ad idendificarmi con la figura di quel famoso giornalista di Repubblica o, addirittura, di scrivere per conto di qualcuno(!?)

Dei tuoi “titoli nobiliari” - caro Francini – no so proprio che farmene. Se tu sei stato l’organizzatore di sì tante gare la cosa ti fa certamente onore, molto meno onore ti fa la tua appartenenza ad un certo modo di pensare il caro vecchio “mestiere” del ciclismo, che però giustifichi vedendo ombre, giochi di potere e quant’altro in tutto ciò che riguarda l’antidoping ma di cui (e questo è palese) conosci molto poco.

Quanto a Ruotone posso dire che, se si è stufato di leggere gli articoli di “quel” giornalista, nessuno gli impedisce di voltare pagina. In ogni caso stiamo parlando di un professionista che ha SEMPRE avuto il coraggio di scrivere ciò che pensava, anche quando tutti i suoi colleghi gli davano dell’eretico (prendi esempio anche tu Mr. Francini visto che parli tanto di coraggio)!

Comunque, qualora non lo sapessi, oggi quel giornalista continua a riscuotere riconoscimenti nel campo del giornalismo, dello sport e finanche in quello accademico, mentre a te altro non rimane che fare le solite polemicuccie da “bordo strada”.

In ogni caso non mi sembra il caso (anche perchè non ne ho proprio voglia) di ritornare su tutte le Vs. menate come, ad esempio, quando avrei fatto paragoni assurdi tra il doping e la politica, primo perché ho parlato di personalità “deviate” che sono presenti in maniera trasversale in ogni settore della società; secondo perchè mi trovo di fronte a due strumentalizzatori (in chiara malafede) pronti a vedere il marcio dietro ogni singola virgola il sottoscritto si trovi a scrivere.

Ergo... molto più facile darmi del “benpensante”, del “Robespierre”, ecc. ecc., continuando a dare addosso al male di tutti i mali (che poi risponde al classico e non meglio identificato “sistema”).

Perché - invece di scassarmele - non vi fate un giro su questo blog e leggete i sempre più numerosi post di gente letteralmente avvelenata con il doping e i dopati? Ah, già, quelli non sono veri appassionati...

In fondo vi capisco, a voi (ed a quelli come voi) il tradizionale “modo” di fare il ciclismo andava benone, forse perchè qualche risultato ve lo aveva portato o perchè, molto più semplicemente, ve ne veniva in tasca molto di più rispetto a quanto ve ne viene oggi.

Ma che volete farci, il mondo cambia e non gira secondo il verso che vi è più comodo!

Concludo qui il mio post, ma non prima di avervi ricordato che, oltre a manifestare il Vs. misero livore nei confronti dell’antidoping, NON siete stati ancora in grado di scrivere una proposta (che sia UNA) per rendere il sistema dei controlli più trasparente e più efficace, e così vi riesce meglio parlare dei “sanguinari”... quanto siete “piccoli”.

Che l’UCI non sia il massimo in quanto a onestà di azioni, di pensiero e di trasparenza è cosa che sanno anche i bambini, ma il paragone con il “povero” Armstrong “usato e scaricato” (caro Ruotone) potevi almeno risparmiarcelo.

Sei per caso stato un suo “fan”? La mamma ti hai mai detto che 520 watt alla soglia non li faceva neanche Goldrake? E tu capiresti di ciclismo? Ma fammi il favore!

Peraltro ti sfugge anche il fatto che il primo ritiro dalle gare del texano è coinciso con l’avvento a 360° del tanto vituperato “Passaporto Biologico”, e chissà quanto ancora poteva durare la favoletta del supereroe della Marvel se questo strumento non fosse stato finalmente adottato ai massimi livelli di questo sport.

Delle altre Vs. lagne sulle disparità di trattamento tra i vari sport, o delle rivelazioni di Fuentes, ne ho piene le balls. Sapete, IO sono abituato a GUARDARE PRIMA IN CASA MIA e cerco di farlo in maniera coerente (al contrario vostro), però in questo siete ben rappresentati da figure come il Vice Presidente dell’ACCPI (2 interviste al Giro e 3 lagne su quello che fanno gli altri sport).

Questo ambiente, molto prima dei “giornalisti ficcanaso”, si è impiccato da solo e continua a farlo grazie a personaggi che un certo modo di pensare e di agire non l’hanno mai abbandonato.

“Gutta cavat lapidem” (dicevano i latini)... e io aspetto fiducioso, ho tanta pazienza...

In ogni caso anche oggi piove (sul Giro addirittura nevica) però tranquilli... potrete sempre dire che la colpa è del “governo ladro”.

State bene così!!

Bartoli64

vert la buca, foe parol!
26 maggio 2013 02:09 ruotone
Sei un sottoprodotto culturale di quel giornalista.
Chiacchiere e distintivo (il mestolo) come lui.
Non sai nemmeno quello che dici. Parole al vento!
Tifoso di Armstrong, no il morbilloso!
ah ah ah ah ah

Del Dr. Capodacqua...
26 maggio 2013 18:29 Bartoli64
... tu nei nemmeno un "caccola".

E imparara a usare la punteggiatura (sottoprodotto di libera interpretazione della lingua italiana)!

Bartoli64

un vero maestro di sputeggiatura
27 maggio 2013 00:32 ruotone
impararamelo tu
ah ah ah ah

io nei, tu una foruncolo
ah ah ah ah

Figura de ciculatè

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Dopo un 2024 al di sotto delle proprie aspettative a causa di alcuni problemi di salute, Cian Uijtdebroeks per il prossimo anno vuole raggiungere obiettivi importanti e tra questi potrebbe esserci il Giro d’Italia. Uijtdebroeks ieri ha avuto un breve...


Il 29 ottobre scorso Valencia e il suo territorio venivano colpite da una tremenda alluvione. A distanza di un mese da quei terribili accadimenti e dalle spaventose immagini che mostravano una comunità in difficoltà, è il ciclismo -  e in...


Presso il Centro Polivalente di Cabras si è alzato ufficialmente il sipario sulla tappa italiana della UCI Cyclo-Cross World Cup 2024-2025, che si svolgerà domenica 8 dicembre sulla spiaggia di Is Arutas, nel territorio di Cabras, in un contesto naturale...


Una bicicletta. “Due ruote sottili, il telaio ricurvo con lo stemma di Edoardo Bianchi, le manopole in legno levigato, il sellino in cuoio con le impunture in rilievo”. E che bicicletta. “Anche smontata l’avrebbe riconosciuta tra mille: quella era la...


Sono due ciclisti i vincitori del Premio Veneziano dell'anno, prezioso e ambito riconoscimento con quasi cinquant'anni di storia. Alberto Fiorin e Dino Facchinetti, questi i nomi dei premiati, qualche mese fa sono stati i protagonisti di un'impresa incredibile in sella...


Colpo di scena, anche se in parte previsto, nel ciclismo pratese che non essendo riuscito a presentare cinque candidati (un presidente e 4 consiglieri) per l’assemblea elettiva di venerdì prossimo 6 dicembre al Circolo C.S.I. di Castelnuovo di Prato, perde...


In un ciclismo sempre più competitivo e organizzato, la Sc Padovani Polo Cherry Bank ha pianificato sin da subito il proprio debutto tra le formazioni Continental nella stagione 2025 affidandosi ad uno staff di esperti qualificati e professionali.Il Presidente Galdino...


Sono già cinque gli acquisti del Team Hopplà Petroli Firenze Don Camillo per la stagione 2025. Dopo Andrea Guerra proveniente dalla Zalf Euromobil Desirèe Fior la società veneta che dopo 43 anni di attività nei dilettanti ha comunicato di lasciare...


La General Store-Essegibi-F.lli Curia prende sempre più forma. Nel nuovo anno, in accordo alla mission sposata dal team, il "comparto giovani" giallo-nero-verde si arricchirà ulteriormente con l'arrivo di un altro atleta attualmente Juniores: Tommaso Bosio. Bosio è nato il...


Nessuna sorpresa per l’elezione del Comitato Provinciale di Arezzo della Federciclismo, la cui assemblea delle società si è tenuta presso la sala del Cinema Parrocchiale della Chiesa di S.Agnese a Pescaiola di Arezzo. Riconfermato alla presidenza per altri 4 anni,...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024