SCIANDRI CT. Aruffo:«Bettini e Sciandri? falso problema»

INCHIESTA | 10/03/2013 | 09:18
Oggi è la volta di Nando Aruffo, firma ciclistica di riferimento de «Il Corriere  dello Sport». Anche lui entra nel dibattito lanciato dal nostro sito Sciandri sì, Sciandi no. Ecco il suo intervento.


Bettini e Sciandri sono un falso problema. C’è qualcuno che ricorda chi fosse il cittì della Nazionale quando Vittorio Adorni vinse il   Mondiale a Imola? Ha vinto Adorni e basta. La domanda retorica è un  artificio per sostenere come il ciclismo esasperatamente  professionistico di oggi mal si concilia con una gestione della  
nazionale ciclistica sul modello del calcio.
   
Con i tagli di bilancio che la Federciclismo è stata costretta fare negli ultimi anni, a Bettini sono rimasti soltanto ritagli di spesa. C’è una prima domanda da porsi: è ancora possibile stipendiare un tecnico per una sola corsa l’anno, anche se questa corsa è il Mondiale? La prima risposta è: no, non può. La seconda domanda è: cosa fare? A questo punto s’innesca un meccanismo perverso, perché abbiamo la memoria corta e, dopo Franco  Ballerini, arriviamo a ricordare soltanto Alfredo Martini. Ma quanti Mondiali ha perso Martini dal 1975 al 1998 prime e dopo le vittorie di  
Moser e Saronni, Argentin e Fondriest, la doppietta di Bugno?
   
Uno dei problemi del ciclismo è quello di guardare sempre al passato.  Con i ricordi non si va da nessuna parte. A me sta bene un Bettini che coordini il lavoro di tecnici specializzati nei settori di competenza,  mi aspetto che la Fci spinga l’acceleratore sulle discipline multiple, a partire dal ciclocross, e che torni a essere autorevole in sede  internazionale. Va molto meno bene che si getti nella spazzatura il piano di Silvio Martinello sulla pista e che Fausto Scotti venga  lasciato solo nell'organizzazione della prima prova di Coppa del Mondo  a Roma.
   
E’ colpa di Bettini se Hushovd si accorge che in Australia il vento arriva dal mare e i nostri no (eppure il Mondiale si corre in circuito)? E’ colpa di Bettini se l’Italia non ha un velocista come  Cavendish (Mondiale di Copenhagen) e noi no? E’ colpa di Bettini se a Valkenburg gli azzurri non capiscono in sette ore di corsa che Gilbert  
fosse uno dei pochi da marcare stretto? Credo proprio di no.
   
L’Italia sta pagando un prezzo altissimo alla divisione delle licenze (World Tour e Professional) e delle corse: tutte entro i 200  chilometri tranne le classiche. Il risultato è avere corridori che non  sanno superare le sei ore di corsa: è questo il vero problema. Per il Mondiale, propongo di puntare su due-tre corridori: la  
Federciclismo concordi un programma d’avvicinamento con i loro tecnici  e poi si mettano i capitani nelle condizioni migliori per vincere, non  soltanto nel fornire meccanici, massaggiatori o pullman.
   
Bettini faccia il coordinatore e si impegni di più a divulgare il ciclismo nelle scuole. Sciandri o un altro (il mio pallino è Michele  Bartoli ma resteremmo sempre nel Granducato di Toscana) cambia poco.  Ci sarebbero da recuperare alla causa tecnici giovani ma non troppo  come Giovanni Fidanza e Roberto Petito, due non a caso.
Doping, infine: se la discriminante fosse la frequentazione di Armstrong, allora dovremmo cambiare mestiere in tanti: io sono pronto, anche se l'ultima volta che l'ho incontrato era il 29 agosto del '93 a  Oslo. Ma se il Coni fece la guerra a un tecnico antidoping come  Alessandro Donati, e inutile parlarsi addosso.
   
Bettini sì, Bettini no? Sciandri sì, Sciandri no? Mi viene da sorridere e penso al refrain della canzone «La terra dei cachi» di  Elio e le storie tese. Ricordate? Italia sì, Italia no, se famo du spaghi. 

Nando Aruffo

PS: il cittì al Mondiale di Adorni era Mario Ricci, nato a Padova nel 1914 e morto a Como nel 2005.


Dite la vostra con il SONDAGGIO DI tuttobiciweb.it. VOTA



PUNTATE PRECEDENTI

08 marzo - Giorgio Viberti
07 marzo - Riccardo Magrini
06 marzo - Paolo Viberti
05 marzo - Angelo Costa
04 marzo - Cristiano Gatti

Copyright © TBW
COMMENTI
nessun commento?
9 marzo 2013 18:52 drinn
Caro Nando. Se intendo bene, in questo tuo commento, ci dici che Martini e Ballerini non hanno poi avuto così grande importanza nelle dieci vittorie mondiali, più un Olimpiade, della loro gestione.
Che un CT non è poi così importante nella nazionale. E' solo un fatto di soldi e bilanci.
Ti ricordo soltanto che la Nazionale Italiana era chiamata "LA SQUADRA" con grande senso di stima e onore.
Adesso è ancora così?
Mi sembra che leggere un articolo di Montanelli o di Raschi non sia la stessa cosa di quelli scritti da altri giornalisti pur essendo scritti sugli stessi giornali!
Mi lascia molto perplesso non leggere neanche un commento di un direttore sportivo!
Allora frse hai ragione tu.
Saluti
Roberto Damiani
Roberto Damiani

10 marzo 2013 09:55 foxmulder
Caro Damiani, capisco le sue perplessità, ma credo che il senso dell'intervento di Aruffo stia tutto nella domanda che compone il sottotitolo: "È ancora tollerabile pagare un tecnico per una corsa all'anno?". Per come siamo messi in Italia a livello di "economia reale", ma anche a livello politico in tema di risorse destinate allo sport (il che esclude il calcio professionistico) credo che la risposta sia "Assolutamente no". Di qui l'esigenza di ingaggiare professionalità "part time". Il discorso non farebbe una piega se Bettini fosse stato "tagliato" e non "promosso". Il che mi spinge a riconsiderare tutto il mio ragionamento... Ma in che Paese viviamo?

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Un altro grande amico del ciclismo ci ha lasciato. Alexander Gufler era un ragazzo che in gruppo ci era stato: aveva corso tra i dilettanti con le maglie della Bibanese, della Egidio Unidelta e della Ciclistica 2000, arrivando alle soglie...


Il veloce ed esplosivo Javier Serrano continuerà almeno per un’altra stagione a vestire la maglia del Team Polti Kometa. Sarà la terza per lui in prima squadra dopo l’approdo nel 2022 nella formazione U23 e la promozione l’anno successivo. In...


Lo scalatore Cesare Chesini è il primo nuovo innesto della formazione 2025 ufficializzato dal Team MBH Colpack Ballan CSB. Il corridore, classe 2004, è nato l’11 marzo e risiede a Sant’Ambrogio Valpolicella, in provincia di Verona.Nel 2024 l’atleta si è...


Pantaleo ha realizzato “Il Sogno più Grande”: incontrare Vincenzo Nibali. Scelto tra centinaia di bambini italiani che hanno partecipato al concorso nazionale indetto da CONI e ITA Airways, il giovanissimo biker di Molfetta ha raccontato in un video tutta l’energia, la passione e...


Comincia il mese di dicembre e subito per gli appassionati arriva un gustoso regalo... Domenica 1° dicembre, infatti, su tuttobiciweb e Ciclosmo Live potrete seguire la diretta streaming del 45° Trofeo Mamma e Papà Guerciotti, uno dei più importanti appuntamenti...


Wout Van Aert è tornato dalla Spagna lo scorso weekend e questa settimana è nei Paesi Bassi per le giornate del team Visma-Lease a Bike, il cui programma includerà l’assemblaggio e le varie prove con adattamenti sulla bici, servizi fotografici...


Se nei viaggi o nei trail a cui avete preso parte in bikepacking avete notato che un manubrio particolarmente appesantito con una capientissima borsa non fa al caso vostro, vi consiglio di prendere in esame borse dalla capienza media,  nettamente più...


Jonathan Milan è riuscito nell'impresa che nessuno aveva mai centrato: è il primo corridore nella storia dell'Oscar tuttoBICI a conquistare il titolo sia nella categoria Professionisti che in quella dei Giovani. Nel Gran Premio Fondazione Molteni riservato ai professionisti, il...


Debora Silvestri ormai alla sfortuna ci ha fatto l’abitudine, anzi potremmo dire senza problemi che per qualche anno ci ha fatto addirittura l’abbonamento pieno. Tra cadute e squadre che chiudono l’atleta ventiseienne del team Laboral non era mai riuscita ad...


Consentire alle giovani cicliste di talento di crescere gradualmente e senza pressioni. È questo l’obiettivo primario di Nexetis, la squadra femminile costituita per volere della federazione ciclistica svizzera che è stata presentata ieri a Zurigo.L’equipe sarà affiliata nella Confederazione con...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024